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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 15 novembre 2014

Cometa

La superficie della cometa fotografata da una
delle microcamere
"Quell’affarino metallico si è posato sulla cometa dopo un viaggio di dieci anni. Sono tanti dieci anni, quante vite sono passate, è morta tanta gente e quell’affarino ha viaggiato per un pezzo di vita. E per cinque milioni di chilometri.
Dieci anni, cinque milioni di chilometri: cifre che mi spaventano, che ci sorprendono, eppure non sono un bel niente, sì, sono una nullità in quello spazio infinito. Dal lato emotivo questa roba mi fa vibrare il cuore.
Vorrei vedere com’è fatta la cometa, che dev’essere come quella che mettiamo ogni anno in punta all’albero di Natale. Dal lato fisico, carnale, mi viene da domandare, ma ne vale la pena? Quanti soldi questo viaggio e tutto quanto. La ricerca è nobile, è un dovere, ma dobbiamo fare i conti con noi stessi. Quanti sono i problemi che dobbiamo affrontare quaggiù, sulla nostra Terra. Il dovere della ricerca per sconfiggere le malattie, vedercela con gli interessi dei grandi colossi farmaceutici: medicine, ricerca.
Retorica? Ma sì, però è anche la realtà. Parliamo di fame del mondo, di quanti
bambini muoiono per fame e sete, malattie. Sempre realtà, poi chiamiamola pure retorica. Eccoli i conti da fare insieme.
Avventuroso e fantastico quel viaggio mi esalta, m’intenerisce anche. Ma in quei dieci anni di volo nel silenzio dello spazio qua c’erano le esplosioni della guerra, le urla dei morti, la gente che soffriva e i bambini che svanivano. Sono spaccato, lacerato in queste due visioni. Quaggiù c’è da fare così tanto, migliorarci noi uomini e migliorare la Terra. Già, proprio qui. O forse sarebbe meglio, opportuno ecco, che ci lanciassero anche noi sulla cometa, uno alla volta. Sparati lassù.

Mi affascina davvero. Se mi dicessero che sono alla fine, un malato terminale, monterei su uno di quegli aggeggi lì e andrei a vedere lassù, che cosa c’è al di là. Mi farei cinque milioni di chilometri, che non sono neanche una capocchia di spillo rispetto agli spazi dell’universo. Sarei testimone di quello che so, che non siamo niente".

                     Mauro Corona, Come vorrei essere anch'io sulla cometa (La Stampa 14/11/2014)


Canzone del giorno:  I'm On Fire (1985) - Bruce Springsteen
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