nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 29 settembre 2019

Istruzione


L'istruzione non è il riempimento di un secchio, ma l'accensione di un fuoco.

William Butler Yeats (1865 - 1939)




Canzone del giorno: Start a Fire (2014) - Unspoken
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venerdì 27 settembre 2019

Clima

È scontro generazionale, ma chi oggi scende in piazza per il clima lo fa in modo pacifico, chi scende in piazza non è nemmeno maggiorenne e sta chiedendo al mondo adulto di fare attenzione ai suoi stili di vita perché, evidentemente, non sono più sostenibili. Cosa c’entrano le vite salvate dal progresso? Non si può trovare una mediazione tra progresso e rispetto dell’ambiente? Non dovremmo nemmeno provarci? Nemmeno ragionare su questo? Cosa c’entra il sottolineare l’ingenuità del grido d’allarme? Certo che è ingenuo… sono ragazzi che si preoccupano del loro futuro: perché mai non dovrebbero farlo?
Perché Greta Thunberg e il movimento Fridays for future vengono accolti con sufficienza e sorrisini e non si riconosce l’importanza dell’aver letteralmente sfondato il muro di inconsapevolezza? Non parlo di indifferenza, ma proprio di inconsapevolezza.
Nelle scuole italiane (e non solo italiane) maestre e maestri, professoresse e professori parlano di ambiente raccontando ai bambini chi sia Greta: trovate che sia inopportuno? Trovate che sia dannoso dare a bambini e adolescenti simboli positivi in cui riconoscersi? Loro hanno ancora tempo davanti a sé, prima di annegare nel cinismo che rende infelici le vite di un Occidente sempre più vecchio.


Roberto Saviano (27/9/2019), da google.it

Canzone del giorno: I Will Survive (1978) - Gloria Gaynor
Clicca e ascoltaI Will Survive....

martedì 24 settembre 2019

Contribuenti

Lo Stato sa tutto di noi?

Se Google sa tutto di noi, perché lo Stato non dovrebbe? E infatti così è: l’amministrazione fiscale, l’Inps, l’Inail e le altre branche già usano tecnologie avanzate strumenti di business intelligence basati sull’interazione delle banche dati per scoprire gli operatori a rischio evasione. Ora siamo arrivati alla fase più cruciale.

Ovvero?

L’intervento a livello di filiera. Un’attività industriale o commerciale si basa su una serie di passaggi, di materie prime, di prodotti semilavorati, di prodotti finiti. Se in uno solo di questi passaggi si annida un’evasione, mettiamo di Iva, grazie all’uso delle banche dati sarà acceso un faro sull’intera sequenza di passaggi. Per questo sarà più conveniente instaurare un rapporto sano e corretto con lo Stato.

Anche lo Stato alle sue colpe nei confronti dei contribuenti onesti.

E infatti dovrebbe dare il buon esempio interrompendo questa spirale perversa di condoni variamente denominati che sono quanto di più diseducativo e deleterio esista per la società. (...)

Il governo vuole affrontare il problema del troppo contante in circolazione. Va tassato?

No, anche se è stato un errore alzare la soglia di contanti prelevabili da 1000 a 3000 euro quando tutte le esperienze indicavano la direzione opposta. Non resta che intervenire sul denaro digitale, tracciabile, incoraggiandone la circolazione e convincendo le banche ad abbassare le commissioni sulle carta di credito. Ma va tenuto presente che le banche stesse non potendo valorizzare la leva dei prestiti perché i tassi sono a zero, sui servizi come le carte hanno la loro fonte di profitto.

da un’intervista di Eugenio Occorsio all’ex Presidente dell’Istat Enrico Giovannini (la Repubblica - 23/9/2019)

Canzone del giorno: Eye of the Tiger (1982) - Survivor
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domenica 22 settembre 2019

Sbagliare


Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di ammettere che ha sbagliato, che non è altro che dire … che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri.


Alexander Pope (1688 - 1744)



Canzone del giorno: Greatest Mistake (2019) - Jack Savoretti
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venerdì 20 settembre 2019

Sarà che...

Sarà un segno dei tempi. Un altro. Sarà che l’epoca richiede più volti che idee, più leader da osannare e dimenticare che progetti su cui riflettere. Sarà che i «mezzi» diventano la sostanza stessa e non sono mai specchi neutri: si era capito negli anni Cinquanta con la televisione e figuriamoci adesso con il web, forse la più grande rivoluzione della storia. La velocità come valore assoluto, una sorta di sogno (o incubo) futurista. Sarà per questi e cento altri motivi, ma gli ultimi giorni hanno riaperto la stagione dei partiti personali. I tre poli di un periodo che sembra lontano (l’anno scorso) stanno svanendo. One man show, con il contorno dei fedelissimi. Calenda ha lasciato il Pd e prepara il suo movimento perché il Pd si è alleato con i Cinque Stelle. Renzi lancia Italia viva, anche se lo stesso Pd ha abbracciato gli stessi Cinque Stelle, come più o meno aveva chiesto lui. Toti ha mollato Forza Italia per avvicinarsi a Salvini e andare subito alle urne: solo che non si vota. Troppo rapido. Un gruppo di berlusconiani guarda già a Renzi, per adesso a cena, forse domani a colazione. La senatrice Donatella Conzatti, ieri, è stata la prima a fare il grande passo «per arginare i sovranisti», che passeranno la notte svegli. Giuseppe Conte, benedetto dagli indici di gradimento, ha una compagnia dove gli attori aumentano e il copione diventa più complicato: bisogna aggiungere un po’ di parti in commedia. Con la cassa quasi vuota e il pubblico che rumoreggia.

Venanzio Postiglione, Corriere della Sera (19/9/2019)

Canzone del giorno: O che será? (À flor da terra) (1976) - Chico Buarque
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martedì 17 settembre 2019

Un giudice

Giudice Selah Lively

Immaginate di essere alto cinque piedi e due pollici
e di aver cominciato come garzone droghiere
finché studiando legge di notte,
siete riuscito a diventare procuratore.
E immaginate che, a forza di zelo
e di frequenza in chiesa,
siete diventato l'uomo di Thomas Rhodes,
quello che raccoglieva obbligazioni e ipoteche
e rappresentava le vedove
davanti alla Corte. E che nessuno smettesse
di burlarsi della vostra statura, e deridervi per gli abiti,
e gli stivali lucidi. Infine
voi diventate il Giudice.
Ora Jefferson Howard e Kinsey Keene
 e Harmon Whitney e tutti i pezzi grossi
che vi avevano schernito, sono costretti a stare in piedi
davanti alla sbarra e pronunciare "Vostro Onore" —
Be' non vi par naturale
che gliel'abbia fatta pagare?

 Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River (1948)

Canzone del giorno: Un giudice (1971) - Fabrizio De Andrè
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domenica 15 settembre 2019

Disaccordo

....c’è disaccordo e disaccordo: il disaccordo tra coloro che credono fermamente nelle loro
idee ma non rinunciano a metterle a confronto con quelle degli altri, e il disaccordo dei potenti che incombono su di noi, i quali credono solo nella loro potenza e vedono l’unica fine possibile del disaccordo nell’eliminazione dell’avversario. Non ho bisogno di precisare quale sia il disaccordo che noi amiamo. È il disaccordo da cui nasce non la contesa senza fine ma la possibilità di comprensione.

Norberto Bobbio (1909 - 2004) - da una lezione tenuta nel 1984 nell'ambito della XVIII assemblea generale ordinaria della Société Européenne de Culture

Canzone del giorno: I'll Stay With You (2003) - Beth Hart
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giovedì 12 settembre 2019

Arena

Tra i tanti (tantissimi!) piccoli regali che offre l’estate, una menzione particolare merita il cinema all’aperto. Fascino retrò delle arene? Probabilmente sì, quanto meno per tutte quelle persone che, per età anagrafica, hanno il ricordo dei giganteschi teloni che comparivano nelle piazze, nei parchi cittadini e, a volte, anche all’interno dei campi di calcio di provincia. La suggestione di un caldo tramonto estivo e subito dopo sull'enorme  “lenzuolo” apparivano i titoli di testa del film in programmazione.
Oggi le arene estive sono distribuite in pochissime zone del nostro territorio nazionale ma la loro carica di fascino resta immutata. Un affascinante luogo sotto le stelle che permette alla settima arte di non andare mai in vacanza e garantire a tanti appassionati di godersi un bel film all’aperto. Roba per cinefili e non. D’altronde l’estate non è fatta per rinchiudersi fra le mura domestiche e le arene riescono a soddisfare i gusti più svariati pur proponendo, come accade spesso, film usciti nelle sale qualche mese prima.
E magari si ha la possibilità d’imbattersi in proiezioni che valeva veramente la pena di vedere e che, sotto il cielo stellato, risultano anche più ammalianti.
Ci si può imbattere nella gradevolezza romantica di Cyrano mon amour di Alexis Michalik, lasciarsi andare a una frivola storia (anche un po' surreale) ambientata fra i trulli come accade in I Tulipani di Mike Van Diem oppure emozionarsi fra le note di Rocketman, biopic di Dexter Fletcher che esalta il genio e le fragilità di Elton John.
Ebbene sì, le sedie di plastica (a volte senza cuscino che ammorbidirebbe la seduta) di un arena estiva risultano sicuramente meno comode delle poltrone di pelle o di velluto di una grande sala, ma lasciarsi sedurre dalle immagini di un bel film facendosi accarezzare da una piacevole brezza serale, non ha prezzo.

Canzone del giorno: L'estate di John Wayne (2016) - Raphael Guelazzi
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martedì 10 settembre 2019

Silenzioso

È un piacere ascoltare il silenzio di quell'uomo.

                                         Thomas Hardy (1840 - 1928), Sotto il verde bosco

Canzone del giorno: Silent Talking (1991) - Yes
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sabato 7 settembre 2019

L'armata

Dal film: L'armata Brancaleone di Mario Monicelli (1966)

Brancaleone (Vittorio Gassman) si rivolge all'armata:

Brancaleone: L'homo allo mio servizio non teme né piova né sole né foco né vento!
Mangold: Lo qvale servizio? Semo tutti allo pari!
Brancaleone: Silenzio! Io vi sono duce! E però [perciò] mi dovete obbedienza e dedizione. Lo nostro cammino sarà cosparso di sudore, lacrime et sanguine. Siete voi pronti a tanto? Respondete a una voce. [Brusio] Siete voi pronti a morire pugnando? Noi marceremo per giorni, settimane et mesi, ma infine averemo castella, ricchezze et bianche femmine dalle grandi puppe. Taccone: 'nnalza le insegne!
Taccone: No le tengo!
Brancaleone: Bene! E tu levale in alto! E voi, bifolchi, ponetevi all'ombra di esse, escite dalla fanga, che io farò di voi cinque un'armata...
Abacuc: Duce, semo quattro.
Brancaleone: Be' io farò di voi quattro!, un'armata veloce et ardita che sia veltro e lione al tempo istesso! 

Canzone del giorno: Nella battaglia (2018) - Ministri
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giovedì 5 settembre 2019

Giuramenti

Non c’è quell’atmosfera di curiosità e baldanzosa euforia di un anno fa. Quando Matteo Salvini e Luigi Di Maio sorridevano di gomito, ammiccanti verso un futuro di populismo radioso. Ora il capo politico del M5S sembra quasi impacciato nell’orgoglio di vestire la grisaglia da ministro degli Esteri in un governo che si annuncia ultra-europeista.  Sul suo volto si legge tutto lo spaesamento di questo pazzo mese di crisi di governo. È come se un senso di pudore attraversasse elettrico la nuova squadra giallorossa. Più tra i grillini che tra i nuovi ministri Pd, in realtà.
Prima della marcia d’entrata nel Salone delle Feste del Quirinale, Dario Franceschini - eternificato al ministero dei Beni culturali e demiurgo di questa alleanza - scatta un selfie sbilenco dei ministri dem, affogati tra le smorfie in una cornice troppo stretta per contenerli. Un altro indizio di contaminazione reciproca. Di Maio, che un anno fa annunciò con un autoscatto l’arrivo al Colle in massa dei 5 Stelle, oggi sceglie una più ministeriale foto di gruppo istituzionale. 
Per il resto le schegge di cronaca raccontano questo: Il ministro riconfermato all’Ambiente Sergio Costa fa il baciamano alle poche ministre. Il fratello di Di Maio siede accanto alla fidanzata del leader. La madre di Paola De Micheli che piange. Tutti che parlano dell’abito a balze azzuro fluo di Teresa Bellanova, fatto apposta per non passare inosservato. Giuseppe Conte che saluta con un occhiolino Di Maio e via fotografando.  La disinvoltura dei giorni di gloria ritrovati fa scherzare molto i ministri Pd all’uscita, ma al centro dell’attenzione finiscono le ciabattine con le piume viola della figlia del ministro Francesco Boccia, con la manina stretta alla madre Nunzia Di Girolamo, ex ministro oggi star di Ballando con le Stelle. “Mi piace molto questa mia settima vita. Quanto al governo la penso diversamente da Boccia. Meno male che la bimba ha preso tutta da me”.

Ilario Lombardo, ilsecoloxix.it (5/9/2019)

Canzone del giorno: Don't Forget me (1974) -  Harry Nilsson
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martedì 3 settembre 2019

Rousseau

Gli iscritti del Movimento 5 Stelle aderenti alla Piattaforma Rousseau hanno approvato l'accordo che dà il via libera a un nuovo governo con il Partito Democratico. Lo vogliono il 79,3% dei votanti grillini e, quindi, l'avvocato Conte per la seconda volta vestirà i panni di "Presidente del Consiglio".
Ogni partito e/o movimento (?) ha il diritto di scegliere come meglio crede il metodo con cui decidere la propria linea politica e come coinvolgere i propri iscritti nella valutazione di importanti decisioni. A ciascuno il suo metodo organizzativo e, sicuramente, il resto della comitiva politica non è indenne da critiche sul come stabilisce decisioni e accordi. Ma la "democrazia diretta" a cui si ispira la piattaforma del M5S ha qualcosa (Dio ci aiuti a non inciampare in falsi moralismi) di adolescenziale, furbetto e utopistico.
Ciononostante non si può negare che Rousseau ha detto "Sì", Voltaire non si è ancora espresso e che Montesquieu ha preferito astenersi. Ma non dimentichiamoci, richiamando la famosa battuta di Woody Alleen, che "Dio è  morto, Karl Marx è morto e anch'io oggi non mi sento molto bene".

Canzone del giorno: Everybody Come Together  (2019) - Natasha Bedingfield ft. Angel Haze
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lunedì 2 settembre 2019

Istituzioni

Altan, da google.it

















Canzone del giorno: Something Ain't Right (2004) -David Gogo
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domenica 1 settembre 2019

Playlist Agosto 2019


1.      Frank Zappa, Tell Me You Love  (Chunga’s Revenge -  1970) – Mi vuoi bene?
2.      Oasis, Let There Be Love  (D0n’t Believe The Truth - 2005) –  Virtù
3.      Collective Soul, Changed  (Blood - 2019) –  Blood
4.      Billie Holiday, Solitude  (Solitude – 1956) –   Solitudini
5.      Rock Goddes, This Time  (This Time - 2019) –  Il potere senza controllo
6.      Marlene Kuntz, L’idiota  (Ricoveri virtuali e sexy solitudini – 2010) –   Sciocchi
7.       Snowy White (feat. The White Flames), The Situation  (The Situation – 2019) –  Crisi d’agosto
8.      Marianne Faithfull, What’s The Hurry  (Broken English - 1979) –  Pranzo di ferragosto
9.      Ron Sexsmith, All Our Tomorrows  (Carousel One - 2015) –  Particulare
10.  Bianca Atzei, La paura che ho di perderti  (Bianco e nero - 2015) –  Incertezza
11.  Alice Cooper, Poison  (A Fistful of Alice - 1997) –  Tisana
12.  Keyshia Cole, Incapable  (11:11 Reset – 2017) –   Incompetenza
13.  Litfiba, Spirito – (Spirito – 1994) –   Appoggiarsi