nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 15 aprile 2022

La schiavitù e la prostituzione

Notizie dell’ultimo momento. A Bari la polizia di Stato ha emesso 20 ordinanze di custodia cautelare su persone indagate «per reato di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e allo sfruttamento della prostituzione e altri delitti contro la persona a danno di giovani donne provenienti dalla Romania». Ci sono sia rumeni che italiani. Le ragazzine venivano avvicinate da una organizzazione, «Lover boy», che le convinceva a partire con la promessa di lavori dignitosi e ben retribuiti. Poi, una volta in Italia, le costringevano a vendersi. Ora naturalmente si scriveranno fiumi di inchiostro sui criminali sfruttatori e le povere ragazze ridotte in schiavitù. Ma non si affronterà, come si dovrebbe, il grande problema del mercato del sesso. Se ci sono migliaia di donne che vengono vendute, vuol dire che ci sono migliaia di uomini che comprano il corpo femminile a ore. Ma lo sanno questi bravi padri di famiglia in cerca di emozioni di cosa si fanno complici? Lo sanno che non si tratta più di una prostituzione, lecita e fatta da maggiorenni consenzienti ma di una tratta vergognosa di carne umana, tenuta in piedi da predatori violenti e senza scrupoli? Sanno che si tratta di vera e propria schiavitù? Io spero che non lo sappiano, perché se lo sapessero e continuassero a comprare corpi femminili , diventerebbero complici del crimine. Non si riflette mai sulle ragioni che spingono un uomo a fare sesso contro una donna anziché con una donna. Cosa attira tanto nel pagare un accoppiamento privo di ogni piacere da una parte? Un momento di potere su una donna sconosciuta alla propria mercé? L’ebbrezza di non essere giudicato? La soddisfazione di un piccolo stupro a pagamento? La vanità di sentirsi superiore in quanto compratore? È una analisi che andrebbe fatta per capire fino a che punto una antica società dei Padri ha concesso alla volontà di potenza maschile e alla cultura del mercato che trasforma l’essere umano in merce. Dobbiamo ringraziare le organizzazioni di volontariato, come quella di Casa Ruth gestita da suore coraggiose che aiutano le ragazze a uscire dalla tratta, a partorire i figli che gli sfruttatori costringono loro ad abortire. Ma vorremmo una maggiore partecipazione dei media nel fare capire in cosa consiste oggi la prostituzione e indurre gli italiani a una maggiore responsabilità.

Dacia Maraini, Corriere della Sera (12/4/2022)

Canzone del giorno: I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free (1967) - Nina Simone
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