nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 29 luglio 2014

Piombo e arsenico


Piatti ricchi sulle nostre tavole. 
Ricchi di piombo e di arsenico. 
L'organismo delle Nazioni Unite che stabilisce gli standard alimentari ha definito, di recente, i nuovi livelli massimi accettabili di alcune sostanze che, per vari motivi, si ritrovano nei cibi che acquistiamo e portiamo sulle nostre tavole.
La commissione ha il compito di tutelare la salute dei consumatori e sottolinea che, seppur presenti nell'ambiente, il piombo e l'arsenico possono facilmente contaminare, senza i necessari controlli, alcuni alimenti.
Il piombo, ad esempio, può facilmente finire negli ingredienti utilizzati nella produzione di latte artificiale e, quindi, causare danni al sistema nervoso di tanti neonati e bambini. Proprio per questo si rende necessaria una sua riduzione negli alimenti per i lattanti e controllare gli approvvigionamenti delle materie prime.
I medesimi rischi, se non addirittura superiori, possono essere determinati dalla presenza dell'arsenico soprattutto nel riso, tenuto conto dei livelli elevati della sostanza presente nelle acque sotterranee e nel suolo di molti paesi asiatici. 
Se si tiene conto di come l'arsenico sia la causa di molti tumori, di malattie cardiache o di danni al cervello, appare ancora più urgente un intervento internazionale per imporre migliori sistemi d'irrigazione e pratiche agricole più efficienti per ridurre la contaminazione.

Canzone del giorno:  God Forbid  (2003) - Gilbert O'Sullivan
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lunedì 28 luglio 2014

Una porta


La letteratura lo costringeva a origliare se stesso, come se dentro di lui ci fosse una porta dietro la quale qualcuno bisbigliava segreti che lo riguardavano. E questa stessa porta voleva farla scoprire ai suoi alunni. Strapparli dal vagare dei pensieri superficiali, dai pensieri dettati, da effimere reazioni emotive, per costruire un luogo, una stanza, dove il sussurro di se stessi diventa percepibile, come il mare nelle conchiglie. Ma solo la bellezza sa trovare la strada per condurti per mano in quel luogo dove parli con te stesso. La letteratura ti costringe a dare del tu ai tuoi pensieri e a scoprire se sono veramente tuoi.


Alessandro D'Avenia, Cose che nessuno sa (2011) - Mondadori



Canzone del giorno:  Open The Door (1968) - Otis Redding
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sabato 26 luglio 2014

Meteoropatie


 Non si pensava certo che, oltre alle magagne dell'instabilità economica, ci si dovesse frullare il cervello per la continua instabilità meteorologica di un'estate alquanto anomala.
Saremo pure un popolo di schizzati meteoropatici ma ritrovarsi nel mese di luglio fra venti di ogni genere e acquazzoni invadenti, non è certo il massimo per chi vorrebbe rilassarsi quantomeno durante un week end.
Quest’anno i giorni di pioggia a luglio sono stati in tutta Italia 18, contro una media stagionale di 6. È questa l'attuale statistica e non si capisce quali altre nefaste sorprese climatiche potrebbe riservarci il mese di Agosto.
Scirocco e pioggia farebbero di tutto per non abbandonarci.
Perturbazioni continue di un'estate capricciosa.

Canzone del giorno:  Scirocco (1987) - Francesco Guccini
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giovedì 24 luglio 2014

Non è mai troppo tardi


Per quello che vale non è mai troppo tardi... 
Per essere quello che vuoi essere
Non c’è limite di tempo, comincia quando vuoi.
Puoi cambiare o rimanere come sei,
non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio.
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove
Spero che tu possa incontrare gente
con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita.
E se ti accorgi di non esserlo,
spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.


Dal Film ”Il curioso caso di Benjamin Button“ (2008) - Regia di David Fincher

Canzone del giorno:  Never Too Late   (1981) - Status Quo
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martedì 22 luglio 2014

Scacchi


La vita è come la tua prima partita di scacchi.
Quando inizi a capire come funziona hai già perso.

Carlos Ruiz Zafón, Il Palazzo della Mezzanotte (Mondadori) - 1994



Canzone del giorno:  Chess (2007) - Rivers Cuomo
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sabato 19 luglio 2014

Buio

Tempi bui in medio oriente e situazione altrettanto tenebrosa nei territori ex sovietici.
Nei cieli dell'Ucraina un missile abbatte il Boeing 777 della compagnia di linea malese. Tanti morti (compresi molti bambini), tanto orrore e solito balletto di reciproche accuse tra Kiev e Mosca.
Scrive Cesare Martinetti su La Stampa: "Le 298 povere vittime originarie di ogni angolo del pianeta trasformano il conflitto che da mesi sobbolle in quella periferia di confine tra Ucraina e Russia in un conflitto dal valore globale. Non è più una nuova, vecchia, sporca storia tra ex sovietici. Quella guerra, ora più che mai, ci riguarda tutti".
Una sciagura mondiale di un conflitto tutto europeo che, ormai, rischia di andare fuori controllo.
Si tratta, come spiega su La Repubblica Paolo Garimberti, di "un conflitto che si stava nascondendo dietro una routine quasi burocratica: nei notiziari giornalistici, nell’opinione pubblica e nei corridoi della diplomazia internazionale. Oscurato dall’acutizzarsi della crisi di Gaza nell’eterno scontro israelo-palestinese. Oscurato dai litigi sulle nomine del nuovo vertice dell’Unione europea, dal declino domestico di Obama e perfino dalla vittoria della Germania nei mondiali di calcio. Eppure i morti continuavano a essere a centinaia nelle file dell’esercito regolare ucraino e di quello irregolare filorusso, specie nella regione Shiaktiorsk".
L'abbattimento di un aereo civile crea maggiore frastuono e la morte di tanti innocenti rendono ancora più colpevole un Europa che ha sottovalutato, e in alcuni momenti ignorato, una vera e propria guerra che diviene oggi ancora più insidiosa e rischiosa.


Canzone del giorno: Darkness Darkness (1980) - Eric Burdon 
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giovedì 17 luglio 2014

Bambini


Sulla spiaggia di Gaza i missili israeliani colpiscono a morte 4 bambini palestinesi.
Due settimane fa sono stati trovati morti i tre ragazzi israeliani rapiti il 12 giugno scorso in Cisgiordania.
In Europa (e nel nostro paese in particolare) spesso ci si divide schierandosi o con una o con l'altra popolazione, quasi si trattasse di un gioco e gli eserciti in campo fossero delle pedine da Risiko.
È una nefasta guerra tra popoli che, a periodi alterni, stermina militari, uomini, donne e, sempre più spesso, anche ragazzi e bambini.
Ha tutto ciò un senso? È un orrore senza fine, come titola il Corriere della Sera un intervento in prima pagina dello scrittore Claudio Magris. Poche righe di grande impatto: "La morte orribile e straziante dei quattro bambini palestinesi intenti a giocare o ad aiutare i padri pescatori a gettare le reti - morte che si aggiunge a quella di tante altre vittime egualmente innocenti di una parte e dell’altra e alla quale seguiranno verosimilmente altre morti altrettanto strazianti ed orribili - non tollera alcuna effusione sentimentale, che dinanzi alla terribile realtà suonerebbe retorica anche se sentita profondamente.
È ovvio, e un dovere, dinanzi a questa realtà, gridare che la guerra deve finire. Ma la morte cesserà di essere la regina in quelle terre non certo soltanto se esprimiamo il nostro sdegno per un crimine o un altro, il nostro lutto per vite come queste e tante altre stroncate in una assoluta assurdità.
La morte di qualsiasi bambino - e certo non solo di un bambino ma di chiunque, a cominciare dai tre israeliani rapiti - sotto qualsiasi bomba è un momento in cui la vita, la Storia, il potere politico mostrano il loro volto più imbecille e sanguinoso. Ma tutto ciò potrà cessare, in quei Paesi, soltanto se i contendenti saranno capaci di risolvere realmente il loro conflitto, di rimuovere ed eliminare le cause oggettive che portano inevitabilmente all’orrore, oppure se, nel gioco della politica mondiale, si riuscirà ad imporre loro la pace, una pace reale.
Entrambe le ipotesi - le uniche suscettibili di porre fine alla barbarie - appaiono altamente improbabili ed è invece tragicamente probabile che ci attendano altre catastrofi umane".

Canzone del giorno:  Isn't  It a Pity (1970) - George Harrison
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lunedì 14 luglio 2014

Ciao


Questione di punti di vista. Come direbbe Lucia Giovannini, autrice di numerosi libri ed esperta psicologa, noi spesso confondiamo le nostre interpretazioni della realtà con la realtà stessa. Nella nostra testa frullano idee, emozioni e sovrastrutture che ci fanno percepire un evento in maniera completamente diversa a seconda del nostro approccio o, per meglio dire, secondo le lenti che, in quel preciso momento, indossiamo.
Nel suo libro Mi merito il meglio, l'autrice suggerisce un esempio che esplica in maniera netta il nostro modo di affrontare gli eventi: "Una quarantenne entra in un negozio. Il commerciante la apostrofa così: «Ciao, posso aiutarti?» Qual è la sua reazione? Dipende dalle lenti che indossa. Se il suo film interiore è «Sto invecchiando, chissà se si vede tanto?», l'interpretazione delle parole del negoziante sarà: «Che bello, evidentemente sembro più giovane. Simpatico questo tipo». Se il film contiene storie del tipo: «Dare del lei è un segno di rispetto», l'interpretazione della donna probabilmente sarà: : «Non mi ha mostrato rispetto. Non mi tiene in alcuna considerazione. É un maleducato»".
Tutto dipende dal film che proiettiamo nella nostra mente dinanzi a determinate situazioni. Di fronte al medesimo evento la stessa persona può reagire in maniera diversa e tutto dipende dalle lenti che, in quel determinato momento, s'indossano. Per questo un semplice "Ciao" può far scattare nella nostra mente reazioni completamente diverse. 

Canzone del giorno:  Depend On Me (1991) - Bryan Adams
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sabato 12 luglio 2014

Insostenibile


"Per quanto mi faccia male dirlo, potremo anche sopravvivere distruggendo solo la classe media composta da musicista, giornalisti e fotografi. Ciò che non è sostenibile è la distruzione di quella che lavora nei trasporti, nella manifattura, nel settore energetico, nell'educazione e nella sanità, oltre che nel terziario. E una tale distruzione accadrà, a meno che le idee dominanti sull'economia dell'informazione non facciano dei passi avanti. (...) 
Ci piace la musica gratis, ma poi gridiamo allo scandalo per l'orchestrale nostro amico che non ha più fondi. Ci eccitiamo per i prezzi online stracciati, e poi piangiamo per l'ennesima serranda abbassata. Ci piacciono anche le notizie a costo zero, e poi rimpiangiamo i bei tempi in cui i giornali erano in salute. Siamo felici dei nostri  (apparenti) buoni affari, ma alla fine ci renderemo conto che stiamo dilapidando il nostro valore".

Jaron Lanier, guru informatico

Canzone del giorno:  Questa insostenibile leggerezza dell'essere (1986) - Antonello Venditti
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mercoledì 9 luglio 2014

Fuga

A ciascuno le sue ferite. Il Brasile si ritrova frastornato (a dir poco!) dalle sette polpette avvelenate offerte dalla Germania nella semifinale di ieri. Per noi italiani non è altrettanto facile riuscire a dimenticare quelle uniche tre partite che ci è stato permesso di giocare, prima dell'eliminazione. Dalla Turchia, Cesare Prandelli dice la sua sulla disfatta della Nazionale ai Mondiali e sulla sua decisione di rimettersi subito in sella come allenatore del Galatasaray.
"Che dovevo fare? Restare sul divano? Mi sono dimesso perché non sono il tipo che va a chiedere la buonuscita come si fa in Italia".
Per un uomo che per quattro anni ha allenato la squadra azzurra, si tratta di una nuova sfida.
La semplice nozione di libertà individuale non permette di discutere più di tanto sulla sua scelta, anche se nella decisione del Cesare nazionale (ex) un'immediato retrogusto amarognolo sembra pervadere gli animi di tanti.
C'è addirittura chi legge la scelta turca come una vera e propria forma di abbandono, quasi una fuga. Al riguardo diviene spietata l'analisi di Aldo Grasso sul Corriere della Sera che lo paragona al famigerato comandante Schettino che lascia la nave prima ancora che affondi: "Nemmeno il tempo di «elaborare il lutto», nemmeno la cortesia di spiegare perché le cose sono andate storte (la preparazione? la scelta degli azzurri? la formazione? la tattica?) che già Prandelli è in Turchia. Prenderà il posto di Roberto Mancini, casa a Istanbul con veduta sul Bosforo, tanti soldi, poche tasse. E chi s’è visto s’è visto. A noi le rogne, le presunte colpe di Mario Balotelli, la figuraccia indegna, le liti nello spogliatoio, l’inutile convocazione di Antonio Cassano, i clan, le divisioni e tutto il resto".
Intervento a gamba tesa senza tanti sotterfugi: "Da allenatore, Prandelli non ha vinto nulla, il suo palmares è vuoto, come quello di tanti altri allenatori. Eppure sui media si strillava al «santo subito». Così, per non farsi sotterrare da una montagna di critiche (l’apologeta tradito non perdona), si è inventato la fuga alla turca, forse preparata in anticipo.  Prandelli d’Italia, l’Italia s’è desta?".

Canzone del giorno: You Run Away (1987) - Victory
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domenica 6 luglio 2014

Emozioni

Con molta probabilità la scienza, fra alcuni anni, sarà in grado di stabilire l'entità del ruolo che le emozioni hanno sull'insorgere di molte malattie.
Nel caso della depressione, ad esempio, é certa la correlazione fra situazione mentale e la manifestazione di alcune malattie. Alcuni studiosi, addirittura, ritengono che personalità, emozioni e certe forme di stress, possono avere un ruolo determinante nella comparsa dei tumori, anche se non si può stabilire un diretto nesso di casualità.
É una tesi che, per certi versi, è stata già portata avanti dall'oncologo canadese Christian Boukaram attraverso la pubblicazione, nel 2012, del libro "Il potere anticancro delle emozioni" (Feltrinelli), seppur il medico già nella prefazione tiene a precisare (a scanso di equivoci!) come il cancro sia una malattia complessa e multifattoriale, non una malattia psicologica ("lo stress non é una causa di cancro").
Ciò nonostante l'autore tende a non sottovalutare come "le nuove scoperte scientifiche ci costringono a integrare tutte le teorie sul cancro e a ridefinirlo come una malattia dell'ambiente, inteso non solo come ciò che ci circonda, ma anche come l'ambiente di ognuna delle nostre cellule. Esso comprende  non solo i costituenti fisici dell'ambiente, ma anche quelli psicologici e immateriali. Il cancro è un'equazione che contiene tutti questi elementi".
Sicuramente la predisposizione genetica e dei comportamenti non idonei rappresentano i fattori scatenanti del cancro, ma il vissuto psicologico ed emotivo dell'individuo puó incidere notevolmente sullo sviluppo e sul decorso della malattia.

Canzone del giorno:  Mixed Emotions (1989) - Rolling Stones
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sabato 5 luglio 2014

Soluzioni


Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. 
A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.

Giorgio Faletti, Io uccido (2002)


Canzone del giorno:  Solutions (2001) - Bush
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mercoledì 2 luglio 2014

Necessità





"Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità".

 Sant'Agostino  d'Ippona (354 - 430)



 


Canzone del giorno:  Abitudine (2005) - Subsonica
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martedì 1 luglio 2014

Playlist Giugno 2014


1.      Bob Dylan, Hard Rain's Gonna Fall – (The Freewheelin’ Bob Dylan  – 1963) – Canzoni
2.      Pino Daniele, O’ ssaje comme fa ‘o core – (Sotto ‘o sole – 1991) – Massimo Trosi
3.      Aretha Franklin, Impossible – (Yeah!: Aretha Franklin in Person – 1965) – Crederci
4.      Radiohead2 + 2 = 5 (The Lukewarm) – (Hail to the Thief – 2003) – Mazzette
5.      30 Seconds to MarsEnd Of All Days – (Love, Lust, Faith and Dreams – 2013) – Oblio
6.      Gianna Nannini, Profumo – (Profumo – 1986) – Profumo
7.      KasabianGlass – (48:13 – 2014) – 48 : 13
8.      Greg SageYour Empathy – (Straight Ahead – 1985) – Empatia
9.      AC/DC, Evil Walks – (For Those About to Rock – 1981) – Scomiunicati
10.  Billy Vera, At This Moments – (Billy and the Beaters – 1981) – Al peggio…
11.  Molly JohnsonAnother Day – (Another Day – 2002) – Un altro giorno
12.  Chris Rea, The Blue Cafe – (The Blue Cafe – 1998) – Il caffè
13.  ColdplayEvery Teardrop Is a Waterfall – (Mylo Xyloto  – 2011) – Virgola