Il sogno dell’artigliere
Fluttuano giù attraverso le nuvole
i ricordi che ora mi assalgono
ma nello spazio fra i cieli
e in un angolo di qualche campo straniero
ho fatto un sogno
ho fatto un sogno.
Addio Max
Addio mamma
dopo la funzione, mentre torni lentamente
all'auto
e l'argento dei suoi capelli
splende nell'aria fredda di novembre
senti la campana che suona a morto
e tocchi il risvolto della seta
e mentre le lacrime salgono
ad incontrare il conforto del suono della banda
le prendi la sua fragile mano
e ti aggrappi al sogno
Un posto per vivere
dove si possa mangiare
dove i vecchi eroi passeggiano tranquillamente
dove si può parlare ad alta voce
dei propri dubbi e delle proprie paure
e soprattutto nessuno scompare,
senza il solito conformismo che ti sfonda la porta
Dove puoi stare tranquillo
Sia nei quartieri alti che nei bassifondi
e i fanatici non fanno esplodere
i suonatori tramite un telecomando
e tutti sono uguali davanti alla legge
e nessuno uccide più i bambini
e nessuno uccide più i bambini
Notte dopo notte
mi gira e mi rigira nella mente
il suo sogno mi sta facendo impazzire
nell'angolo d’un qualche campo straniero
l'artigliere stanotte riposa
quel che è fatto è fatto
non possiamo cancellare la sua scena finale
prendetevi cura del suo sogno
prendetevene cura.
Pink Floyd, The Gunner’s Dream (testo di Roger Waters) - 1983