Sulle pagine del Corriere della Sera, l’economista Lucrezia Reichlin ha immaginato le
considerazioni di un marziano che, durante un suo viaggio di perlustrazione
terrestre, cerca di capire cosa succede dalle nostre parti.
L’editoriale dal titolo “Con la testa sotto la sabbia”, parte da
alcuni specifici indicatori economici italiani che partono dal problematico (a
dir poco!) rapporto debito-Pil che supera il 130 per cento, da una non crescita
del reddito potenziale e da un’inflazione bassa con tassi d’interessi effettivi
in rialzo.
Dato poco entusiasmanti, per
non dire disastrosi: “Dai giorni della
crisi più profonda - precisano poi gli esperti - l'Italia non ha fatto niente
per rilanciare la competitività. Né quella intesa in senso stretto,
determinata, cioè, dal tasso di produttività e dal costo del lavoro; né quella
più ampiamente considerata, determinata dall'efficienza nelle dinamiche
amministrativo-burocratiche e del sistema giudiziario e dall'incidenza della
corruzione (…) Se questo è il quadro, si chiede il marziano con gli
occhi sbarrati dopo una notte a far di calcolo, perché le tante, eminenti
personalità incontrate sono ottimiste? Perché non avvertono un senso di
urgenza? Non temono di perdere il controllo delle finanze pubbliche, non li
inquieta la prospettiva di dover chiedere aiuto all'Europa?”.
Il marziano è disorientato
e non può far altro, per meglio capire la situazione italica, che chiedere
soccorso a un guru di Marte.
Dall’alto della sua
saggezza l’esperto extraterrestre così risponde: «L'italiano è una specie
particolare di essere umano. Ha età media elevata e, nella media, è ricco.
Forse per questo la sua propensione al rischio è scarsa, un ricordo la voglia
di emergere del dopoguerra. Si preoccupa soprattutto della tassa sulla casa,
ovvero la tassa che incombe sulla sua ricchezza». Poi il guru aggiunge: «Non
perdere troppo tempo a ragionare in Italia, ma goditela. È un Paese di grande
bellezza».Il nostro marziano è molto occupato e deve terminare il suo
viaggio tra gli umani: si ripropone di tornare e portarci suo marito in vacanza
(va da sé, si tratta di una marziana). Nel finale del suo rapporto sull'Italia
scrive: «Teniamo un occhio aperto. Quando tutte queste belle cose italiane
dovranno essere vendute per fare fronte ai debiti, le compreremo a prezzo di
saldo e ne faremo attrezzati luoghi di vacanza per i pensionati di Marte e del
mondo emergente. La prima idea potrebbe essere quella di mini appartamenti al
Colosseo. Bellissimo,
nonostante i buchi».
Canzone del giorno: Extraterrestre (1978) - Eugenio Finardi
Clicca e ascolta: Extraterrestre....
Con la testa sotto la sabbia
Lucrezia Reichlin
Corriere della Sera del 16 9 2013
Quasi sessant'anni fa Ennio Flaiano immaginò la storia, divertente e malinconica, di un marziano atterrato a Roma e poi ricevuto dalle maggiori autorità. Ma che cosa accadrebbe oggi, se un inviato proveniente da Marte, terminato un viaggio di ricognizione nel mondo, giungesse in Italia per incontrare ministri e banchieri, politici e industriali, deciso a farsi un'idea del nostro Paese? Proviamo a ipotizzarlo.
Dopo avere intercettato grande ottimismo per la ripresa incipiente, il nostro marziano torna in albergo e riguarda gli appunti preparati dai suoi esperti. L'Italia ha oltre il 130 per cento nel rapporto debito-Pil, in crescita: ben al di là delle previsioni di due anni fa quando i più sostenevano che fosse stato raggiunto il picco.
Le prospettive di rientro - sentenziano i tecnici di Marte - sono inesistenti. La crescita del reddito potenziale è infatti, nelle stime più ottimiste, appena sopra lo zero, l'inflazione presente e attesa è al di sotto dell'uno e mezzo (1,3 in agosto), ma i tassi d'interesse effettivi sono in rialzo. Dati poco incoraggianti per la sostenibilità del debito.
Dai giorni della crisi più profonda - precisano poi gli esperti - l'Italia non ha fatto niente per rilanciare la competitività. Né quella intesa in senso stretto, determinata, cioè, dal tasso di produttività e dal costo del lavoro; né quella più ampiamente considerata, determinata dall'efficienza nelle dinamiche amministrativo-burocratiche e del sistema giudiziario e dall'incidenza della corruzione. La conseguenza, nota il marziano spulciando numeri e percentuali, si fa sentire sugli investimenti e sulle esportazioni che, pur essendo cresciute più della domanda interna, non hanno avuto un andamento dinamico quanto quelle di Madrid, capitale che ha appena visitato. La disoccupazione è in crescita, l'occupazione in calo, mentre il settore bancario resta fra i più fragili d'Europa, con la necessità potenziale di capitali che sfiora i 30 miliardi, secondo le informazioni che gli esperti di Marte hanno raccolto a Francoforte e Bruxelles.
Se questo è il quadro, si chiede il marziano con gli occhi sbarrati dopo una notte a far di calcolo, perché le tante, eminenti personalità incontrate sono ottimiste? Perché non avvertono un senso di urgenza? Non temono di perdere il controllo delle finanze pubbliche, non li inquieta la prospettiva di dover chiedere aiuto all'Europa? Se, invece, gli italiani fossero forzati a comprare titoli di Stato per evitare questa prospettiva, non temono di scivolare lungo la via di un irreversibile declino economico? È davvero motivo di gioia una previsione di crescita del Pil che oscilla dal -1,3% al -1,7 nel 2013 e dal -0,5 al +0,7 nel 2014, visto che, secondo gli esperti, alle stime del governo con il suo +1,3% nel 2014 non crede nessuno?
Come mai, infine, tanti si compiacciono del surplus primario, ma non pensano che con questi dati macroeconomici, attuali e attesi (dal Pil all'inflazione ai tassi d'interesse), è difficile che l'Italia possa arrestare la dinamica perversa del debito?
Essendo la sua conoscenza degli esseri umani ancora molto superficiale, non fidandosi completamente dei suoi esperti, consapevole che gli economisti hanno spesso un approccio limitato ed eccessivamente tecnico, il nostro marziano decide di chiedere aiuto a un guru di Marte, amico suo. Il guru gli risponde così: «L'italiano è una specie particolare di essere umano. Ha età media elevata e, nella media, è ricco. Forse per questo la sua propensione al rischio è scarsa, un ricordo la voglia di emergere del dopoguerra. Si preoccupa soprattutto della tassa sulla casa, ovvero la tassa che incombe sulla sua ricchezza». Poi il guru aggiunge: «Non perdere troppo tempo a ragionare in Italia, ma goditela. È un Paese di grande bellezza».Il nostro marziano è molto occupato e deve terminare il suo viaggio tra gli umani: si ripropone di tornare e portarci suo marito in vacanza (va da sé, si tratta di una marziana). Nel finale del suo rapporto sull'Italia scrive: «Teniamo un occhio aperto. Quando tutte queste belle cose italiane dovranno essere vendute per fare fronte ai debiti, le compreremo a prezzo di saldo e ne faremo attrezzati luoghi di vacanza per i pensionati di Marte e del mondo emergente. La prima idea potrebbe essere quella di mini appartamenti al Colosseo. Bellissimo, nonostante i buchi».