Più che una
Lanterna Azzurra, ora è una scatola nera. Piena di misteri, zone d'ombra,
gravissimi reati.
Intorno alla tragedia di
Corinaldo si apre uno scenario destinato a cambiare (per fortuna) le regole dei
concerti nei prossimi anni. Anzi degli eventi musicali, perché Sfera Ebbasta al
Lanterna Azzurra Clubbing di Corinaldo non avrebbe dovuto tenere un concerto ma
un dj set, che è spesso una formula vaga per garantire la presenza di un
artista di grido senza tutto il (costoso) contorno scenografico e di
attrezzature tecniche. All'1 di notte, Sfera Ebbasta, che proprio il 7 dicembre
ha compiuto 26 anni pubblicando una riedizione del suo disco Rockstar, non era
ancora arrivato in scena. Al di là delle violazioni di legge, ci sono ragioni
di opportunità: come dimostrano le vittime, il pubblico di Sfera è adolescente
o neppure quello, spesso si fa accompagnare dai genitori perché non è autonomo
negli spostamenti, l'evento sarebbe andato in scena molto dopo le annunciate 23
e una domanda a mamme e papà andrebbe fatta: sono eventi adeguati all'età dei
vostri figli? I vostri genitori vi ci avrebbero accompagnati?
E poi c'è la
mancanza di controllo non soltanto, come pare, nel locale, ma anche per quel
preciso tipo di concerti. Basta scorrere le cronache per accorgersi che anche
in altre occasioni ai concerti di Sfera Ebbasta è stato utilizzato
impropriamente lo spray al peperoncino… (…)
E poi c'è la
«valvola della capienza» che coinvolge non solo l'organizzatore locale ma anche
il promoter nazionale che stila il calendario dei concerti e delle apparizioni
dei propri artisti. Come si fa a «vendere» una data dell'eroe pop del momento a
un locale nel quale evidentemente le regole fondamentali non sono rispettate?
Fatte salve poche organizzazioni rigorose, la mappa degli appuntamenti musicali
è talvolta gestita da società inadeguate che non garantiscono i livelli minimi
di sicurezza.
E lo dimostra
anche il fatto che, a fronte di una vendita di biglietti superiore alle 1.400
unità, lo stesso ministro dell'Interno Matteo Salvini ha parlato di una
capienza regolamentare intorno alle 800 persone mentre il presidente del
Consiglio Giuseppe Conte ha fatto cenno solo a 469, i posti effettivi che
sarebbero stati autorizzati: segno che anche in questo c'è stata poca chiarezza
nella comunicazione delle cifre alle autorità competenti. Insomma, come
purtroppo sempre accade, c'è bisogno di una tragedia per illuminare un circuito
poco chiaro, nel quale non si lamenta tanto la mancanza di normativa e
regolamenti quanto quella di controlli adeguati che evitino di chiedersi com'è
possibile nel 2018 morire a 11 anni a un concerto irregolare.
Paolo
Giordano, Il Giornale (9/12/2018)
Canzone del giorno: The Sky Is Crying (2004) - Etta James
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