Nel corso di un'udienza generale in Vaticano, Papà Bergoglio parla del comportamento delle famiglie quando si trovano a tavola. Dice che è meglio non tenere la tv accesa o imbambolarsi davanti allo smartphone quando, nel cosiddetto focolare domestico, ci si trova insieme per pranzare o cenare. Più precisamente il Papa sull'argomento si è espresso in questi termini: "Una famiglia che non mangia mai pasti insieme o a tavola non si parla o si guarda la televisione o lo smartphone è una famiglia poco famiglia. Quando i figli a tavola sono attaccati al computer, al telefonino e non si ascoltano tra loro... ecco questo non è famiglia è un pensionato". Valeria Braglieri su Il Giornale commenta commenta così le affermazioni papali: "Adesso ci sarà perfino chi proverà ad offendersi: ma perché non si occupa dei suoi palazzi, e della fine che fanno, o delle nefandezze che ci accadono dentro, o dei suoi cardinali (in qualche caso impresentabili), invece che dei nostri tinelli, delle nostre cene e nel nostro portarle faticosamente a termine a fine giornata, magari con l'ausilio della distrazione di un cellulare o di una televisore accesi? Come mai se ne occupa?! Se ne occupa perché è il Papa. Se ne occupa perché parla a chi ha deciso di ascoltarlo, se ne occupa perché i suoi palazzi, la fine che fanno e i suoi cardinali (in qualche caso improbabili), non interrompono la sua missione evangelizzatrice. Se ne occupa perché intanto si sta occupando (male, ma se ne sta occupando) anche degli immobili del clero e dei suoi imbarazzanti porporati. Perciò, se vogliono, si accomodino i fanatici del telecomando, i riottosi delle prediche papali. Se desiderano, hanno una cornucopia di reti televisive da cui attingere la qualunque, dottrine e parabole e approfondimenti di ogni genere: musulmani, atei, buddisti, nichilisti... (...) La testa nel piatto, o sul display o incollata a un video è per gente che non sa cosa dirsi. O come dirsi, che poi è lo stesso. Roba per anemici emotivi che hanno deciso di legare alla propria incurabile solitudine una manciata di innocenti. È roba per qualcosa che è il contrario di famiglia. Perciò sia benvenuto il Papa, nei nostri tinelli, o nelle nostre cucine a vista, o nelle nostre sale da pranzo. E ovunque sia in grado di interrompere un innaturale silenzio".