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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 28 febbraio 2016

Post Scriptum Film

Joy
DURATA: 124'
USCITA:


David O.Russell,  nel suo ultimo film Joy, racconta la vita di Joy Mangano, la donna di origini italo-americane divenuta famosa negli anni Novanta grazie alla sua testardaggine nel credere nel mocio da lei inventato, pubblicizzandolo senza intermediari nel canale di televendite QVC. 
"Pulisce in fretta, non lascia tracce e non dovete usare le mani per strizzarlo, perché è auto-strizzante e si lava in lavatrice", declama nella sua prima apparizione televisiva.
La freschezza e caparbietà di Jennifer Lawrence, scelta per interpretare Joy (nomination all’Oscar come attrice protagonista), ritrae la speranza di chi vuole riuscire a farcela da sola attraverso l’urgenza di affermare i propri desideri.
Un particolare quadro del sogno americano in parte ben delineato dal regista che focalizza l’attenzione iniziale dello spettatore sul senso di dovere quasi fisiologico della protagonista, incapace di scrollarsi di dosso una quotidianità deprimente fra incombenze domestiche, scontri con la madre dipendente dalla televisione, angherie della sorellastra e incomprensioni con un padre latin lover nonostante la non più giovane età.
Nel seguito del film la sceneggiatura non sempre tiene il passo alle vicende di questa donna che fa di tutto per non arrendersi e mette in campo la sua tenacia. Cade per terra ma si risolleva. Prende pesci in faccia ma riprova a raggiungere un migliore tenore di vita.
Probabilmente la capacità degli ottimi attori del cast doveva essere sfruttata con maggiore determinazione da regista. Robet De Niro, Brandley Cooper e la stessa Isabella Rossellini potevano  essere impiegati con più appeal risolutivo.
Una rimarchevole intensità in alcune parti del film avrebbe dato più smalto alle scene più convincenti.
La tenacia e la salita verso il successo di Joy è, comunque, un messaggio forte che si può riassumere in una bellissima frase che la sceneggiatura affida alla protagonista:Quando ti nascondi sei al sicuro perché le persone non ti vedono, ma la cosa buffa del nascondersi è che sei nascosto anche a te stesso".


Canzone del giorno:  Joy (1982) - Marvin Gaye
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