Per alcuni è
la più abbietta fra le tasse introdotte dal governo Monti, per altri è un
contributo giustissimo soprattutto per chi ha più di una casa, altri ancora
sostengono che andavano tassati i grandi capitali e non le abitazioni e poi c’è
chi ci ricorda che è sempre meglio possedere una casa e pagare l’IMU che
trovarsi in una condizione di affittuario.
È pur vero
che la vecchia Ici si pagava senza fare tante storie ma che sia tartassata
anche la piccola casetta ereditata dal nonno (giacché seconda abitazione)
sembra un’imposizione oltre misura.
Per non
parlare poi dei Caf presi d’assalto, del rischio caos che si prefigura per il
giorno di scadenza del pagamento (è già corsa agli sportelli!), dei contribuenti che non sanno più che pesci
pigliare, delle proteste di agricoltori, terremotati e imprenditori di ogni
settore economico che ne chiedono l’esonero.
C’è poi chi
ha fatto quattro calcoli è si è reso conto che, alla fine, il gettito IMU non è
poi chissà quale grossa cifra. Nelle casse dello Stato dovrebbero arrivare più
di tre miliardi di euro che se si paragonano agli sprechi pubblici sui quali
non si riesce a trovare un dignitoso argine (speriamo che si sbrighino!),
sembrano veramente “piccoli” introiti.
Il ministro
Giarda, infatti, ha tenuto a precisare, qualche settimana fa, che nel breve
periodo si potrebbero eseguire sulla spesa pubblica tagli per quasi 100
miliardi e che, in prospettiva, lo Stato potrebbe riuscire a risparmiare fino a
300 miliardi.
Fate un po’
voi i conti e comunque la pensiate buon pagamento dell’IMU a tutte le persone
proprietarie d’immobili e di buona volontà.
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