Avanti con il progresso verso una vita sempre
più comoda ma noiosa, verso una lingua sempre più insipida e inespressiva, alla
portata di tutti. I mezzi di comunicazione sono abbondanti, onnipresenti, ma
ripetono frasi di una monotonia affliggente. Chi ci ascolta potrebbe dire che
siamo come gli inglesi che ci stupivano perché incontrandosi dicevano tutti le
stesse cose sul tempo che fa, quasi sempre brutto, e sulla salute: "Oggi
piove e come sta?". "Bene grazie".(...)
Stiamo vivendo una mutazione della civiltà
simile per importanza a quella che ci fu quando la scrittura subentrò alla
tradizione orale tale da cambiare il nostro modo di vivere e di pensare. Con
l'abbondanza dei mass media, delle informazioni che ci arrivano a ogni ora del
giorno, che ci riempiono le orecchie e la memoria, diminuirà l'esercizio della
riflessione, del pensiero, dello spirito poetico e profetico.
Giorgio Bocca, L'Espresso - 21 maggio 2010