nuovigiorni
"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".
Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)
domenica 29 maggio 2016
giovedì 26 maggio 2016
Paghetta
"È abitudine giapponese che il marito conceda alla moglie la gestione del suo intero stipendio. E una volta al mese la donna dà la paghetta all’uomo: gli passa i soldi necessari per sigarette, giornale, ricariche del cellulare e magari anche per una seduta in un centro dove dilettarsi con una “oppai”, donna dai seni esagerati (di cui i maschi giapponesi vanno pazzi). A tutte le spese importanti fa fronte la moglie, con i soldi guadagnati dal marito. Le mogli sono molto brave a gestire le finanze di casa e spesso riescono anche a mettere da parte un gruzzolo segreto, chiamato “hesokuri”. È stato calcolato che una moglie di classe media accantona ogni anno, a insaputa del marito, quattro milioni di yen (circa 32mila euro). La media della paghetta elargita al marito è pari a circa 450 euro. Il giorno dello stipendio casalingo è molto atteso dall’uomo anche perché spesso è l’unico in cui la moglie si concede".
Silvio Piersanti, il Venerdì di Repubblica del 20/5/2016
lunedì 23 maggio 2016
Post Scriptum Film
Le confessioni
REGIA: Roberto Andò
INTERPRETI: Toni Servillo, Connie Nielesen, Daniel Auteuil, Pierfrancesco Favino, Lambert Wilson, Richard Sammel
SCENEGGIATURA: Roberto Andò
DURATA: 100'
USCITA:
REGIA: Roberto Andò
INTERPRETI: Toni Servillo, Connie Nielesen, Daniel Auteuil, Pierfrancesco Favino, Lambert Wilson, Richard Sammel
SCENEGGIATURA: Roberto Andò
DURATA: 100'
USCITA:
Non sempre un'idea di base originale e un cast di tutto rispetto riescono a far decollare un film.
Il cinema d'autore italiano ha molti esempi di sceneggiature che delineano intelligenti riflessioni, tematiche affascinanti ma poi, nel complesso, non portano ad un risultato che soddisfa del tutto.
Le confessioni, l'ultimo film di Roberto Andò, è un film che parte con un incipit intrigante. Si sta per svolgere una riunione internazionale fra i politici-economisti che sovrastano il mondo e, non si sa bene perché, sono invitati per l'occasione anche una famosa scrittrice per bambini, una rockstar e un frate certosino.
Il film si avvale di tanti bravi attori e attrici, primo fra tutti l'impeccabile Toni Servillo, che ben si adeguano all'estetismo (e alla metafisica?) della narrazione. Un tocco di superba delicatezza è dato, inoltre, dalle musiche delle colonna sonora composta da Nicola Piovani.
Eppure tutto ciò non basta. L'atmosfera appare, spesso, spezzata. Il racconto non riesce, quindi, a incanalarsi sulle tematiche care al regista. Sì è vero, la dimensione etica, i momenti sarcastici, i meccanismi deviati del potere politico, nel film ci sono tutti e le riflessioni del certosino Servillo, nel suo continuo confronto-scontro con coloro che interpretano i potenti della terra, spesso sono interessanti e seguono un ritmo da thriller metafisico.
Ad apparire criptica, però, non è soltanto la figura del monaco ma tutto l'insieme del film che gira su canoni enigmatici e le considerazioni sul potere generate durante la proiezione catturano soltanto a tratti.
Gli attori rimangono un po' fin troppo ingessati nei personaggi interpretati.
Un po' di phatos in più e una minore macchinosità complessiva avrebbero di sicuro reso i 100 minuti più stuzzicanti.
Canzone del giorno: Confession (2014) - Florida Georgia Line
Clicca e ascolta: Confession....
sabato 21 maggio 2016
Il Disobbediente
"...Insomma, come avete capito da questo racconto: una vita assieme e però mai d’accordo.
Eppure mai nemici davvero, anzi, umanamente amici: con Emma in particolare, ma anche con l’impossibile Marco.
Io gli ho voluto bene, e credo anche lui me ne volesse. Eravamo sempre contenti quando ci capitava di incontrarci.
Riconosco i suoi meriti per aver reso popolari, di pubblico dominio, problemi su cui nessuna forza politica si è mai impegnata a sufficienza, la questione carceraria innanzitutto.
La sua onestà e la sua cocciuta ostinazione nelle battaglie a favore di cause sacrosante sono una ricchezza politica del nostro tempo.
Se abbiamo molto litigato è perché ci ha diviso una cultura politica che per ognuno di noi era irrinunciabile e l’una dall’altra per molti aspetti distante, ma mai tanto da non vederci, alla fin fine, dalla stessa parte della società. Diversa, per via di una visione della democrazia: come libertà individuale assoluta per lui, il primato del “noi” sull'”io”per me.
Ma santiddio: si è trattato sempre di un confronto politico serio; ed è per questo che ora che è scomparso provo non solo dolore personale, ma anche tristezza politica: per la nostalgia di un tempo in cui noi quasi novantenni abbiamo vissuto, che è stato un tempo bellissimo, perché bellissima è la politica. Quando è veramente politica. Lo è quando ognuno avverte il dovere, la responsabilità, di impegnarsi a rendere il mondo migliore.
Marco Pannella va ricordato per questo; ed è molto".
Luciana Castellina, Il Manifesto, 20 maggio 2016
venerdì 20 maggio 2016
martedì 17 maggio 2016
Allergie
Ben si sa, dopo aver mangiato un determinato cibo può succedere di tutto. Si passa dal semplice problema digestivo (malox o biochetasi sempre a portata di mano) alla più complessa condizione di intolleranza alimentare, fino ad arrivare alla gravità per la salute legata alle allergie alimentari.
Le statistiche, ad esempio, ci segnalano che, mentre non sono tantissime le persone allergiche alla frutta secca, sono invece in tanti coloro che sono intolleranti ai grassi vegetali che, per lo più, risultano estratti da noci, nocciole, mandorle e arachidi.
Federico Rampini ha raccontato (D La Repubblica del 26 marzo scorso) un episodio che ha coinvolto la moglie, insegnante di una scuola di New York. La dirigenza scolastica "ha diramato ai prof un lungo elenco di prodotti pericolosissimi, che devono stare alla larga dal perimetro dell’istituto. I Baci Perugina sono tra quelli. Contengono nocciole, e chi ha un’allergia o comunque un’insofferenza alimentare a noci, nocciole, castagne, arachidi o altre “cose col guscio”, potrebbe essere addirittura in pericolo di vita. E vietato dunque portarli anche come regalo ai colleghi, o come merenda personale. Gli avvertimenti non si fermano qui: il personale della mensa scolastica riceve un’istruzione severa su come evitare che ci siano anche solo delle tracce di quegli alimenti che provocano reazioni gravi nei portatori di allergie".
Il giornalista prova a comparare il mondo dell'infanzia di decenni fa con l'attuale condizione di allarmismo che coinvolge tutti quanti e come un tempo i nostri fastidi alimentari (intolleranze o allergie che fossero) fossero un fatto esclusivamente privato, da non confessarsi ai quattro venti. Oggi, invece, ci troviamo in "un’epoca in cui si stanno costruendo alti muri protettivi attorno all’infanzia e all’adolescenza. Sembra che allevare il pupo sia diventato un mestiere rischiosissimo, che la sua esistenza sia così fragile e minacciata da esigere una serra artificiale per proteggerlo. L’America, come sempre, è all’avanguardia in questa rivoluzione culturale. Da tempo ha imboccato la strada verso una civiltà iperprotettiva dell’infanzia. Si direbbe che i bambini non siano mai esistiti prima del nostro tempo. Che siano creature cosi nuove, così rare e meravigliose, fragili e assediate, da richiedere delle difese eccezionali".
E così anche i modernissimi Stati Uniti hanno subito una trasformazione di fronte al pericolo allergico: "Dal rendere la vita facile alle famiglie con bambini, si è passati a considerare l’allevamento dei figli come un’attività ad alto rischio, peggio che il trattamento delle scorie radioattive nelle centrali nucleari. Un simbolo dell’America di oggi è il passeggino-Suv. A immagine e somiglianza dei veri Suv, mezzi blindati che potrebbero trasportare truppe al fronte e invece trasportano il pupo all’asilo, ci sono oggi i passeggini-Suv “fendi-folla”.
Hanno dimensioni extra-extra-large, paraurti rinforzati. I genitori li usano per farsi largo sui marciapiedi. Il trasporto di un pupo è un evento, bisogna farsi da parte, lasciare vuota una corsia speciale. È una metafora della vita che i genitori organizzano ai bambini programmandogli un mondo senza ostilità, senza insidie, dove ogni pericolo potenziale è tenuto a distanza da precauzioni eccezionali. E mai, mai devono sospettare dell’esistenza dei Baci Perugina".
domenica 15 maggio 2016
Allevare
Figli che uccidono i genitori. Fra i tanti (troppi!) delitti che si perpetuano nell'ambiente familiare, è sconvolgente, in questi anni, il numero di tanti efferati omicidi commessi dai figli nei confronti dei propri genitori.
È' successo ancora una volta in questi giorni. In provincia di Cagliari un giovane di 28 anni ha accoltellato i genitori.
Un violento raptus omicida le cui motivazioni, qualunque esse siano (disturbo psichiatrico, abuso di droghe o altro), lascino drammaticamente sbigottiti.
Nella sua rubrica su Il Foglio, Pierangelo Buttafuoco dedica all'accaduto delle righe sotto una particolare angolazione: "Il lapsus. Tutti, ieri – tutte le testate, tutti i siti – nel dare la notizia del massacro di un padre e di una madre, uccisi dal figlio, a Cagliari, hanno in automatico scritto “figlio adottivo”. Il linguaggio non è mai innocente e tutti, ieri, hanno così voluto alludere a una crepa: una sorta di buio obbligato proprio dell’adozione. E tutti dunque – specialmente quelli che in luogo di papà e mamma dicono genitore 1, genitore 2 – con disinvoltura hanno scritto “adottivo” come se quello dei figli voluti e non per come può capitare, avuti per gravidanza, fosse una metà d’amore, un sovrappiù di disagio. E’ l’allevare a generare l’amore ma tutti, ieri – soprattutto quelli del ciripiripì che non ha “genere” – hanno detto “adottivo” per mero gargarismo sociologico. Un lapsus. Un modo maligno per arrivare a generato 1 e generato 2".
venerdì 13 maggio 2016
martedì 10 maggio 2016
Textalyzer
Si chiama Textalyzer ed è uno strumento di
rilevazione che potrebbe nei prossimi mesi essere utilizzato sulle strade
americane. I poliziotti potrebbero averlo in dotazione insieme all’etilometro,
dispositivo già divenuto internazionale. In sostanza il Textalyzer è in grado di
rilevare se durante la guida si usa il cellulare per inviare sms, per
scribacchiare su wathsApp o per postare tweet e foto.
Sul Corriere della Sera un articolo di
Sara Gandolfi ci ricorda che gli “ incidenti provocati da chi lancia un occhio
alla strada e due al display digitale è più amara che divertente. Diverse
ricerche in Usa hanno confermato che gli autisti con il telefonino in
mano sono più pericolosi di chi alza il gomito. E non solo quando parlano (per
quello c’è il vivavoce) ma pure quando inviano sms ed email, si fanno un selfie
al volante o addirittura una ricerca in internet. Da qui l’urgenza di correre
ai ripari. La legge già esiste – anche in Italia i trasgressori sono
punibili con una sanzione da 161 a 646 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti
dalla patente – ma finora mancavano i controlli su chi non riesce a «spegnere»
i contatti social neppure quando guida”.
La chiamano "distrazione da controllo compulsivo dello smartphone" e il marchingegno in dotazione delle autorità statunitensi potrebbe rappresentare un'efficace deterrente per i maniaci del cellulare anche alla luce dei dati statistici degli esperti che rilevano che
“chi lo usa mentre guida ha un rischio
quattro volte superiore al normale di provocare un incidente, maggiore perfino di
chi ha un alto tasso alcolemico nel sangue. Effetti anche peggiori hanno i
display digitali dei navigatori o i browser Internet di telefonini e tablet.
Nel laboratorio di Scienze
cognitive applicate dell’Università dello
Utah stanno analizzando, con simulatori di guida ad alta
fedeltà, l’impatto di questi gadget tecnologici sulle performance dei
conducenti e sulla sicurezza stradale. Con risultati scioccanti: si registra
una «cecità da disattenzione» che aumenta drasticamente il tempo di reazione a
un evento imprevisto o a un cartello che implichi, ad esempio, l’uso dei freni
o una sterzata. Un «rallentamento» della risposta che non viene registrato,
invece, in chi ascolta la radio”.
Canzone del giorno: Shadow People (2014) - Tom Petty & The Heartbreakers
Clicca e ascolta: Shadow....lunedì 9 maggio 2016
sabato 7 maggio 2016
mercoledì 4 maggio 2016
Leicester
Lecester, Lester, Leistà, Leister e via dicendo. Di fatto la cittadina a due ore di strada da Londra non è più una località sconosciuta ai più. Il calcio, a volte, crea questi piccoli miracoli (la palla è rotonda!).
Leicester City: improponibile nella pronuncia ma resa fantastica da dei calciatori che in questo momento sono divenuti degli eroi di una città e una tifoseria che, all'inizio del campionato di calcio inglese, tutt'al più sperava di non retrocedere in seconda serie. Basti pensare che per i bookmeker era più probabile scommettere sull'avvistamento del mostro di Loch Ness che sulla vittoria del Leicester.
Per non parlare poi dell'allenatore di questa (oggi) mitica squadra di calcio vincitrice della Premier League.
Il giovane vecchio sor Claudio Ranieri è il vero trionfatore. Un grandioso re d'Inghilterra tutto italiano che ci ricorda l'importanza della voglia di farcela a prescindere dall'età. Su uno striscione i tifosi hanno scritto: «To Claudio and the team, you have made us proud», a Claudio e alla squadra, ci avete reso orgogliosi di noi.
Una bella favola a lieto fine o come scrive in un post Marco: "una storia che non poteva non avere un lieto fine. Un quadro al quale è stata data l'ultima pennellata proprio all'Old Trafford, il The Theatre of Dreamscape d'Inghilterra, da capitan Morgan. Un murales in cui non è mancata la firma dell'allenatore dei sogni: Claudio Ranieri. Trionfare nel campionato dei nababbi, il più ricco del pianeta, con il quarto minor monte stipendi d'Inghilterra è STORIA. Oggi siamo tutti tifosi del Leicester perché crediamo ancora in un calcio fatto di sacrifici, di sogni e di speranze, non fatto di soldi e di soli soldi. #FOXIES".
lunedì 2 maggio 2016
domenica 1 maggio 2016
Playlist Aprile 2016
1.
Gianmaria Testa, Le traiettorie delle mongolfiere – (Montgolfières – 1995) – Mongolfiere
2.
Giorgio Gaber, Io non mi sento italiano – (Io non mi sento italiano –
2003) – Purtroppo
3.
Steely
Dan, Brooklyn – Owes the Charmer Under Me – (Can’t Buy a Thrill – 1972) – Brooklyn
4.
Oasis,
Married with Children – (Definitely Maybe – 1994) – Matrimonio
5.
R.E.M,
The Flowers of Guatemala – (Lifes Rich Pageant – 1986) – Guatemalteca
6.
Eric
Bibb, Pockets – (Get Onboard – 2008)
– Tasche
7.
Electric
Light Orchestra, Confusion – (Discovery – 1979)
– Referendum
8.
Pearl
Jam, Education – (Lost Dogs – 2003)
– Educare
9.
Stealers
Wheel, Stuck in The Middle With You – (Stealers Wheel – 1972)
– Volare
10.
Czars,
Drug – (The Ugly People vs the Beautiful people – 2001) – Droga
11.
Creedence
Clearwater Revival, Green River – (Green River – 1969)
– Oleodotto
12. Stadio,
Ballando al buio – (Di
volpi, di vizi e di virtù – 1995) –
Ballando
13.
Bill
Connors, Cookies – (Step It – 1994)
– Baiscotti
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