Le varie
società di rating internazionali si sono date da fare per declassare l'Italia
(e tanti altri paesi europei).
L'amministrazione
delle Ferrovie dello Stato, che da sempre ha ripartito i servizi in classi (nei
tempi andati c’era anche la “terza classe” per le persone meno abbienti), ha
deciso di abbandonare la tradizionale suddivisione “classista”.
Addio alla prima e alla seconda
classe. Spazio a quattro nuovi livelli di ripartizione dei trasportati.
Se si tratti o meno, anche in
questo caso, di una forma di declassamento saranno i posteri (o i viaggiatori)
a dirlo.
Per il momento sulla nozione
di classe riportiamo una nota del giornalista Gianni Mura, che ci ricorda che la classe”sparisce dai treni, dove si parlerà di livelli o ambienti.
Ma resta nella definizione di obesità, che prevede tre classi in base all'Imc
(Indice di massa corporea). In Italia siamo cinque milioni di obesi, con una
crescita dell'1,5 per cento rispetto al 2002. Dall'8,5 al 10 per cento. Un
bruscolino, rispetto agli Usa (+ 11,4), del Brasile (+7,6) e perfino della Cina
(2,5). Ennesima dimostrazione che siamo un paese povero, ma sempre interessante
per le case farmaceutiche. Basta abbassare i parametri, cosa già fatta con
pressione arteriosa e colesterolo, e qualche migliaio di sani si scopre malato
da un giorno all'altro. Elementare, Watson". (da la Repubblica del 29/12/2011).
Canzone del giorno: Song for Leaving (2011) - Brett Dennen
Clicca e ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=q_zJ2v13Atk