Il muro di Berlino fu costruito nel 1961 per fermare l’esodo della popolazione dalla Repubblica Democratica Tedesca (Ddr, o Germania Est), comunista, verso la Repubblica Federale di Germania (Germania Ovest), più ricca. Tra il 1949 e il 1961 erano fuggiti dall’est più di 2,6 milioni di tedeschi, su una popolazione totale di 17 milioni. Molti erano professionisti qualificati, la cui assenza si faceva sempre più sentire nella Ddr.
Con il paese sull’orlo del collasso economico e sociale, il governo della Germania Est prese quindi la decisione di chiudere tutto il confine, costruendo il muro in una notte, il 13 agosto 1961. Il nome ufficiale era “barriera di protezione antifascista”, che doveva difendere i tedeschi orientali dall’occidente. (...) Nel 1989 un autunno di manifestazioni politiche aveva creato una forte pressione sul governo della Germania Est affinché concedesse maggiore libertà di spostamento. Nella prima serata del 9 novembre un portavoce del governo dichiarò, nel corso di una conferenza stampa, che i tedeschi dell’est sarebbero stati liberi di recarsi in Germania Ovest. Alla domanda su quando tutto questo sarebbe accaduto, esitò e, provocando lo shock e lo stupore dei tedeschi presenti, aggiunse: “Subito”.
Appena i mezzi d’informazione occidentali riferirono che il confine era stato aperto, le persone cominciarono a radunarsi a frotte ai posti di blocco di entrambe le parti. Sopraffatte dal numero di persone accorse, le guardie smisero di controllare i passaporti intorno alle 23.30. A quel punto le persone passavano ormai liberamente da un paese all’altro.
da internazionale.it
Con il paese sull’orlo del collasso economico e sociale, il governo della Germania Est prese quindi la decisione di chiudere tutto il confine, costruendo il muro in una notte, il 13 agosto 1961. Il nome ufficiale era “barriera di protezione antifascista”, che doveva difendere i tedeschi orientali dall’occidente. (...) Nel 1989 un autunno di manifestazioni politiche aveva creato una forte pressione sul governo della Germania Est affinché concedesse maggiore libertà di spostamento. Nella prima serata del 9 novembre un portavoce del governo dichiarò, nel corso di una conferenza stampa, che i tedeschi dell’est sarebbero stati liberi di recarsi in Germania Ovest. Alla domanda su quando tutto questo sarebbe accaduto, esitò e, provocando lo shock e lo stupore dei tedeschi presenti, aggiunse: “Subito”.
Appena i mezzi d’informazione occidentali riferirono che il confine era stato aperto, le persone cominciarono a radunarsi a frotte ai posti di blocco di entrambe le parti. Sopraffatte dal numero di persone accorse, le guardie smisero di controllare i passaporti intorno alle 23.30. A quel punto le persone passavano ormai liberamente da un paese all’altro.
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