nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 31 dicembre 2015

Playlist Dicembre 2015

1.      The Magnetic Fields, The Book of Love – (69 Love Songs – 1999) – Libri
2.      Bob Seger, Turn the Page – (Back in ‘72 – 1973) – Decalogo
3.      Daniele Silvestri, Mi persi – (Il latitante – 2007) – Persi
4.      Van Halen, Secrets – (Diver Down – 1982) – Immacolata
5.      Mario Biondi, SheThe Door Is Still Open… – (Due  – 2011) – Giubileo
6.      Anathema, Inner Silence – (Alternative 4 – 1998) – Interiore
7.      Seal, People Asking Why – (Seal II  – 1994) – Plumbeo
8.      Staind, Price To Play – (14 Shades of Grey  – 2003) – Qualunquismo
9.      Giorgio Gaber, Attimi – (Piccoli spostamenti del cuore  – 1987) – Attimi
10.  Dwight Yoakam, Miner’s Prayer – (Dwight Live  – 1995) – Carbone
11.  David Bowie, You’ve Been Around – (Black Tie White Noise  – 1993) – Surriscaldamento
12.     Renzo Arbore & New Pathetic Elastic Orchestra, Ma la notte no(Quelli della notte  – 1985) – Quelli della notte
13.  Ellie Goulding, Your Biggest Mistake – (Lights  – 2010) – Errori

mercoledì 30 dicembre 2015

Errori

«Un altro anno ci lascia. Abbiamo vissuto commettendo errori, l'unico modo di vivere senza cadere. Vivere è una serie ininterrotta di errori, ognuno dei quali sostiene il precedente e si appoggia sul seguente. Finiti gli errori,  finito tutto».


              Ennio Flaiano (1910-1972) - Diario degli errori (1976)


Canzone del giorno:  Your Biggest Mistake (2010) - Ellie Goulding
Clicca e ascoltaYour....

domenica 27 dicembre 2015

Quelli delle notte

A più tappe, nel corso dell'anno, tv e giornali hanno celebrato la trasmissione Quelli della notte.
Trent'anni fa Renzo Arbore e la sua banda di personaggi strampalati hanno intrattenuto le (tarde) serate di milioni di italiani con un programma originale, non sense e di variegato impatto umoristico.
33 puntate di sano intrattenimento improvvisato e surreale. Come scriveva nel 1985 Beniamino Placido: "il successo di "Quelli della notte", delle loro associazioni verbali insensate, del loro linguaggio incoerente, è dovuto a quel "piacere del non-senso" al quale si abbandona il bambino per protestare "contro il giogo della ragione". 
Tra i tantissimi commenti di questi mesi, correlati all'anniversario, le righe di Benedicta Boccoli su Il Fatto quotidiano, ricostruiscono in modo delizioso l'atmosfera di allora: "A casa mia si va a letto alle dieci e mezza, dopo il film. Noia. Mamma è rigorosa e le eccezioni alla regola si contano sulla punta di qualche sabato sera, o quando il giorno dopo non c'è scuola. Da qualche tempo però i miei mi danno la buonanotte dal divano di fronte alla tv accesa, sorridendo, come se il meglio dovesse ancora venire. Strano, non lo fanno mai. Faccio finta di andare a letto, e mi nascondo nel buio della porta socchiusa. Maria Giovanna Elmi annuncia un programma dal titolo “Quelli della notte” e subito parte una sigla giocosa e orecchiabile “Ogni giorno la vita è una grande corriTa, ma la notte no...”
I miei ridono e canticchiano con i protagonisti, seduti nel salotto come quelli a casa. C'è un prete coi baffi che sbaglia le parole “Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello”, un signore che dice ovvietà “Meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca, anzichè di un mostro cretino e senza una lira”, un filosofo ras- segnato, un folletto con i capelli colorati che parla dei cantanti famosi, uno sceicco barbuto, tutti sembrano felici. Il padrone di casa lo conosco, è quello con l'erre moscia, viso gioviale e scanzonato. Mi ricorda il professore di ginnastica.
Ecco cos'è che mi piace! Quelli li, in tv sembrano tanti ragazzi in gita scolastica, hanno una certa età, un po' anzianotti direi, ma non abbandonano la voglia di ridere, sfottersi e divertirsi sopra ogni cosa. Il giorno dopo a colazione chiedo: “Papà, mi spieghi che cos'è l'edonismo reganiano?” Lui mi risponde sorpreso e con un sorriso sornione tenta una spiegazione. “Io non capisco, ma mi adeguo”. Belle le notti rubate al sonno, mi piacciono, han- no il sapore del gioco".

Canzone del giorno:  Ma la notte no (1985) - Renzo Arbore & New Pathetic "Elastic" Orchestra
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venerdì 25 dicembre 2015

Surriscaldamento

Sergio Staino, da unita.it




















Canzone del giorno:  You've Been Around (1993) - David Bowie
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martedì 22 dicembre 2015

Carbone

Che gli impianti a carbone siano destinati a sparire nel corso dei prossimi anni è risaputo. L’accelerazione di una loro dismissione consentirebbe una lotta più efficace contro i cambiamenti climatici attraverso l’applicazione di piani energetici basati su tecnologie più pulite.
Ferma restando la sacrosanta battaglia contro l’inquinamento, fa un certo effetto leggere la notizia che in Gran Bretagna chiude i battenti l’ultima miniera di carbone.
È proprio la fine di un’era e di un’industria millenaria come scrive Nicol Degli Innocenti, su Il Sole 24 Ore: Il carbone veniva estratto nel Nord dell’Inghilterra da prima dell’invasione romana, ma il settore era decollato nell’Ottocento, alimentando la Rivoluzione industriale e permettendo alla Gran Bretagna di diventare uno dei Paesi più ricchi e potenti del mondo. All’inizio del Ventesimo secolo c’erano tremila miniere sotterranee di carbone, che davano lavoro a oltre un milione di persone. Alla fine della 2° Guerra mondiale erano scese a mille, ma il carbone estratto generava ancora la maggior parte dell’elettricità nel Paese. Dagli anni Cinquanta in poi il Governo conservatore avviò un programma sistematico di chiusure per ridurre la dipendenza dal carbone, scontrandosi con la forte opposizione del sindacato dei minatori”.
L’era del carbone giunge al termine. Le ultime squadre di minatori rappresentano tutte quelle generazioni che, per secoli, hanno lavorato metri e metri sottoterra. Chi ha avuto modo di vedere al cinema il bel film Pride di Matthew Warchus, può riuscire meglio a contestualizzare le lotte dei minatori negli anni ’80 e il ruolo delle miniere di carbone nel Regno Unito: “Nel 1984 Margaret Thatcher decise di annientare quello che riteneva lo strapotere della National Union of Mineworkers. Lunghi scioperi, scontri violenti e manifestazioni non servirono a piegare la Lady di ferro, che riuscì nell’intento di indebolire il sindacato e mettere in ginocchio il settore estrattivo. Quegli scontri, entrati nella mitologia nazionale britannica, sono anche al centro di film memorabili come Brassed Off (Grazie signora Thatcher) del 1996, protagonista un’improbabile banda musicale di minatori, e il più recente Pride, dello scorso anno, basato su una storia vera di attivisti per i diritti gay che raccolsero fondi per i minatori durante gli scioperi del 1984”.
Oggi è tutto cambiato. Le miniere non ci sono più e l’ultima rimasta aperta, la Kellington Colliery (“The Big K” come da sempre viene chiamata) va anch’essa in pensione e mette la parola fine all’industri carbonifera inglese: “Il carbone, sempre più demonizzato perché inquinante, è stato gradualmente sostituito e il Governo ha da poco annunciato che dal 2025 lo abbandonerà del tutto nella generazione elettrica. Il colpo finale al settore è stato il crollo del prezzo, che ha reso le miniere inglesi troppo costose. Nel prossimo decennio Londra importerà da Paesi come Russia e Colombia”.

Canzone del giorno:  Miner's Prayer (1995) - Dwight Yoakam
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domenica 20 dicembre 2015

Attimi


"Aggrapparsi al passato è ipocrisia, 
perché nessuno conosce gli attimi di cui è fatta una vita".


                 Heinrich Boll, Opinioni di un clown (1963)






Canzone del giorno:  Attimi (1987) - Giorgio Gaber
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venerdì 18 dicembre 2015

Qualunquismo

"Tutto perdonato. Tutto dimenticato. Le sofferenze bancarie si sono intrecciate agli interessi dei partitanti. Mozione di sfiducia a Maria Elena Boschi. Gazzarra in Aula e in piazza. Scambio a decibel elevati tra Brunetta e Renzi. Che bello. Risultato, una giungla tropicale dove cresce la pianta da cui si ricava il nuovo oppio dei popoli: il qualunquismo bancario.(....) Ritardi. Omissioni. Dimenticanze. Il qualunquismo bancario in Italia trova le condizioni ideali per la sua diffusione: ignoranza economico-finanziaria (secondo le classifiche Ocse siamo al penultimo posto, prima della Colombia), imprese affette da nanismo e localismo,  partiti politici allo stato gassoso, collusione tra i poteri del borghetto, menefreghismo come imperativo categorico e filosofia di vita. Terreno fertile per chi cerca un’arma di distrazione di massa, un’evasione dalla realtà, un salto avanti (nella propaganda) e mille indietro (nella crescita del paese). La banca capro espiatorio dei mali di una nazione, l’azionista e l’obbligazionista (in)subordinato della banchetta putrefatta simboli della revanche localista contro l’Impero Mondialista. Promesse di rimborso, azzeramento del principio compro- guadagno-perdo".

                                                         Mario Sechi, il Foglio del 18/12/2105

Canzone del giorno:  Price To Play (2003) - Staind
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martedì 15 dicembre 2015

Plumbeo


Il 6 dicembre i voti raccolti dal Fronte Nazionale durante le elezioni regionali sono stati così tanti da classificarlo come la prima forza politica di Francia.
Sette giorni dopo, i ballottaggi stravolgono i desideri della famiglia Le Pen. Zia e nipote si trovano scavalcate dalle forze politiche tradizionali: 7 collegi vanno ai repubblicani e 5 ai socialisti.
La preoccupazione della stragrande maggioranza dei francesi ha determinato una mobilitazione elettorale che ha scansato per un soffio l'affermazione del partito dell'estrema destra.
Un giornale conservatore come Le Figaro una settimana fa aveva scritto a chiare lettere i rischi che avrebbe comportato, per la Francia e per l'Europa, un'affermazione del partito guidato da Marine Le Pen: "Con la tempesta greca, l'arrivo dei profughi e il terrorismo, dietro l'angolo la misura per l’Europa sembrava già colma. E ora con il successo del Front national (Fn) rischia di debordare. Dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre, l’Europa aveva adottato i colori della bandiera francese: blu, rosso e bianco. Nei prossimi due anni potrebbe tingersi di nero”. 
La crisi in atto non può che offrire spazio agli euro-scettici ma, per il momento, la Francia ha detto no all'estrema destra. "Le uscite di Marine Le Pen contro la libera circolazione delle persone in Europa, la radicalizzazione dell’islam o l’austerità provocano solo sbadigli. Credibile o meno, il programma del ‘primo partito francese’ cambierà il dibattito politico in Europa sulle frontiere e sui profughi, ma anche sul diritto d’ingerenza di Bruxelles nelle politiche nazionali”.
Per il momento il cielo francese non si è tinto di nero, ma le attuali condizioni meteorogico-politiche francesi restano di colore grigio plumbeo.

Canzone del giorno:  People Asking Why (1994) - Seal
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domenica 13 dicembre 2015

Interiore


"La gente ama parlare, ma io non sono mai stato un grande oratore. Io mi porto dentro un grande monologo interiore, ma le parole, spesso non raggiungono mai le mie labbra".

Dal film, L'amore bugiardo (Gone Girl) di David Fincher - 2014



Canzone del giorno:  Inner Silence (1998) - Anathema
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giovedì 10 dicembre 2015

Giubileo

Ha inizio il Giubileo della Misericordia e Papa Francesco apre la Porta Santa nel giorno dedicato all'Immacolata.  "Apritemi le porte della giustizia" è la formula di rito che adopera il Papa mentre spinge la porta accingendosi a varcarla seguito dai suoi prelati.
Ricorda a tutti noi "Che non dobbiamo avere paura" e, a questo punto, si possono (momentaneamente) mettere da parte le vicissitudini scandalistiche far le mura  vaticane, e cercare capire il significato più profondo del "primo gesto" del Giubileo.
In tal senso il commento su Repubblica di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, è esplicativo: "In un’epoca in cui si sono ricostruiti muri e si sono di nuovo innalzate barriere di filo spinato, in cui molti vorrebbero chiudere le frontiere, e alcuni le chiudono, infondendo nella gente ansia e paura, papa Francesco fa il gesto così semplice, quotidiano, umano di aprire una porta chiusa. Purtroppo temo che molti di quelli che passeranno per le porte sante aperte nelle chiese non arriveranno neppure a pensare che potrebbero aprire o tenere aperta la porta della propria casa: aperta per chi giunge inaspettato, straniero o povero, conosciuto o sconosciuto, aperta per un atto di fede-fiducia fatto nei confronti degli altri umani, tutti legati dalla fraternità, valore per il quale pochi oggi combattono, ma senza il quale anche la libertà e l’uguaglianza diventano fragili e non sono concretamente instaurabili". (...) Aprire e tenere aperta una porta è invece una decisione umanizzante, un’azione antropologica che non dovrebbe essere così estranea a cristiani e a non cristiani. Ma per giungere a tale comportamento occorre con urgenza che la convinzione e la prassi di misericordia, di compassione e di perdono siano inoculate come diastasi nelle nostre società e culture, dando vita a un’ospitalità culturale reciproca che ci permetta di far cadere pregiudizi e di conoscerci meglio".

Canzone del giorno:  The Door Is Still Open To My Heart (2011) - Mario Biondi ft. Walter Ricci
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martedì 8 dicembre 2015

Immacolata



Certo che parlare di Francesca immacolata Chaouqui nel giorno dedicato al dogma dell'Immacolata Concezione, può sembrare un po' fuori luogo. Ma di questi tempi in Vaticano fra ricatti, divulgazione di documenti riservati e trame varie, le alte gerarchie ecclesiastiche, più che concentrarsi sul "peccato originale", sono orientate a smascherare altre tipologie di peccati.
D'altronde per il mondo dell'informazione Vatileaks 2 è una fonte inesauribile di segreti, scandali, curiosità e notizie.
I settimanali politici mettono in copertina la signora Chaouqui, il cui ruolo è decisivo nell’intrigo che coinvolge il Vaticano.
E' l’Italia della papessa, come sintetizza in prima pagina L’Espresso. Una donna i cui segreti mettono in imbarazzo il Papa, scrive Panorama, aggiungendo che se si vuol comprendere il terremoto in Vaticano bisogna puntare la massima attenzione su una donna che è in possesso “delle chiavi per decifrare l’intrigo nei sacri palazzi”.
Le inchieste di entrambi i giornali cercano di mettere in luce la rete di potere di una donna che, fra amicizie discutibili, millanterie e ricatti, è accusata di essere il “corvo” nella nuova VatiLeaks.
Scrive Marco Damilano, su L’Espresso: Con la sua feroce determinazione a emergere, Francesca è soprattutto un personaggio che racconta l’Italia di oggi. Le relazioni come unica via per il successo. L’ossessione della comunicazione. Un andreottismo 2.0, in cui allusioni, messaggi cifrati, minacce escono dagli archivi e si muovono sui social network. E svela la vulnerabilità, la fragilità del sistema. La sua scalabilità da parte dei ragazzi venuti dal nulla. Com’è Francesca, arrivata a Roma da San Sosti, in provincia di Cosenza, nata da mamma insegnante e papà emigrato dal Marocco. Una stella che brilla nella irripetibile congiunzione astrale del 2013, il doppio terremoto in Vaticano e in Italia. Nella Chiesa c’è il trauma epocale delle dimissioni tra i veleni di papa Ratzinger che anticipano l’elezione di Bergoglio, arrivato «quasi dalla fine del mondo». Nel Palazzo italiano la crisi istituzionale spalanca la strada all’ascesa dell’homo novus Matteo Renzi. Un doppio cambio. Nuove classi dirigenti. Nuove cerchie (e cerchi magici). Per carrieristi e arrampicatori è la grande occasione per inserirsi. Per i potenti di ieri c’è l’esigenza di non affondare con la rivoluzione bergogliana e la rottamazione renziana. L’urgenza di trovare volti non macchiati dalle stagioni passate, almeno in apparenza. Maschere”.

Canzone del giorno:  Secrets (1982) - Van Halen
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domenica 6 dicembre 2015

Persi

Silvia Ziche, da google.it


















Canzone del giorno:  Mi persi (2007) - Daniele Silvestri
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venerdì 4 dicembre 2015

Decalogo

Nei giorni scorsi l'Unicef l’Agenzia dell’Onu per l’infanzia ha reso noto che il numero degli adolescenti che muoiono di AIDS è triplicato negli ultimi 15 anni. Nella maggior parte dei casi hanno acquisito la malattia sin da quando erano bambini.
L'inconsapevolezza, la sostanziale assenza, in molti paesi, di una corretta informazione, determina una forte accentuazione dei contagi.
L'Unicef  ha stilato da anni un decalogo che evidenzia cosa bisogna sapere sul virus.


Dieci cose da sapere sull'HIV/AIDS
La forza dell'HIV/AIDS risiede nell'ignoranza delle sue vittime. Conoscere la malattia e i modi in cui si trasmette è l'unica, vera protezione contro di essa. Paradossalmente, l'HIV/AIDS è una malattia da cui non si guarisce, ma chepuò essere prevenuta al cento per cento.
Purtroppo, troppe persone si sentono protette dal rischio del contagio mentre in realtà non conoscono, o
 credono erroneamente di conoscere, cosa è l'HIV/AIDS. 
Ecco
 dieci fatti che chiunque, dovunque si trovi a vivere, non dovrebbe mai mancare di sapere.

1. L'AIDS è causato dall'HIV
L'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia provocata dall'HIV, un virus che aggredisce il sistema immunitario umano. Nelle persone affette da AIDS il sistema immunitario non è più in grado di difendere l'organismo dalle malattie, e il processo degenerativo prosegue fino alla morte del paziente a causa delle infezioni cosiddette "opportunistiche". Non esiste una cura o un vaccino per eliminare definitivamente l'HIV dal corpo.
2. HIV e AIDS non sono la stessa cosa
Le persone che contraggono il virus HIV (sieropositive) non sono malate di AIDS, anche se sono destinate a diventarlo, in assenza di cure adeguate. Se non riceve farmaci antiretrovirali (ARV) un bambino nato HIV-positivo ha mediamente un terzo delle probabilità di morire prima di compiere un anno, e il 50% di probabilità di morire entro i 2 anni, 
Se però la diagnosi è tempestiva e la terapia ARV è seguita con scrupolosità, un soggetto sieropositivo può avere una speranza di vita indefinita, pur rimanendo sempre portatore del virus. Soltanto quando il livello dell'infezione (viremia) supera una determinata soglia, il soggetto è considerato malato di AIDS.
3. Come si trasmette il virus
L'HIV si trasmette attraverso lo scambio di fluidi corporei infetti, in qualsiasi stadio della malattia. Sangue, liquido seminale, secrezioni vaginali e latte materno sono fluidi che possono veicolare efficacemente il virus. La saliva non è fra questi, dunque è una falsa credenza che l'infezione da HIV possa contagiarsi tramite il bacio.
4. Il contagio sessuale
 La modalità più frequente di trasmissione dell'HIV è per via sessuale, perché durante un rapporto sessuale non protetto vi è il massimo scambio possibile di fluidi corporei, soprattutto quando si verificano circostanze aggravanti (ferite dell'apparato genitale, malattie veneree, sesso anale o forme violente di penetrazione). Le ragazze più giovani sono particolarmente esposte al contagio perché un apparato genitale immaturo è fisiologicamente più soggetto a ferite e infezioni.
5. HIV/AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale
Le malattie a trasmissione sessuale (MTS) sono un fattore di rischio particolarmente elevato (da 5 a 10 volte superiore alla media) di contrarre o trasmettere l'HIV. I soggetti consapevoli di avere queste infezioni dovrebbero avere esclusivamente rapporti sessuali protetti (con preservativo o senza penetrazione), informare il partner e provvedere a curarsi.
6. Come si evita il contagio per via sessuale
Il rischio di trasmissione dell'HIV/AIDS per via sessuale può essere ridotto se il soggetto si astiene dal sesso, se ha rapporti non protetti esclusivamente con un partner non infetto, se pratica soltanto sesso sicuro (con preservativo o senza penetrazione). Fra queste tre modalità di prevenzione, l'unica assolutamente certa è, per ovvie ragioni, l'astinenza.
7. HIV/AIDS e droga
I soggetti che assumono droghe per iniezione corrono un rischio molto alto di contrarre l'HIV/AIDS tramite lo scambio di siringhe e aghi infetti, pratica tuttora molto diffusa in alcuni ambienti e che provoca innumerevoli contagi ogni anno. Il fattore di rischio è così alto da indurre a consigliare di avere sempre sesso protetto con un partner che usa droghe iniettabili. 
Per le medesime ragioni aghi, rasoi, strumenti chirurgici o apparecchiature per effettuare piercing o tatuaggi che sono entrati in contatto con sangue infetto e non sono stati sterilizzati possono veicolare il virus dell'HIV.
8. A chi rivolgersi
Se una persona sospetta di avere contratto il virus, l'unico modo per accertarlo è effettuare l'apposito test per l'HIVpresso una struttura sanitaria attrezzata. Nel caso il soggetto sia un minore, deve sapere che consultare un operatore sanitario ed effettuare il test nel pieno rispetto della privacy è un diritto riconosciuto dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia. 
Inoltre, accertarsi di essere o non essere sieropositivo è un
 dovere etico nei confronti delle persone che potrebbero essere inconsapevolmente contagiate.
9. L'HIV e i contatti umani quotidiani
L'HIV non si contagia con comportamenti sociali quotidiani. È del tutto privo di rischi stringere la mano a una persona sieropositiva, abbracciarla, condividere con essa cibo, abiti o altri utensili (tranne quelli che possono avere avuto contatto occasionale con il sangue, come rasoi e spazzolini da denti). Una persona sieropositiva non trasmette il virus con la tosse, starnutendo, o nuotando nella stessa piscina. È infondata anche la credenza che le zanzare possano veicolare l'HIV pungendo in successione persone malate e persone sane.
10. Solidarietà e umanitàL'ultima, e non meno importante fra le cose da ricordare, è che ogni persona merita accoglienza e solidarietà. Discriminare un essere umano perché ha contratto l'HIV/AIDS, è membro di una famiglia in cui vi sono persone infette, o appartiene a una categoria a rischio, costituisce la violazione di un diritto umano individuale ed è segno di profonda immaturità. Il silenzio e la paura che circondano l'HIV/AIDS possono uccidere quanto la malattia stessa.


Canzone del giorno:  Turn The Page (1973) - Bob Seger
Clicca e ascoltaTurn....

mercoledì 2 dicembre 2015

Libri

“Cosa farei senza libri? Ne ho la casa piena, eppure non mi bastano mai.
Vorrei avere una giornata di trentasei ore per poter leggere a mio piacere. Tengo libri di tutte le dimensioni: da tasca, da borsa, da valigia, da taschino, da scaffale, da tavolo. E ne porto sempre uno con me. Non si sa mai: se trovo un momento di tempo, se mi fanno aspettare in un ufficio, che sia alla posta o dal medico, tiro fuori il mio libro e leggo. Quando ho il naso su una pagina non sento la fatica dell'attesa. E, come dice Ortega y Gasset, in un libro mi "impaeso", a tal punto che mi è difficile spaesarmi. Esco dai libri con le pupille dilatate. Lo considero il piacere più grande, più sicuro, più profondo della mia vita.”


Dacia Maraini,  Chiara di Assisi - Elogio della disobbedienza


Canzone del giorno: The Book of Love (1999) - The Magnetic Fields
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martedì 1 dicembre 2015

Playlist Novembre 2015

1.      Leonard Cohen, The Traitor – (Recent Songs – 1979) – Traditori
2.      Edoardo Bennato, Io vorrei che per te – (Pronti a salpare – 2015) – Isola
3.      Eric Burdon, Water – (‘Til Your River Runs Dry – 2013) – H2O
4.      Anderson East, Satisfy Me – (Delilah – 2015) – Delilah
5.      Damien Rice, Dogs – (9 – 2006) – Abbaiare
6.      Caro Emerald, Liquid Lunch – (The Shocking Miss Emerald – 2013) – Tavola
7.      Bruce Springsteen, You’re Missing – (The Rising – 2002) – Je suis Paris
8.      Nek, Credere amare resistere – (Prima di parlare – 2015) – Reagire
9.      Scott Matthew, White Horse – (There Is An Ocean… – 2009) – Non avrete mai il mio odio
10.  Mike Zito & The Wheel, Keep Coming Back  – (1971025) – Stereotipo
11.  Paola Turci, Gli ultimi – (2015) – Gli ultimo saranno gli ultimi
12.  Eric Carmen, All by Myself – (1975) – Gambero
13.  Reba McEntire, She Thinks His Name Was John – (Read My Mind  – 1994) – Prevenzione