nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 31 gennaio 2012

Le grandi questioni


«Credo esista una saggezza universale che insegna a tutti, ovunque nel mondo, ad affrontare le grandi questioni dell' esistenza... Come per esempio essere in grado di trasformare il fallimento in un successo futuro, o imparare a vivere pienamente il presente. Ci sono pensatori greci, filosofi cristiani e maestri buddisti che dicono più o meno la stessa cosa in molti ambiti. Credo sia un bene non rinunciare a nessuno dei loro insegnamenti».(…)
«Oggi si è troppi focalizzati sul savoir faire. Famiglia e scuola sono centrati sul saper fare, sull' insegnare ai giovani le conoscenze per essere poi in grado di conquistare un posto di lavoro. Sacrosanto e importantissimo, per carità. Ma un essere umano deve anche imparare a individuare e risolvere le contraddizioni, ad allenare la capacità di discernimento e giudizio. Credo che questo aspetto dell' educazione e della vita di ognuno continui a essere fondamentale».

Frédéric Lenoir (filosofo francese), direttore della Rivista “Le Monde des Religions (intervista a cura di Stefano Montefiori  - Il Corriere della Sera del 29/9/2011)

Canzone del giorno: No Surrender (1984) - Bruce Springsteen

lunedì 30 gennaio 2012

Il vecchio leone e la volpe

È sempre un po' fastidioso ascoltare in tv il politico di turno che, parlando di crisi e di problemi finanziari del nostro paese, assume un atteggiamento di distacco come se le difficoltà si fossero abbattute, nello spazio di questi pochi mesi, per una mera casualità. Roba che ha a che fare con il fato, con il destino barbaro e cieco!
Dalle loro parole non si riesce ad intuire dove risiedano le responsabilità politiche dell'attuale problematico presente.
Nel clima di questi giorni si potrebbe rileggere la favola di Esopo, scrittore greco vissuto più di 2.500 anni fa, che racconta come di fronte alle insidie si possa riuscire, con il buon senso e l’avvedutezza, a prevedere le minacce per non ritrovarsi “sbranati”.

La favola del vecchio  leone e della volpe.
              Un leone ormai invecchiato, non essendo più in grado di procacciarsi il cibo con la forza, capì che doveva procurarselo con l’astuzia. Si ritirò quindi in una caverna e, sdraiatosi là, fingeva di essere ammalato: così man mano che veniva qualche animale  a fargli visita, lo afferrava e lo mangiava.
Aveva già catturato molte bestie, quando andò da lui la volpe, che sospettava il suo stratagemma; si fermò a qualche distanza dalla caverna e cominciò a informarsi sulla sua salute.          
“Va male” le rispose quello, e le chiese perché non entrava.
“Ma io sarei entrata”, disse, “se non avessi veduto tante orme di animali che vengono dentro e neanche una che venga fuori”.
Così gli uomini di buon senso, fondandosi sugli indizi, prevedono pericoli e li sfuggono.


Canzone del giorno: A Sign (2011) - Ziggy Marley

domenica 29 gennaio 2012

Post Scriptum Film

Immaturi - Il Viaggio
Regia di Paolo Genovese
Interpreti: Roul Bova, Ambra Angioini, Ricky Memphis, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Luisa Ranieri


Ad appena un anno di distanza dal successo al botteghino di Immaturi, il regista Paolo Genovese propone il sequel del film e fa salire a bordo di un traghetto con destinazione una seducente isola greca, il gruppo di amici che, per uno strano scherzo del destino, si erano trovati a sostenere nuovamente, all’età di quarant’anni, l’esame di maturità liceale. 
Immaturi – Il Viaggio è una commedia che, al pari della precedente, riesce a rivelarsi ironica e leggera. Concedersi il cosiddetto “viaggio della maturità” quando non si ha più vent’anni (bensì esattamente il doppio) è la trovata del regista per tentare di raccontare, fra gag ed equivoci, gli umori e le preoccupazioni di una comitiva che cerca di fare i conti con le responsabilità del mondo adulto. Certamente ci si poteva impegnare per tentare di irrobustire la sceneggiatura con qualche tocco di originalità in più (in alcune parti il film tentenna fra più luoghi comuni). Nel complesso l’alchimia del cast e il ritmo vivace al punto giusto, riescono a materializzare sul grande schermo uno spettacolo gradevole che riesce a divertire, legando sentimenti, malinconie e voglia di amicizia.

P.S.: il brano del giorno è tratto dalla colonna sonora del film.


Canzone del giorno: Suddenly I See (2006) - KT Tunstall

venerdì 27 gennaio 2012

Scommettere


Canzone del giorno: Il Gioco d'azzardo (1982) - Paolo Conte
Clicca e ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=ufp65E9OEC8

Ritorniamo sul tema del gioco e delle scommesse (legali e non).
Per un grande numero di italiani slot machine e svaghi online non rappresentano più, come si diceva una volta, un vizio dannoso ma una vera e propria patologia compulsiva.
Si stima che più di 700 mila persone sono costrette, ogni anno, a ricorrere alle strutture sanitarie.
La dipendenza dal gioco d’azzardo rappresenta, quindi, un vero e proprio costo sociale che coinvolge famiglie e individui di ogni classe sociale.
Poi non bisogna dimenticare anche l’aspetto di costume, che riguarda un po’ tutti: la brama di far fortuna affidandosi alla sorte. Come ogni pulsione umana la sindrome da gioco travalica, spesso, i normali canoni del buonsenso.
Il giornalista Giuseppe De Bellis ha dedicato all'argomento, qualche settimana fa, un articolo che vi segnaliamo (clicca qui sotto) in quanto offre apprezzabili spunti di riflessione.

mercoledì 25 gennaio 2012

Business dei sani

Ma si può veramente ingigantire la rilevanza di una malattia e, in certi casi, riuscire ad inventarsela di sana pianta?
Inventarsi” una malattia, ossia fare di tutto affinché la domanda di farmaci aumenti e la platea dei malati si moltiplichi a dismisura, a vantaggio delle case farmaceutiche.
Emergency, l’associazione italiana che dal 1994 svolge attività medico-chirurgica nei territori di guerra (e non solo), redige una rivista dal titolo E. Nell’ultimo numero un’inchiesta di Roberto Villa si occupa del cosiddetto “Business dei sani”.
Secondo il giornalista la tattica per gonfiare le casse delle industrie farmaceutiche è la seguente: per incentivare il consumo di nuovi farmaci vengono lanciate sul mercato nuove campagne di prevenzione sanitaria, basate sulla paura e prive di reale fondamento.
Un trucco particolarmente insidioso basato sui valori-soglia di alcune malattie (glicemia, colesterolo, pressione arteiosa…), ritoccati in modo che i potenziali clienti si convincano della necessità di utilizzare il farmaco.
Un business che continua a sfruttare il messaggio che si è più sani perché ci si cura bene grazie ai farmaci.
La sanità, secondo l’inchiesta, continua ad essere controllate dalle case farmaceutiche che stimola la spinta a creare farmaci inutili, eccessivi e dannosi per i sani.
La prevenzione dovrebbe incentivare dei corretti stili di vita e una sana alimentazione.
I farmaci non sono comuni beni di consumo!

Canzone del giorno: Pills (2009) - Hurt

martedì 24 gennaio 2012

Classe

Le varie società di rating internazionali si sono date da fare per declassare l'Italia (e tanti altri paesi europei).
L'amministrazione delle Ferrovie dello Stato, che da sempre ha ripartito i servizi in classi (nei tempi andati c’era anche la “terza classe” per le persone meno abbienti), ha deciso di abbandonare la tradizionale suddivisione “classista”.
Addio alla prima e alla seconda classe. Spazio a quattro nuovi livelli di ripartizione dei trasportati.
Se si tratti o meno, anche in questo caso, di una forma di declassamento saranno i posteri (o i viaggiatori) a dirlo.
Per il momento sulla nozione di classe riportiamo una nota del giornalista Gianni Mura, che ci ricorda che la classe”sparisce dai treni, dove si parlerà di livelli o ambienti. Ma resta nella definizione di obesità, che prevede tre classi in base all'Imc (Indice di massa corporea). In Italia siamo cinque milioni di obesi, con una crescita dell'1,5 per cento rispetto al 2002. Dall'8,5 al 10 per cento. Un bruscolino, rispetto agli Usa (+ 11,4), del Brasile (+7,6) e perfino della Cina (2,5). Ennesima dimostrazione che siamo un paese povero, ma sempre interessante per le case farmaceutiche. Basta abbassare i parametri, cosa già fatta con pressione arteriosa e colesterolo, e qualche migliaio di sani si scopre malato da un giorno all'altro. Elementare, Watson". (da la Repubblica del 29/12/2011).

Canzone del giorno: Song for Leaving (2011) - Brett Dennen
Clicca e ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=q_zJ2v13Atk

lunedì 23 gennaio 2012

La vita beffarda


Canzone del giorno: Beautiful Boy (1980) - John Lennon

Fra i tanti commenti pubblicati dai giornali sulla tragedia della Costa Concordia, segnaliamo quello dello scrittore Mauro Covacich, apparso sul Corriere della Sera del 16 gennaio.
Il titolo: “La Crociera «Tutto Previsto» e la vita ci sorprende”.
"La vita è quello che ti succede mentre stai facendo qualcos’altro. Lo dice John Lennon in Beautiful Boy ed è davvero difficile dargli torto. Dalle prime immagini della Concordia ho pensato subito a questo. Il molo gremito di persone distrutte dalla stanchezza e dalla paura, ancora infreddolite nei loro giubbotti di salvataggio, partite con lo scopo di godersi qualche giorno di riposo nell’esperienza collettiva più rassicurante e programmata che si conosca, e improvvisamente sorprese dalla vita. La vita beffarda che tutti noi almeno una volta abbiamo conosciuto e dalla quale facciamo ogni sforzo per distogliere lo sguardo".

domenica 22 gennaio 2012

Liberalizzazioni

Ellekappa, da Repubblica.it


P.S.: La canzone del giorno è un famoso brano di Etta James, una delle voci più apprezzate del panorama soul e blues, scomparsa all’età di 74 anni. 

Canzone del giorno: I Just Want to Make Love to You (1961) - Etta James

sabato 21 gennaio 2012

Romeo e Giulietta


Undici insegnanti accompagnano 150 alunni a teatro, per assistere alla rappresentazione Romeo e Giulietta di Valerio Binasco, con Riccardo Scamarcio.
Il 50 per cento degli alunni (anche se sarebbe più corretto scrivere “alunne”) va per lui. Il restante 50 per cento è frutto di un’educazione culturale che il Liceo porta avanti da anni.
Il dramma di Shakespeare , rivisitao in chiave moderna, mette in scena un Romeo (Riccardo Scamarcio) contemporaneo, ricco di contraddizioni e incertezze.
Il regista gioca molto sull’importanza della parola e sul contrasto antinomico odio-amore, vita-morte.
L’ambientazione scenica richiama il senso storico del dramma. Le luci e la musica, il senso esistenziale. Singolare e sorprendente la festa dei Capuleti, fatta di lustrini e giocata sul contrasto vedo-non vedo.
Tutti bravi gli attori, in particolare Mercuzio (Andrea Di Casa), padre Lorenzo (Filippo Dini) e  la balia stralunata (Milvia Marigliano).
Bravo e interessante Romeo. Sottotono Giulietta, interpretata da Denise Ozdogan, un’attrice capace, che brilla nella scena del balcone, ma che non entra nelle viscere del personaggio.
Un salto temporale: dalla modernità dell’amore, alla scena finale di due innamorati, dove i morti risorgono nel miracolo del teatro e, come in un dramma pirandelliano, la scena si popola di tutti i protagonisti della storia.
La crudeltà che nasce dall’imbecillità umana, viene riscattata dall’innamoramento dei due giovani convertiti a superare tutte le convenzioni e gli odi delle loro famiglie. L’amore di Romeo e Giulietta è l’amore assoluto, quello che esiste a prescindere dal contesto umano, più forte di qualsiasi ostacolo terreno, che stride con il mondo che lo circonda.
*Rosalba
Canzone del giorno: Romeo and Juliet (1980) - Dire Straits

venerdì 20 gennaio 2012

E la nave va


La drammatica vicenda del naufragio della Costa Concordia è stata seguita da tutte le emittenti televisive del mondo. Non poteva essere diversamente per la gravità di quanto accaduto e per la presenza sulla nave da crociera di persone provenienti da ogni parte del mondo.
E’ il tema del momento e le dinamiche dell’evento (il devastante comportamento del comandante della nave, le responsabilità sui soccorsi, la morte di tanti innocenti) suscitano molte perplessità e gravissimi sospetti.
Negli ultimi giorni ci si rende conto, però, che un po’ di maturo silenzio non guasterebbe.  
Le notizie e i servizi giornalistici (sacrosanti) sono un conto ma che le reti televisive monopolizzino la tragedia affidandosi, fra lacrime e ragionamenti sviscerati, a una completa spettacolarizzazione dell’accaduto lascia un po’ perplessi.
Porta a Porta, Matrix,Chi l’ha visto, Quarto Grado e ogni talk show che si rispetti cavalca l’onda.
Se poi si fa un piccolo passo indietro e si ripercorrono i palinsesti di Rai e Mediaset il giorno dopo la tragedia, quando era importante organizzare dei programmi e degli speciali per raccontare quello che realmente stava accadendo, ci si rende conto che la prima serata di sabato 14 gennaio non è stata per niente scalfita dalle vittime del naufragio.
Se si esclude Enrico Mentana che, su La7, ha prontamente organizzato uno speciale (e il programma d’intrattenimento di Serena Dandini è stato rinviato), i signori del servizio pubblico della Rai non si sono afflitti più di tanto e Milly Carlucci ha dato il via alle danze nel suo programma fra lustrini e ballottaggi. Della tragedia sull’Isola del Giglio se ne potrà riparlare fra qualche giorno, magari con un Bruno Vespa che potrà intervistare i parenti dei dispersi e mandare in onda la drammatica telefonata fra Schettino e il capitano di fregata De Falco.
Su Canale 5, Gerry Scotti e Maria De Filippi, intrattengono, con il loro show smorfioso del sabato sera, i cittadini-tele-utenti nazionali. Di crociere e di vittime in mare se ne potrà parlare dopo e, in ogni, caso le reti Mediaset possono sempre sostenere (a ragion veduta?) di non svolgere la funzione di servizio pubblico radiotelevisivo.
Il sabato sera meglio l'allegra spensieratezza e così la nave va (a picco!).

Canzone del giorno: Bad Day (2003) - R.E.M.



giovedì 19 gennaio 2012

Due più due

Nel film Totò, Peppino e la…malafemmina (1956), i due protagonisti entrano in in locale alla moda di Milano e vengono scambiati per impresari stranieri. Immediatamente si ritrovano circondati da alcune ballerine:

Ballerina: Good evening. How do you do?

Totò: Come diceva scusi?
Ballerina: How do you do?
Totò: Ah… due più due fanno… (a Peppino) fanno?
Peppino: Quattro.
Totò: Fanno quattro. (le ballerine ridono) Sissignore quattro… quattro e quattr’otto. La matematica, eh…



Canzone del giorno: To Love The Language (1994) - Herry Connick Jr.

mercoledì 18 gennaio 2012

Numeri immaginari


Numeri immaginari di Michele Emmer (Ed.Bollati Boringhieri) è un libro interessante per chi ha a che fare con la matematica (insegnanti e non) e per chi ama seguire le tracce dell’immaginazione creatrice del Cinema.
L’autore insegna Spazio e forma all’Università la Sapienza di Roma. Da molti anni si occupa di cinema e arte, praticamente un matematico che conosce il cinema, il suo linguaggio e la stretta correlazione con i numeri.
Il rapporto fra queste due forme di comunicazione che sembrano, a prima vista, molto distanti, viene raccontato da Emmer attraverso una lunga serie di film, da A Beautiful Mind, film “campione d’incasso” con Russell Crowe, fino ad arrivare a Rain Man, film nel quale Dustin Hoffman interpreta un uomo affetto da autismo, con una straordinarietà di calcolo.
Una matematica delle idee, sicuramente più coinvolgente e meno ostica di quella dei banchi di scuola. Un concetto che viene ben chiarito dall’autore nel prologo del libro: "La matematica come fonte d'ispirazione per raccontare altro, per visualizzare altro, per immaginare altri mondi. E di cosa tratta il cinema, sin dai suoi esordi? Di immaginare nuove realtà, nuovi mondi. E se si aggiunge l'atteggiamento odioso tenuto dall'insegnante? La repulsione che si crea nella mente di chi legge, di chi ricorda, di chi non sa dimenticare. Era quindi inevitabile che l'odio per la matematica, il suo fascino segreto, il ricordo degli anni di sofferenza nella scuola, contribuissero a diffondere nell'immaginario collettivo un interesse per i matematici, per i Numeri immaginari al cinema. L'immaginario del cinema che si sposa con l'immaginario della matematica. Alle volte il risultato di questo incontro è sorprendente".
Numeri e grande schermo accomunati dall'immaginazione.

Canzone del giorno: My Mathematical Mind (2005) - Spoon
Clicca e ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=4rwdjb_zGaE

lunedì 16 gennaio 2012

Mille cose bellissime

da Google.it

“Ogni giorno scrivo la lista
dei motivi per cui credo ancora che esistano
(mille cose bellissime)
e anche se è difficile da vedere
il bicchiere è pieno e non mezzo vuoto
(mille cose bellissime)
Perciò... Accendimi come il sole
e rinfrescami con la tua pioggia”.
Annie Lennox, A Thousand Beautiful Things (2003)
 .............................
Il numero Mille (le mille visualizzazioni già raggiunte da questo Blog) ha riportato alla nostra mente un brano di Annie Lennox di qualche anno fa.
A Thousand Beautiful Things (Mille cose bellissime) è una canzone del 2003 e la cantante inglese, in un'intervista, dichiarò le motivazioni che le avevano ispirato il testo:
"Un amico era solito dirmi che vedevo sempre il bicchiere mezzo vuoto, piuttosto che mezzo pieno. Aveva ragione. Lo facevo. Lo faccio tuttora. Quindi questo è una specie di promemoria per me stessa delle molte ragioni per le quali dovrei mostrare gratitudine già solo per il fatto di essere qui e adesso nel mondo. A volte, quando senti di trovarti in un luogo molto buio, è difficile ricordare quali sono quelle ragioni. In quei momenti devi tornare alle cose più semplici. Si tratta di un modo esistenziale di vivere la tua vita, in modo da poter vedere la luce e apprezzare tutta la bellezza che ti circonda".
Nella lista di "cose bellissime" non si può fare a meno di includere la musica. A partire da oggi ogni post pubblicato sarà "accompagnato” dal titolo di una canzone.  Chi volesse poi ascoltare il brano può cliccare il link e, “sintonizzandosi” su Youtube, ascoltare il suggerimento proposto.
A Thousand Beautiful Things  è, naturalmente, il primo brano che invitiamo ad ascoltare, augurando a tutti di non dimenticare mai che esiste sempre una lunga lista di "cose bellissime". 
Buon inizio di settimana e buon ascolto.

Canzone del giorno: A Thousand Beautiful Things (2003) - Annie Lennox
Clicca e ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=s8mCCjIPCAE

domenica 15 gennaio 2012

Naufraghi


Una tragedia che avviene in mare fa sempre scaturire delle sensazioni angoscianti.
Le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti al naufragio della nave da crociera Costa Concordia, amplificano il senso di drammaticità dell’evento.
Sull’Isola del Giglio continuano le operazioni di soccorso ed è una vera corsa contro il tempo, nel tentativo di salvare le persone che mancano all’appello.
Su quanto accaduto le versioni sono contrastanti e la procura di Grosseto punta il dito contro il comandante della nave accusandolo di “manovra maldestra” e di avere abbandonato la nave mentre c’erano ancora molti passeggeri da trarre in salvo.
La piccola isola dell’arcipelago toscano ha dovuto accogliere i circa 4 mila passeggeri che hanno abbandonato la nave ormai sprofondata.
“Trappola mortale nella nave dei sogni”, titola in prima pagina il Corriere della Sera.
Nella stessa giornata del naufragio (sarà difficile dimenticare questo venerdì 13!) a Lampedusa sono sbarcati 72 profughi somali, di cui 18 donne.
Secondo i dati del Consiglio d’Europa, i naufraghi che hanno perso la vita, nel 2011, durante le traversate dall’Africa, mentre cercavano di raggiungere l’Europa, sono stati più di mille.
Il 2011 è stato l’anno degli emigranti e degli sbarchi a Lampedusa caratterizzati da drammatiche morti in mare, con immagini di burrasche e barconi entrati, attraverso le tv, nelle case di mezzo mondo.
Il 2012 si apre con il naufragio di una nave che ospitava tante persone “occidentali” che avevano deciso di trascorrere una vacanza in crociera. 
Oggi si celebra in tutto il mondo la 98ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. "I migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell'annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo", ha detto stamani Benedetto XVI, dopo la preghiera dell'Angelus.
In un momento così triste, di fronte a tante famiglie che hanno visto trasformare la loro vacanza in incubo, è  anche giusto non dimenticare tanti migranti scomparsi e le innumerevoli storie di tanti esseri umani che partono senza pensare al biglietto di ritorno.

sabato 14 gennaio 2012

Grazie Mille


Un sito americano è riuscito a calcolare il totale dei blog che, a oggi, esistono in rete: più di 182 milioni!
Quando poco più di un mese fa abbiamo ideato Scriptum e iniziato a pubblicare i primi post, non eravamo al corrente  che in Internet fosse presente un numero così alto di siti-blog.
Negli ultimi anni milioni di persone hanno generato vari spazi web di questo genere: voglia di scrivere, di commentare, di ricordare, di scherzare, di condividere…
Alla fine una spinta causale (quasi uno scherzo!) ci ha dato l’input per architettare un Blog. Constatare, adesso, che in così tanti lo hanno visualizzato, è una sensazione strana ma piacevole.
Ieri si è registrato il contatto numero MILLE.
Mille visualizzazioni da parte di un numero x di individui, sparpagliati per l’intero globo terrestre.
Casualità, curiosità, ricerche, combinazioni di vario genere hanno portato tante persone a transitare (e speriamo in molti casi a soffermarsi per leggere qualche riga) dalla parte dei nostri post quotidiani.
Qualunque sia stato il motivo del contatto, un sincero grazie di cuore a tutti quanti.
E poiché il sistema ci permette di controllare le visualizzazioni avvenute secondo il paese di provenienza (vedi tabella a margine), ci sembra doveroso lanciare un “Grazie” a tutti gli internauti che, anche per una sola volta, hanno varcato la porta di Scriptum.
«Grazie», al lettore italiano (763 visualizzazioni).
«Cпасибо», al lettore russo (121 visualizzazioni).
«Dank», al lettore tedesco (83 visualizzazioni).
«Cпасибі», al lettore ucraino (18 visualizzazioni).
«Thanks», al lettore inglese (11 visualizzazioni negli Stati Uniti e 4 nel Regno Unito).
GRAZIE MILLE.

...........
Visualizzazioni di pagine per paese:

Italia
763

Federazione Russa
121

Germania
83

Ucraina
18

Stati Uniti
11

Regno Unito
4

venerdì 13 gennaio 2012

Azzardopoli



Videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. L'Italia è al terzo posto tra i paesi che giocano di più al mondo.

Ogni italiano (neonati compresi) spende 1.260 euro all'anno nel tentativo che la fortuna si presenti attraverso una grossa vincita. Per la stragrande maggioranza dei giocatori si tratta di mera illusione, per molti diventa una vera e propria "droga", per alcuni un mega-gigantesco affare. Il gioco è un business miliardario per lo Stato e un terreno fertile per le organizzazioni criminali (10 miliardi di euro il fatturato illegale).

L'Associazione Libera ha pubblicato nei giorni scorsi un dossier dal titolo "Azzardopoli", nel quale viene analizzata la situazione italiana riguardo al gioco d'azzardo.
Una sconvolgente fotografia che evidenzia, crisi o non crisi, la coabitazione di tantissime persone con il demone del gioco. 
Una delle tante contraddizioni della nostra società.

TUTTI I NUMERI DI AZZARDOPOLI 

(www.libera.it)
76,1 miliardi di euro fatturato mercato legale del gioco nel 2011, primo posto in Europa e terzo posto nel mondo tra i paesi che giocano di più
1260 euro procapite, (neonati compresi) la spesa per i giochi
10 miliardi di euro il fatturato illegale
41 clan si spartiscono la torta del mercato illegale del gioco d'azzardo
800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio
10 le Procure della Repubblica direzioni distrettuali antimafia che nell'ultimo anno hanno effettuati indagini
22 le città dove nel 2010 sono stati effettuate indagini e operazioni delle Forze di Polizia con arresti e sequestri direttamente riferibili alla criminalità organizzata.
25mila- 50mila al giorno ricavo clan Valle-Lampada per gestione videopoker e macchinette slot-machine
400mila slotmachine in Italia, una macchinetta "mangiasoldi" ogni 150 abitanti
3.746 i videogiochi irregolari sequestrati nel 2010, alla media di 312 al mese
120.000 addetti che lavorano nel settore e muove gli affari di 5.000 aziende
Lombardia regione dove si spende di piu'
Tre volte alla settimana la media di gioco per i giocatori patologici, più di tre ore alla settimana e per una spesa ogni mese dai 600 euro in su,
5 -10% il soprapprezzo che i clan pagano i biglietti vincenti del Gratta e Vinci per riciclare soldi
294 sale e più di 50mila slot machine distribuite tra Roma e provincia.

giovedì 12 gennaio 2012

Favorificio Italia


Prime pagine dei quotidiani di ieri tutte dedicate alle dimissioni di Carlo Malinconico, sottosegretario del Governo Monti. Fra i tanti commenti pubblicati abbiamo scelto quello di Nello Ajello su Il Messaggero che inizia così: “Favori, favorucci, favoroni. C’è di tutto nel favorificio Italia, una delle poche aziende artigianali che non conosce la crisi e se infischia dell’austerità, anzi della sobrietà. E vive «a mia insaputa» - come disse l’ex ministro Scajola e come ripete Carlo Malinconico – un’esistenza in cui sono gli altri, per farsi belli e perché gli conviene, che pagano al vip o al personaggio che conta la super-suite all’Argentario, o la casa con vista sul Colosseo, o i viaggi a Riccione o ai Caraibi che Tarantini elargiva a tutti i dirigenti politico-amministrativi che facevano comprare agli ospedali pugliesi le protesi smerciate da Gianpy. Per non dire del do ut des fra lui e il Cavaliere, e lì lo scambio personale prevedeva anche feste brillanti”.

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