Quindici giorni fa il presidente di Confindustria era stato
esplicito nel continuare a sostenere il governo Monti: "Il momento è così
difficile, abbiamo tante preoccupazioni che non mi sembra sia il caso di fare
polemiche. Noi sosteremo tutto quello che il governo farà nella direzione
giusta di ritrovare lo sviluppo".
La fiducia degli italiani nei confronti di Mario Monti,
secondo gli ultimi sondaggi accreditati, si è oggi più che dimezzata passando
da un iniziale 71 per cento (nel periodo della nomina a primo ministro nel
novembre del 2011) ad uno scarno 34 per cento.
da Google.it |
C’è chi ci ricorda che nei momenti critici tutti i leader
sono soli e vengono facilmente abbandonati dai tanti che prima li sostenevano,
ma è innegabile che l’attuale maggioranza di governo non sembra più combatta
come prima e, per ultimo, il pasticcio sul numero degli esodati (l’Inps ne
dichiara 400 mila mentre il ministro Fornero ne fa rientrare nella categoria
soltanto 55 mila) non aiuta a calmare gli animi di lavoratori, politici,
sindacati e imprenditori.
Giorgio Squinzi, presidente che rappresenta questi ultimi, in
due sole settimane passa dalla sobrietà costruttiva alla bastonata diretta.
Dichiara Squinzi: "Vorrei moderare i toni per non aggiungere ulteriori
complicazioni ma la riforma del lavoro è una vera boiata".
Il dizionario De Mauro alla voce "Boiata" parla di "prodotto
fatto male, opera mal riuscita", per poi non dimenticare di sottolineare che il
termine si può anche adoperare come sinonimo di "porcata, schifezza, puttanata,
idiozia, scemenza"...
E meno male che il presidente di Confidustria ama moderare i
toni, d’altronde sono tempi difficili meglio non fare polemiche!