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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 27 novembre 2016

Femminicidio


Ieri Il Manifesto ha pubblicato un interessante articolo firmato da Carla Busato Barbaglio, psicoterapeuta infantile e docente della Società Psicoanalitica Italiana.
La doppia uccisione della vita è il titolo dello scritto che, nell’ambito dei vari interventi sul tema del femminicidio, focalizza l’attenzione sui tanti bimbi e ragazzi  che si ritrovano orfani: “La cifra "delle vittime delle vittime" del femminicidio è impressionante, una doppia uccisione della vita. In Italia, ci sono 1628 orfani. Figli che si ritrovano all’improvviso senza i genitori: perdono la madre, uccisa nella maggior parte dei casi dal marito o dal partner, e anche il padre, che finisce in carcere oppure si toglie la vita. I figli affrontano tutto ciò che segue travolti da uno tsunami, profondamente soli.
L’onda ha reso tutti attorno protagonisti del «si salvi chi può»: i figli delle vittime sono per lo più abbandonati, spesso anche dalle istituzioni (che dovrebbero essere preposte a creare circuiti di aiuto), quando non immessi in percorsi di aiuto sterili se non dannosi”. (…)Ognuno di noi, di fronte a questo, rimane senza fiato, senza risposte, ma chi lo vive sulla propria pelle quale fiato per sopravvivere può trovare in sé? Come può funzionare la mente di fronte a simile ferocia? Quali stati dissociativi bisogna attivare per poter rimanere in vita e nel tempo fare integrazioni per ripristinare una speranza? Di chi ci si potrà mai davvero fidare?”.
La psicologa evidenzia il trauma che coinvolge i ragazzi e  le ragazze coinvolti in simili tragedie che si manifesta, quasi sempre, in problemi fisici e psicologici in età adulta.
Per questo motivo  parla della necessità di una “rete di protezione” utilissima anche e soprattutto in via preventiva: “La società dovrebbe investire, dalla nascita in poi, in tutti i luoghi deputati alla crescita: dai servizi di consultazione, alle cooperative ai reparti di maternità agli asili alla scuola, in ognuna delle sue ramificazioni. Serve un controllo sui mass media, l’informazione, la propaganda occulta, gli spacci ecc. Quale attenzione viene offerta oggi a tutto ciò che è inerente la crescita? Quale formazione, al di là della propaganda agli operatori che lavorano a vari livelli, in situazioni complesse, perché siano veramente capaci di aiutare la vita? I segni dello tsunami che inizia a montare e a crearsi, se si hanno buoni occhi e sensori raffinati per vedere, sono individuabili molto precocemente. In corso d’opera e non a delitto avvenuto”.

Canzone del giorno: Where The Wild Roses Grow  (2009) - Nick Cave ft. Kylie Minogue
Clicca e ascoltaWhere....