nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 27 novembre 2020

Linciati

C'è una nave da guerra ferma davanti al porto di New Orleans. È partita dall'Avana e attende soltanto l'ordine per aprire il fuoco e bombardare la città con i suoi cannoni. Potrebbe essere un film cubano di fantapolitica dei tempi della Guerra Fredda, e invece no, perché la nave batte bandiera italiana ed è una cannoniera della Regia Marina. È il 1891 e ce l'ha mandata il presidente del Consiglio di Rudinì in ritorsione al linciaggio di 11 italiani di origine siciliana. È successo che pochi mesi prima il capo della polizia di New Orleans, David Hennessy, è stato ammazzato in un agguato notturno, proprio sotto casa. Storia di mafia, probabilmente, nell'ambito di una guerra tra famiglie rivali, con il capo Hennessy che stava al servizio di una delle due. Le indagini che seguono, però, sono così a senso unico e così animate da un profondo pregiudizio razzista nei confronti di queste strane bestie, né bianche né nere, anzi, peggio dei negri e dei polacchi, come diceva il sindaco, questi dago, questi guinea, questi wop, insomma, questi italiani, da andare molto oltre i limiti della legge. Ne esce un processo ancora più pasticciato a veri mafiosi, presunti tali o semplici poveracci presi per caso, in cui una giuria probabilmente comprata dalla mafia, che a New Orleans, al seguito del commercio di agrumi, stava già mettendo solide radici ancora prima che a Chicago e New York, assolve tutti gli imputati, innocenti o colpevoli che siano. Così, fin dalla sera prima, aizzata da una stampa locale scatenata che pubblica vignette di italiani cenciosi da mettere in gabbia e affogare in mare, una folla di qualche migliaio di persone armate si raduna a Canal Street, raggiunge la prigione, sfonda le porte laterali a colpi d'ascia e si getta sugli imputati. Due li impiccano nel cortile e altri nove li ammazzano a fucilate inseguendoli su per le scale, fino al terzo piano. Un linciaggio, una strage, per la quale non pagherà nessuno, né il principale organizzatore, l'avvocato Parkerson, né i bravi cittadini armati di Winchester accorsi a compiere il loro dovere o le autorità cittadine che non hanno fatto niente per impedirlo. In un sussulto di spirito nazionale raramente visto in seguito, l'Italia ritira l'ambasciatore e manda la cannoniera, ma poi si risolve tutto con un po' di soldi versati alle vittime dal governo degli Stati Uniti. Nel 2019 la città di New Orleans chiederà ufficialmente scusa alla comunità italoamericana. E così si conclude una brutta storia, complessa e sporca, dove gli innocenti, alla fine, sono soltanto i morti, e che mostra che quando saltano leggi, consuetudini e diritti di fronte a un odio feroce e violento, che divide le persone, può succedere di tutto.

Carlo Lucarelli, il Venerdì di Repubblica (20/11/2020)

Canzone del giorno: Tragic (2007) - JJ Grey & Mofro
Clicca e ascoltaTragic....