La XXX
edizione si è aperta e le telecamere di tutto il mondo puntano su Londra, la
città che ospita i Giochi.
Bandiere
issate, atleti concentrati, capi di Stato in bella mostra e fiaccola olimpica
che arde.
E poi c’è
chi, sarcasticamente, si schiera dalla parte del partito anti-olimpiadi.
Marcello
Veneziani sul Giornale di ieri si chiede: « A che titolo, soprattutto noi europei, usiamo un marchio greco, anzi
un brand, come le Olimpiadi mentre lasciamo che la Grecia crepi di debiti? Con
che faccia mettiamo in gara le nazioni, i loro inni, i loro medaglieri e le
loro bandiere dopo che le abbiamo rubato ogni briciolo di sovranità e dignità?
E con che stomaco traffichiamo in oro per premiare i campioni, se la riserva
aurea non conta più nulla e gli olimpionici dovrebbero essere premiati con
titoli di borsa? A che pro gli arbitri di gara se ci sono le agenzie di rating
a giudicare il mondo? E Monti che va a fare se era contro le Olimpiadi in
Italia ed è un antisportivo acclarato? È come mandare a rappresentarci uno
esonerato dalla ginnastica».
Per poi concludere ironicamente il suo scritto attestando
come: « In compenso la Grecia ha
già vinto in partenza la gara di salto triplo nel vuoto. Argento per la Spagna
e bronzo per l’Italia».
Buone Olimpiadi a tutti.
Canzone del giorno: Olympic (2010) - Paul Gilbert