la bella Sicilia è al centro dell’attenzione di tutto il mondo. La nostra splendida terra ha superato la prova, ha ospitato i Sette Grandi. Dimostriamo anche dopo che i siciliani, se vogliono, sanno rimboccarsi le maniche e non si fermano solo a un’operazione di facciata, nascondendo sotto il tappeto i problemi che ci attanagliano. Sarebbe un errore gravissimo. E noi non vogliamo più essere presi in giro, siamo stanchi di parole vuote, corruzione, intrallazzi, sceneggiate.
Raffaele Pisani, Catania
Caro Raffaele,
Il successo organizzativo di Taormina e le immagini meravigliose trasmesse in tutto il mondo possono inorgoglirci, ma non ci devono trarre in inganno. La situazione in Sicilia è per certi versi drammatica. In questi giorni tutto ha funzionato bene. Ma ero sull’isola anche la scorsa settimana. Per andare da Palermo a Lercara Friddi, dove mi aspettavano i ragazzi del liceo scientifico, ho impiegato tre ore per fare 58 chilometri: molti dei quali a corsia unica, con semafori e code bibliche; e in nessuno dei tanti cantieri ho visto un operaio al lavoro. La strada migliora un po’ da Lercara ad Agrigento, ma resta scomoda. Certo la meraviglia della Valle dei Templi ristora l’anima. Il direttore non è straniero, è agrigentino, sta lavorando molto bene sia alla manutenzione dei templi e alle mostre sia alla tutela del territorio dall’abusivismo, financo alla cura degli ulivi che danno un ottimo olio. I visitatori sono in costante aumento. Ma per arrivare da Palermo — e pure da Catania — sono costretti a un’odissea per la quale, da italiano che ama la Sicilia, provo una vergogna non inferiore all’orgoglio.
Aldo Cazzullo, Lo dico al Corriere (Corriere della Sera - 28/5/2017)
Canzone del giorno: Road Block (1972) - Janis Joplin
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