E
con la fantasia come la mettiamo?
Se
da un lato per sbrogliare la matassa si è reso necessario l’intervento degli
esperti (tecnici?), non si può negare che senza un po’ di poderosa creatività,
di “rivoluzionaria” innovazione, è difficile (se non impossibile!) trovare
l’idea originale per rendere meno doloroso l’attuale (complesso,
complessissimo!) periodo storico.
La
pigrizia del nostro cervello, sostenuta da un immancabile conservatorismo, rende
arduo svincolarsi da una stretta che ci paralizza.
Soltanto
uno sforzo di creatività potrebbe consentire un’inversione di tendenza.
Gli
studiosi ci ricordano che la capacità critica dell’uomo è in continuo
peggioramento e si trova ridotta ai minimi termini. La creatività è a rischio
estinzione e un recente libro di Alf Rehn, docente finlandese, ci spiega perché è importante salvaguardarla.
In
Dangerous Ideas, Idee pericolose – Come trasformare il pensiero provocatorio nella
risorsa più preziosa (Franco Angeli Ed.), l’autore afferma che il pensiero
libero è provocatorio e pericoloso. Secondo le neuroscienze, infatti, essere
innovativi non è piacevole ma sgradevole: « il cervello è pigro e può diventare il peggior censore delle idee
creative. È un organo che ama gli schemi e le ripetizioni, e odia e scoraggia
la novità. Fintanto che lo nutriamo di idee che può facilmente incasellare nei
suoi schemi, ci gratifica con dosi di dopamina che ci fanno stare bene. Quando
invece pensiamo a cose provocatorie e innovative, il rubinetto della dopamina
si chiude e aumenta la produzione di ormoni dello stress: il cervello vuole
farci capire che, quando siamo creativi, non è contento di noi. E ci fa
soffrire».
È necessario imparare a “spegnere il cervello”: «Il
modo migliore per diventare più creativi è riflettere soprattutto sulle cose
che tendiamo a disapprovare. La prossima volta che bolli un'idea come
sgradevole, fermati e domandati: cosa stai cercando di proteggere? Cosa vuoi
evitare di imparare? Avvertire disgusto per un'idea è il primo segnale che
abbiamo raggiunto i limiti imposti dal nostro cervello. Oltre quella palizzata
c'è la creatività».
Canzone del giorno: Fantasia (1998) - Edoardo Bennato
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