quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali; – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto,
vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.
Ghiannis Ritsos (1909-1990)