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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 10 luglio 2012

Mi dispiace


Un mondo pieno di arrabbiati, d’individui irritati che non conoscono più le “vecchie” buone maniere.
E se si provasse a pronunciare un “mi dispiace” anche quando si subisce un torto?
La nostra giornata potrebbe apparire un po’ diversa se adottassimo lo stratagemma delle “scuse inverse” suggerito da Henry Alfred, opinionista del New York Times che ha pubblicato un umoristico libro, non ancora tradotto nella nostra lingua, dal titolo “Would it Kill You to Stop Doing That?” (in italiano si potrebbe tradurre in “Ti potrebbe uccidere smettere di farlo?”).
L’autore racconta che un giorno il suo fruttivendolo, mentre metteva nel sacchetto delle mele, ne fece cadere una per terra e dopo averla raccolta, senza pensarci più di tanto, decise di rimetterla dentro senza scusarsi. Il giornalista decise, allora, di scusarsi lui al suo posto: “Mi spiace, non volevo che lei facesse cadere per terra la mia mela”. Il fruttivendolo, a quel punto, arrossì e Alfred iniziò a sperimentare l’effetto di questa nuova forma di galateo moderno.
Quando qualcuno incurante butta per strada la classica pallottola di carta, verrebbe voglia di dirgliene quattro. Ma la nostra ira nei riguardi del maleducato avrebbe l’effetto sperato di non indurlo più a compiere l’incivile gesto? O sarebbe meglio raccogliere la carta da terra, rivolgersi al maleducato e dirgli (magari con un sorriso di circostanza): “Ti chiedo scusa se raccolgo la tua carta per metterla nel cestino”.
In una società nella quale non si chiede più scusa neanche dinanzi a visibili errori e scorrettezze, provare ad applicare il teorema delle “scuse inverse” è pur sempre un tentativo per non sottrarsi alle proprie e alle altrui responsabilità.
Per non dimenticare, fra l’altro, che non sempre i cosiddetti “maleducati” sono gli altri!

Canzone del giorno: Sorry or Please (2004) - Kings of Convenience
Clicca e ascolta: Sorry....