Figli che uccidono i genitori. Fra i tanti (troppi!) delitti che si perpetuano nell'ambiente familiare, è sconvolgente, in questi anni, il numero di tanti efferati omicidi commessi dai figli nei confronti dei propri genitori.
È' successo ancora una volta in questi giorni. In provincia di Cagliari un giovane di 28 anni ha accoltellato i genitori.
Un violento raptus omicida le cui motivazioni, qualunque esse siano (disturbo psichiatrico, abuso di droghe o altro), lascino drammaticamente sbigottiti.
Nella sua rubrica su Il Foglio, Pierangelo Buttafuoco dedica all'accaduto delle righe sotto una particolare angolazione: "Il lapsus. Tutti, ieri – tutte le testate, tutti i siti – nel dare la notizia del massacro di un padre e di una madre, uccisi dal figlio, a Cagliari, hanno in automatico scritto “figlio adottivo”. Il linguaggio non è mai innocente e tutti, ieri, hanno così voluto alludere a una crepa: una sorta di buio obbligato proprio dell’adozione. E tutti dunque – specialmente quelli che in luogo di papà e mamma dicono genitore 1, genitore 2 – con disinvoltura hanno scritto “adottivo” come se quello dei figli voluti e non per come può capitare, avuti per gravidanza, fosse una metà d’amore, un sovrappiù di disagio. E’ l’allevare a generare l’amore ma tutti, ieri – soprattutto quelli del ciripiripì che non ha “genere” – hanno detto “adottivo” per mero gargarismo sociologico. Un lapsus. Un modo maligno per arrivare a generato 1 e generato 2".