nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 30 giugno 2012

Spread


Canzone del giorno: Spread Your Wings (1977) - Queen
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La vignetta di Giannelli - Dal Corriere della Sera di venerdì 29 giugno 2012
Emilio Giannelli, Corriere della Sera (da Google.it)


mercoledì 27 giugno 2012

Febbre


Domani e dopodomani a Bruxelles i capi di governo europei s’incontreranno per l’ennesima volta nel tentativo di salvare il Sig.Euro e per fare in modo che molti paesi (Italia fra questi) non si ritrovino a breve in ginocchio e nell’impossibilità di alzarsi, soggiogati dal contagio dilagante.
Sforzi, promesse, azioni che sembrano incisive e invece...
E invece i rischi di naufragio della moneta unica si ripresentano un giorno sì e l’alto anche.
Adesso i tempi stringono e le soluzioni per un’inversione di tendenza divengono urgenti più che mai.
Riusciranno in soli due giorni i principali leader a spegnere la febbre dei mercati?
Con il fiato della crisi sul collo riusciranno ad effettuare le mosse decisive per farci uscir fuori dalla deriva?  


Canzone del giorno: Fever (1958) - Peggy Lee
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domenica 24 giugno 2012

Toni moderati


Quindici giorni fa il presidente di Confindustria era stato esplicito nel continuare a sostenere il governo Monti: "Il momento è così difficile, abbiamo tante preoccupazioni che non mi sembra sia il caso di fare polemiche. Noi sosteremo tutto quello che il governo farà nella direzione giusta di ritrovare lo sviluppo".
La fiducia degli italiani nei confronti di Mario Monti, secondo gli ultimi sondaggi accreditati, si è oggi più che dimezzata passando da un iniziale 71 per cento (nel periodo della nomina a primo ministro nel novembre del 2011) ad uno scarno 34 per cento.
da Google.it
C’è chi ci ricorda che nei momenti critici tutti i leader sono soli e vengono facilmente abbandonati dai tanti che prima li sostenevano, ma è innegabile che l’attuale maggioranza di governo non sembra più combatta come prima e, per ultimo, il pasticcio sul numero degli esodati (l’Inps ne dichiara 400 mila mentre il ministro Fornero ne fa rientrare nella categoria soltanto 55 mila) non aiuta a calmare gli animi di lavoratori, politici, sindacati e imprenditori.
Giorgio Squinzi, presidente che rappresenta questi ultimi, in due sole settimane passa dalla sobrietà costruttiva alla bastonata diretta. Dichiara Squinzi: "Vorrei moderare i toni per non aggiungere ulteriori complicazioni ma la riforma del lavoro è una vera boiata".
Il dizionario De Mauro alla voce "Boiata" parla di "prodotto fatto male, opera mal riuscita", per poi non dimenticare di sottolineare che il termine si può anche adoperare come sinonimo di "porcata, schifezza, puttanata, idiozia, scemenza"...
E meno male che il presidente di Confidustria ama moderare i toni, d’altronde sono tempi difficili meglio non fare polemiche!


Canzone del giorno: Moderato in Re minore (1997) - Carmen Consoli
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sabato 23 giugno 2012

Pensiero obliquo


L’ultimo libro dell’economista britannico John Kay, dal titolo Il pensiero obliquo (Codice edizioni), pone l'attenzione su come  il progresso scientifico ci abbia portato a credere che possa esistere una scienza che studia i processi decisionali dell’uomo. Secondo l’autore, invece, non esiste, e non potrà mai esistere, una simile scienza. Nel suo scritto traccia un’analisi accurata su come gli obiettivi che ognuno di noi si pone non possono che essere, per forza di cose, imprecisi e ricchi di sfaccettature che cambiano continuamente mentre noi li rincorriamo.
L’economista, addirittura, prova a dimostrare come non sia vero che le aziende più orientate al profitto siano veramente quelle che poi, alla fine, raggiungono il maggiore profitto.
"Le decisioni che prendiamo dipendono dalle risposte effettive che riceviamo dagli altri e da quelle che secondo noi potrebbero darci. Il mondo è complesso, noi ne abbiamo una conoscenza parziale e imperfetta, e la situazione non cambierà indipendentemente da quanto lo analizziamo e da quanto impariamo.
Noi non risolviamo i problemi come previsto dagli studi di scienze decisionali, perché non ne siamo capaci. La vera impresa di un grande statista non è prendere la decisione ottimale nel minor tempo possibile, ma mediare con efficacia tra opinioni e valori contrastanti. La vera impresa i un business leader non è prevedere con esattezza il futuro, ma adattare di continuo le capacità dell’azienda alle fluttuazioni del mercato. Possedere acume finanziario, come hanno affermato Buffet e Soros, significa navigare con successo tra incertezze insolubili. In genere noi risolviamo i problemi in modo obliquo: il nostro approccio è iterativo e adattativo. Prendiamo decisioni partendo da una serie limitata di opzioni: la nostra conoscenza dei dati rilevanti e la cognizione di quali possono essere considerati tali sono imperfette. Persone diverse nella stessa situazione elaborano giudizi diversi, non solo perché i loro obiettivi non corrispondono, ma anche perché scelgono tra opzioni diverse, selezionano informazioni diverse e spesso, perfino a posteriori, non è comunque possibile stabilire chi avesse ragione e chi torto. In un mondo di per sé incerto, decidere bene non significa per forza di cose ottenere un buon risultato; e un buon risultato non è necessariamente riconducibile ad una buona decisione, o a una persona capace di prendere buone decisioni. La stessa concezione di soluzione ottimale potrebbe essere errata. Per risolvere i problemi spesso bisogna sapere interpretare e reinterpretare gli obiettivi superiori (...).  È difficile sottostimare i danni provocati in tempi recenti da chi era convinto di conoscere meglio il mondo di quanto lo conoscesse davvero: dirigenti e finanzieri che hanno mandato gambe all’aria grandi aziende nel vano tentativo di aumentare il valore per gli azionisti; architetti e urbanisti che pensavano che una città potesse essere disegnata a tavolino. Se avessero riconosciuto la complessità dei sistemi di cui erano responsabili e le esigenze molteplici degli individui che vi operavano, avrebbero potuto evitare questi errori".



Canzone del giorno: It's Just A Thought (1970) - Creedence Clearwater Revival
Clicca e ascolta: I'ts Just....

mercoledì 20 giugno 2012

Blunderbuss

Per dovizia di precisione è giusto ricordare che Jack White fa parte di quegli artisti geniali in grado di suonare praticamente di tutto. Chitarra in primo luogo e poi basso, organo, batteria, xilofono, pianoforte…
La sua poliedricità musicale e la sua voce inconfondibile rappresentano un pregiato biglietto da visita per quello che è il suo debutto da solista.
Blunderbuss è il titolo dell’album uscito a fine aprile che, a parere di tantissimi critici musicali, è da considerare come  il disco dell’anno.
Emotività e pathos fra riff abrasivi e atmosfere di ogni genere in salsa blues e rock and roll.
Un disco che apre una strada diversa rispetto a quanto finora proposto dal musicista dei White Stripes, la band fondata nel 1997 con la batterista Meg White e scioltasi definitivamente nel febbraio del 2011.
Jack White offre al  pubblico 13 brani distinti da grande ispirazione rock che rappresentano una godibilissima sintesi di stili e di eclettica creatività.
Blunderbuss è un disco che funziona dall’inizio alla fine. 
Si parte con Missing Pieces, primo brano arricchito da un esaltante suono di chitarra e da un prodigioso organo psichedelico, fino ad arrivare a Take Me With You When You Go che conclude in bellezza il disco con una miscela di suoni e voci a incastro.
Musica in grado di emozionare. Un disco magnetico. Non c’è che dire!

Canzone del giorno: Missing Pieces (2012) - Jack White
Clicca e ascolta: Missing....

lunedì 18 giugno 2012

Lusso

Nella sua rubrica domenicale "Padiglione d'Italia" (in prima pagina sul Corriere della Sera), Aldo Grasso si chiede, con il tratto umoristico che lo contraddistingue, se esiste un lusso perbene e un lusso "permale".
Proprio questa differenza, secondo l'autore, esiste oggi grazie a due imprenditori che, manco a farlo apposta, sono nati, al pari di Aldo Grasso, in territorio cuneese.
"Grazie a Oscar e Flavio abbiamo scoperto che esiste un lusso perbene e un lusso permale.
Flavio Briatore, di Verzuolo, annuncia che chiuderà il Billionaire, quel night sulla Smeralda Coast, terrazzato a vari livelli, con piscina ottagonale, decorato in stile etnico genere harem soìrée, tappeti falso kilim, lucerne stile Marrakech, simbolo imperituro della cafonaggine internazionale. Frequentato ieri dalle starlet di Lele Mora, oggi da russi straricchi e strarubini. In realtà un livoroso Briatore chiude con l'Italia, ma diffonde il suo Marchio in tutti i Paesi a pacchianeria in via di sviluppo.
Stessi giorni, a Roma, si inaugura Eataly, primo supermercato al mondo dedicato ai cibi di alta qualità, aperto a Torino nel 2007, esportato poi in tutto il mondo (a New York è il più strepitoso successo made in Italy degli ultimi anni).
Oscar Farinetti, di Novello, è il profeta del "trading up", l'ultima frontiera del lusso del nuovo millennio, legato a un concetto di benessere globale. insomma, il lusso senza esagerare, che non ti fa fare brutta figura e non imbarbarisce. Oscar chiama i figli Nicola e Francesco, Flavio Nathan Falco (omaggio al cartoon giapponese "Ken Falco il Superbolide").
A ognuno il suo lusso perbene o permale".


P.S.: Non so quanto rimpiangeremo Briatore che scappa via da Porto Cervo (per le troppe tasse che paga, dice lui), ma sicuramente il "lusso" alimentare di Eataly sembra, a primo acchito, un altro genere di "divertimento". In ogni caso l'invenzione di Oscar Farinetti sarà pure una Disneyland del cibo ma, per il momento, è un'investimento da 80 milioni di euro che crea posti di lavoro e una buona dose di entrate fiscali per le bisognose casse statali.     


Canzone del giorno: Again In The Lap of Luxury (1994) - Marillon
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domenica 17 giugno 2012

Canestro

"Ci sono persone che vogliono che una cosa succeda, altre che sperano che succeda e altre che fanno in modo che essa succeda".
                               Michael Jordan (1963), campione di Basket 



Canzone del giorno: What Happened? (2008) - Algebra
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venerdì 15 giugno 2012

Imu


Per alcuni è la più abbietta fra le tasse introdotte dal governo Monti, per altri è un contributo giustissimo soprattutto per chi ha più di una casa, altri ancora sostengono che andavano tassati i grandi capitali e non le abitazioni e poi c’è chi ci ricorda che è sempre meglio possedere una casa e pagare l’IMU che trovarsi in una condizione di affittuario.
È pur vero che la vecchia Ici si pagava senza fare tante storie ma che sia tartassata anche la piccola casetta ereditata dal nonno (giacché seconda abitazione) sembra un’imposizione oltre misura.
Per non parlare poi dei Caf presi d’assalto, del rischio caos che si prefigura per il giorno di scadenza del pagamento (è già corsa agli sportelli!), dei contribuenti che non sanno più che pesci pigliare, delle proteste di agricoltori, terremotati e imprenditori di ogni settore economico che ne chiedono l’esonero.
C’è poi chi ha fatto quattro calcoli è si è reso conto che, alla fine, il gettito IMU non è poi chissà quale grossa cifra. Nelle casse dello Stato dovrebbero arrivare più di tre miliardi di euro che se si paragonano agli sprechi pubblici sui quali non si riesce a trovare un dignitoso argine (speriamo che si sbrighino!), sembrano veramente “piccoli” introiti.
Il ministro Giarda, infatti, ha tenuto a precisare, qualche settimana fa, che nel breve periodo si potrebbero eseguire sulla spesa pubblica tagli per quasi 100 miliardi e che, in prospettiva, lo Stato potrebbe riuscire a risparmiare fino a 300 miliardi.
Fate un po’ voi i conti e comunque la pensiate buon pagamento dell’IMU a tutte le persone proprietarie d’immobili e di buona volontà.


Canzone del giorno: Lego House (2011) - Ed Sheeran
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giovedì 14 giugno 2012

Pagine

"Anche se alcune volte ho pensato di avere il fuoco nelle mani e di diffondere splendore sulla pagina, non ho mai perso il peso della mia goffaggine, della mia ignoranza, della mia dolorosa incapacità. Un libro è come un uomo intelligente e stupido, coraggioso e vile, bello e brutto. Per ogni pensiero che fiorisce ci sarà una pagina simile a un bastardino bagnato e rognoso, e per ogni volo acrobatico un colpetto sull’ala a ricordarci che le nostre piume di cera non possono avvicinarsi troppo al sole".
                             John Steinbeck (1902 – 1968)


Canzone del giorno: Pagine (2007) - Ornella Vanoni
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lunedì 11 giugno 2012

Scommettiamo


Canzone del giorno: Love Is a Gamble (2008) - Randy Travis
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Luigi Alfieri, da Google.it




domenica 10 giugno 2012

Esordio

Nella giornata d’esordio agli Europei di calcio da parte della squadra azzurra, è un po’ difficile mettere da parte le vicende nostrane che hanno a che fare con l’infezione del sistema calcio, attaccato da scommesse illecite, corruzione e omertà.
Marcello Lippi, ct della Nazionale campione del mondo nel 2006, ricordava alcuni giorni fa  le pressioni della sua squadra a seguito dello scoppio dello scandalo “Calciopoli” e sosteneva che una volta arrivati in Polonia, la Nazionale “penserà soltanto al calcio, agli allenamenti, agli Europei”.
Probabilmente è giusto che i calciatori convocati si concentrino soltanto sulle gare.
Per i tanti appassionati, inoltre, il gioco del calcio è così bello da non poter evitare il “trasporto” sportivo e una speranza di vittoria finale.
Non si può fare a meno, però, di disprezzare quanti fra calciatori, dirigenti e zingari vari fanno di tutto per rendere marcio l’ambiente professionistico.
Valori traditi da ragazzotti che si ritrovano straricchi appena maggiorenni, dirigenti senza scrupoli che badano soltanto al guadagno facile, delinquenti che hanno intuito la fragilità e le falle del nostro ambiente calcistico.
Necessitano interventi e misure ferree per evitare, come già accaduto, che gli stessi errori e comportamenti nefasti si ripetano fra qualche anno.

Canzone del giorno: Match (2009) - Emm Gryner
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sabato 9 giugno 2012

Massacri

Nuove vittime innocenti in Siria.
Quindici giorni fa il massacro nella città di Hula, con oltre cento persone uccise, tra cui 49 bambini e 34 donne.
L’altro ieri  la notizia che altri civili sono stati brutalmente uccisi a Mazraat Al Qubayr (si parla di 78 vittime).
Da Damasco il presidente Assad nega ogni responsabilità da parte del suo regime e accusa “forze esterne” di stare dietro alla crisi che sta attraversando la Siria.
Carneficine, orrori indicibili e un presidente senza scrupoli in un Paese senza petrolio e, quindi,  con la tendenza della politica internazionale a dimenticare quanto accade quotidianamente da quelle parti.
Fabrizio Rondolino sulla sua rubrica settimanale su Donna Moderna, dedica alcune righe all'argomento: "L'esercito siriano ha massacrato a Hula, la scorsa settimana, almeno 110 civili, 32 dei quali (secondo il rapporto degli osservatori Onu) erano bambini al di sotto dei dieci anni. secondo alcune fonti indipendenti, dall'inizio della rivolta contro il dittatore sono 13 mila. ma ci sono voluti i bambini perché l'eroica lotta del popolo siriano per la libertà e la democrazia tornasse sulle prime pagine dei nostri giornali. Il silenzio distratto dell'Occidente è una vergogna appena inferiore a quella del regime siriano, e davvero non si capisce come sia possibile tanta indifferenza. domenica Obama ha rilanciato il piano delle Nazioni Unite per una "transizione morbida" ma nessun piano di pace convince il nemico se non è accompagnato dalla minaccia della forza, che è poi l'unico argomento che i dittatori ascoltano".

Canzone del giorno: Oblivion (2002) - 30 Seconds to Mars
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giovedì 7 giugno 2012

Rinascita


Da anni più nessuno si è occupato del giardino. Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali; – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto,
vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.



Ghiannis Ritsos (1909-1990)

Canzone del giorno: Flowers (2011) - Ayo
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lunedì 4 giugno 2012

Rabbia

In libreria da alcuni giorni, "É inutile che alzi la voce" é un saggio sulla rabbia e sull'importanza che essa «ha sempre avuto nelle questioni umane, ben prima della comparsa di qualunque documento scritto».
Edito da Mondadori, il libro é stato scritto da Massimo Picozzi, noto psichiatra e criminologo, e Catherine Vitinger, esperta di tecniche di difesa personale.
Il sottotitolo del libro focalizza l'intento che si prefiggono i due autori: "Come riconoscere e affrontare la rabbia a casa, al lavoro, al volante".
Il punto di partenza  é chiaro: la rabbia (tanta o poca che sia) é di per se un fatto del tutto naturale che esiste sin dagli albori della civiltá.
Non potendola eliminare é necessario, quindi, "imparare a comprenderla", per poterla meglio gestire e elaborarla in maniera costruttiva.
Gli autori ci ricordano che proprio l’Iliade, il testo che ha maggiormente influenzato la cultura occidentale, si apre proprio con la parola «menis», l’ira funesta di Achille. E mentre per Platone la rabbia é ritenuta una passione brutale, per Aristotele, al contrario, essa può rappresentare, in determinate circostanze, un elemento di virtù e da giustificare moralmente.
Diabolica o virtuosa che sia, la rabbia può sprigionare energia costruttiva ovvero risultare fine a se stessa, subdola e capace di avvelenare i nostri giorni.
Contrasti lavorativi e familiari, disagi interpersonali, rapporti conflittuali generati dallo stress quotidiano, le nostre giornate risultano spesso contraddistinte da una ripetuta insofferenza.
Probabilmente, però, aveva ragione Petronio Arbitrio quando, più di duemila anni fa (come ci ricordano gli autori all'inizio del libro), scriveva che «Le nevi si fermano più lungamente sui terreni incolti e trascurati; ma dove la terra, lavorata dall'aratro, diventa splendente, la brina leggera sparisce in men che non si dica. Analogamente nel cuore umano si comporta l'ira: nelle anime rozze si insedia, mentre in quelle raffinate appena le sfiora e si dilegua».

Canzone del giorno: Don't Look Back in Anger (1995) - Oasis
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domenica 3 giugno 2012

Suocere

Ho portato mia suocera a vedere la stanza degli orrori al Museo delle cere e uno degli inservienti mi ha avvertito: “Signore, la faccia camminare continuamente: stiamo facendo l’inventario”.


Les Dawson (1931-1993), comico inglese


Canzone del giorno: Take Inventory (1970) - The Isley Brothers
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sabato 2 giugno 2012

Playlist Maggio 2012


1.      U2 - Luciano Pavarotti, Miss Sarajevo – (Original Soundtracks 1 - 1995) – Sarajevo, 2 Maggio 1992
2.      Adele, I Found A Boy – (21 - 2011) – Adele
3.      Dion, I Read It (in The Rolling Stone) – (Tank Full of Blues - 2012) – Leggere
4.      Bon Jovi, Fear – (Keep The Faith - 1992) – Tritacarne
5.      Radiohead, Paranoid Android – (OK Computer - 1997) – Le paure di oggi
6.      Millie Jackson, Bad Risk – (Free And In Love - 1975) – Rischi
7.      Maria Mena, Your Glasses – (Mellow - 2004) – Occhiali Rosa
8.      Alabama Shakes, You Ain’t Alone – (Boys & Girls - 2012) – Boys & Girls
9.      Skillet, Never Surrender – (Awake - 2009) – Disagio
10.  Simon & Garfunkel, The Sound of Silence – (Wednesday Morning, 3 A.M. - 1964) – Silenzio
11.  Great White, Danger Zone – (Rising - 2009) – Sisma
12.  Pino Daniele feat. Chich Corea, Sicily – (Che Dio ti benedica - 1993) – 23 Maggio 1992-2012
13.  Athlete, Wires – (Tourist - 2005) – Il filo di Arianna
14.  Bee Gees, With My Eyes Closed – (Still Waters - 1997) – Pagliuzze
15.  Robbie Williams feat. Nicole Kidman, Something Stupid – (Swing When You’re Winning - 2009) – Vantaggi
16.  Andrew Bird, Natural Disaster – (Noble Beast - 2009) – Impreparati