Nel 1971
esce l'album "Mina". Sulla copertina del 33 giri è ritratto un
cucciolo di
scimpanzé e non, come era accaduto sin allora, il volto della famosa
cantante.
La Tigre
di Cremona è all'apice della sua carriera e il successo del vinile é immediato.
Basti pensare che la prima canzone del disco è "E penso a te", per
poi proseguire con "Grande, Grande, Grande" e "Amor
mio".
Più di
quarant'anni dopo un macaco sovrasta la copertina di "Selfie",
l'ultimo lavoro discografico di Mina.
Questa
volta, però, il titolo e la foto dell'album hanno a che fare con le abitudini
(e le contraddizioni) del nostro tempo. Il "selfie", oltre che
rappresentare un autoscatto da caricare in un social network, mostra un
profondo cambiamento nell'attuale modo di comunicare: le immagini che mettono
da parte le parole e gli scritti.
Mina con
il suo album d’inediti sembra voler accompagnare l'ascoltatore verso
riflessioni che vanno oltre la mera apparenza. Possiamo scimmiottare quanto
vogliamo, fra un "selfie" e una risatina, ma è necessario non
dimenticare mai la forza delle parole e il privilegio di ascoltare della buona
musica.
I testi e
le note di una canzone possono aprire speciali orizzonti, a maggior ragione se
interpretate da una voce dall'impareggiabile stile come quella di Mina.
Canzoni
melodiche e sofisticate ("La sola ballerina che tu avrai", "Alla
fermata"), elegantemente jazz ("Questa donna insopportabile"), vibranti
nel ritmo ("Il giocattolo", "Il pelo nell'uovo") e incisive
nei testi come avviene in “Aspettando l’alba”:
“E mischio nel mio cuore il tuo cuore invadente
Che muore d'amore, ma poi se ne va
Lasciando dei vuoti struggenti,
Che sono i deserti di questa città”.
Le
canzoni di Mina catturano e rendono piacevolmente rarefatta l'atmosfera.
Si può
pescare a caso fra i brani del nuovo disco e anche quando appaiono meno audaci
(o magari fin troppo classici) restano pur sempre degli "autoscatti"
di gran qualità.
Canzone del giorno: Aspettando l'alba (2014) - Mina
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