Oggi, nel
corso di una toccante cerimonia, Barack Obama ha ricevuto Trump alla Casa
Bianca. In esclusiva mondiale, il Fatto Quotidiano può raccontare ai suoi
lettori i dettagli rimasti segreti
–
Questa è la camera da letto…
– Uff!
Niente specchio sul soffitto? Niente letto rotondo?
– Ehm…
no. E questo è il mio studio, la sala ovale…
–
Bello! E questo bottone rosso? Per la servitù? Posso provare?
– No!
Non toccare!
– Ok,
ok, calmino Barack… E questo è il bagno?
– Sì,
Donald, questo è il bagno
– E
quello?
– E’ il
bidé, Donald
– Ah,
capisco… l’orto di Michelle dov’è?
– Là
dietro… sono contento che ti interessi, gli ho dedicato molti tweet
– Devo
capire le misure… per il parcheggio, io devo metterci molte jeep
– Beh,
Donald, la casa l’hai vista, ma non voglio forzarti, se non ti piace puoi
rifiutare…
– No,
no, è carina… Anzi, Barack, volevo dirle… E’ un onore ricevere la chiavi da
lei, io l’ho sempre considerata il miglior presidente americano. Il migliore a…
scendere le scalette dell’aereo… a giocare a basket… a chiacchierare coi
cantanti… davvero bravo… Ora può andare, ecco dieci dollari
– Ma…
Donald… mi dai del lei?
– Ah,
già che sei negro! Eccoti cinque dollari, sparisci!
– Scusa
Donald… però… avrei una domanda
–
Dimmi, su, veloce, che ho da fare
– Ma
come hai fatto? Avevi contro tutti, i giornali, le televisioni, la sinistra…
– La
sinistra? What is sinistra?
– Ma sì,
Hillary, De Niro, Springsteen, Madonna…
– Ah,
dici quelli che vivono negli attici di Manhattan?
– Beh,
sì, anche loro…
– Ma io
quelli li conosco bene! Glieli ho venduti io, gli attici a Manhattan! E alcuni
sono ancora in affitto…
Alessandro
Robecchi, Il Fatto quotidiano (10/11/2016)