Matteo Salvini ha detto che il «centrodestra è una categoria politica morta». Se le parole hanno un senso, oggi stesso dovrebbero saltare i governi di Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna, tutte Regioni guidate evidentemente da «morti viventi» del vecchio centrodestra.
Davvero una pattuglia di zombie regna su quasi metà degli italiani (26 milioni) e gestisce la metà del Pil nazionale con qualche successo elettorale e sostanziale? Non scherziamo. La parola centrodestra non piace a Salvini, ma agli italiani evidentemente sì. Il leader della Lega dice che il discorso nazionale è «tutt'altra cosa» senza spiegare il perché e il percome, forse per non sfidare logica e buonsenso. Sarebbe come se l'Inter e la Roma quando giocano in Europa si facessero chiamare Milan e Lazio e cambiassero maglia. Si limita, Salvini, a sostenere che «l'attuale governo ha fatto più cose in otto mesi degli altri in otto anni». In effetti c'è del vero. Non per colpa sua, ma il «suo» governo ha certamente fatto più debiti, messo più tasse, creato più disoccupazione, accumulato più spread e più rallentato la crescita di chiunque altro l'abbia preceduto.
Ma va bene così, perché dice sempre Salvini il governo gode del sostegno elettorale della maggioranza degli italiani. Immagino che il vicepremier si riferisca alla somma dei voti (quelli reali alle Regionali o quelli dichiarati nei sondaggi) di Lega e Cinque Stelle. Tesi un po' bizzarra perché Lega e Cinque Stelle non si sono mai presentati insieme o alleati a nessuna elezione (semmai al contrario armati l'uno contro l'altro), né hanno intenzione di farlo in un futuro prossimo.
Alessandro Sallusti, Il Giornale (27/3/2109)
Davvero una pattuglia di zombie regna su quasi metà degli italiani (26 milioni) e gestisce la metà del Pil nazionale con qualche successo elettorale e sostanziale? Non scherziamo. La parola centrodestra non piace a Salvini, ma agli italiani evidentemente sì. Il leader della Lega dice che il discorso nazionale è «tutt'altra cosa» senza spiegare il perché e il percome, forse per non sfidare logica e buonsenso. Sarebbe come se l'Inter e la Roma quando giocano in Europa si facessero chiamare Milan e Lazio e cambiassero maglia. Si limita, Salvini, a sostenere che «l'attuale governo ha fatto più cose in otto mesi degli altri in otto anni». In effetti c'è del vero. Non per colpa sua, ma il «suo» governo ha certamente fatto più debiti, messo più tasse, creato più disoccupazione, accumulato più spread e più rallentato la crescita di chiunque altro l'abbia preceduto.
Ma va bene così, perché dice sempre Salvini il governo gode del sostegno elettorale della maggioranza degli italiani. Immagino che il vicepremier si riferisca alla somma dei voti (quelli reali alle Regionali o quelli dichiarati nei sondaggi) di Lega e Cinque Stelle. Tesi un po' bizzarra perché Lega e Cinque Stelle non si sono mai presentati insieme o alleati a nessuna elezione (semmai al contrario armati l'uno contro l'altro), né hanno intenzione di farlo in un futuro prossimo.
Alessandro Sallusti, Il Giornale (27/3/2109)
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