È in atto un "processo di atrofizzazione del sapere costante
e lievitante".
Il professore Tullio De Mauro non usa mezzi termini e continua a
segnalare, dall'alto dei sui ottaquattro anni, la mostruosa ignoranza che
contraddistingue la maggioranza degli italiani.
Le ricerche dell'Ocse, anno dopo anno, ribadiscono i preoccupanti
dati di analfabetismo che caratterizzano il nostro paese: "Abbiamo una
percentuale di analfabetismo strutturale intorno al 33% in misura proporzionale
per classi di età: dai 16 anni in avanti. Il 5% di essi non riesce a
distinguere il valore e il senso di una lettera dall’altra. Avrà difficoltà a
ca- pire ciò che divide la b con la t la f la g. Cecità assoluta. Il restante
28 ce la fa a leggere, ma con qualche difficoltà, parole semplici e a metterle
insieme: b a c o, baco. Singole parole".
Il famoso linguista, intervistato da Antonello Caporale su Il
Fatto Quotidiano di sabato scorso, ci ricorda che accanto al cosiddetto livello
di "analfabeti strutturali", totalmente incapaci di decifrare uno
scritto, c'è il livello degli "analfabeti funzionali", che
contraddistingue coloro che "Riescono a comprendere o a leggere e scrivere
periodi semplici. Si perdono appena nel periodo compare una subordinata o più
subordinate. E uguale difficoltà mostrano quando le operazioni aritmetiche si
fanno appena più complicate della semplice addizione e sottrazione. Con i
decimali sono guai". L'ignoranza incide anche nella qualità del lavoro
rappresenta un costo in termini civili, culturali e anche produttivi.
Alla fine dell'intervista Caporale chiede a De Mauro di cosa ci
sarebbe bisogno. Il linguista così risponde: "Di cicli di aggiornamento
culturale di massa. E nessun sussidio (penso alla cassa integrazione) dovrebbe
essere possibile senza un contestuale periodo di educazione alla lingua.
Prima si andava al
mercato e si sceglieva la lattuga. Adesso c'è il supermercato dove tutto è
imbustato. Per capirne provenienza e confezionamento è necessario saper
leggere. Posso anche leggere Cile, ma se non so dove si trova quel Paese che me
ne faccio di quella indicazione?".