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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 6 novembre 2025

Rinunce sanitarie

“Nel 2024 il 9,9% delle persone ha dichiarato di aver rinunciato a curarsi per problemi legati alle liste di attesa, alle difficoltà economiche o alla scomodità delle strutture sanitarie: si tratta di 5,8 milioni di individui, a fronte di 4,5 milioni nell’anno precedente (7,6%)”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, in audizione sulla manovra. “La rinuncia a causa delle lunghe liste di attesa costituisce la motivazione principale, indicata dal 6,8% della popolazione, e risulta anche la componente che ha fatto registrare l’aumento maggiore negli ultimi anni: era il 4,5% nel 2023 e il 2,8% nel 2019”, e “la rinuncia in conseguenza delle lunghe liste di attesa è più elevata per le persone adulte di 45-64 anni (8,3%) e tra gli anziani di 65 anni e più (9,1%). Il fenomeno è più diffuso tra le donne (7,7%), sia nelle età centrali (9,4% a 45-64 anni) sia in quelle avanzate (9,2% a 65 anni e più)”, ha spiegato il presidente. Snocciolando alcuni dati il presidente Istat ha illustrato che nel 2024 la spesa sanitaria totale è pari a 185,1 miliardi di euro; la componente finanziata dal settore pubblico si attesta a 137,5 miliardi (74,3% del totale) e la spesa sostenuta dalle famiglie a 41,3 (22,3% del totale), mentre quella sostenuta dai regimi di finanziamento volontari ammonta a 6,4 miliardi; per quanto riguarda quest’ultima, la parte intermediata dalle assicurazioni private è pari a 4,7 miliardi, la spesa sostenuta dalle imprese a 929 milioni, mentre i restanti 698 milioni provengono dalle Istituzioni senza scopo di lucro.  Tra il 2023 e il 2024, l’incremento della spesa sanitaria (in termini nominali) è stato del 3,3%, grazie all’aumento della componente pubblica; la spesa privata ha fatto invece registrare una diminuzione del 2,5%. Nel complesso del periodo 2019-2024, la dinamica è stata caratterizzata da una crescita media annua del 3,8% per la spesa.

Redazione Ansa (6/11/2023)

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