A proposito
di giustizia (e d’ingiustizie)... Anzi, a proposito di "Grigia miopia
dell'ingiustizia", il Corriere della Sera, pochi giorni fa (10/11/2014),
ospitava un sintetico ma efficace intervento del famoso giurista Sabino
Cassese.
L'argomento trattato ha proprio a che fare sui ritardi della nostra
giustizia, che rappresenta un serio campanello d'allarme generando il
moltiplicarsi della sfiducia e un nefasto adattamento all'illegalità: "La
durata media dei processi è tra le più alte in Europa. In media, nelle corti
americane, è necessario non più di un anno per esaurire tutti e tre i gradi
di giudizio. In Italia ne servono otto. Per questo, l’Italia è continuamente
sanzionata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, la fiducia degli italiani
nell’affidabilità del ricorso alla giustizia è nettamente inferiore alla
media europea, la maggioranza degli italiani è convinta che i giudici non
siano imparziali, molte multinazionali americane sono restie a investire in
Italia.Questa situazione ha conseguenze sull’intero sistema istituzionale e sui rapporti tra Stato e cittadino. Infatti, le norme diventano realtà con l’intervento dei giudici, che sono l’anello che chiude la catena del sistema giuridico. Sono le corti che debbono assicurare, in ultima istanza, il rispetto del diritto. Ma giustizia ritardata è giustizia negata. Dal che conseguono l’impunità, la fuga dalla giustizia e l’adattamento all’illegalità (il condominio rinuncia a portare in giudizio il condomino moroso, se sa che occorreranno anni per ottenere giustizia). Insomma, l’insufficienza grave dell’intera macchina giudiziaria produce effetti che si ripercuotono sull’intero vivere civile, impediscono o rallentano gli investimenti, disabituano a quel severo minimo di governo che è necessario in ogni società, inducono a comportamenti illegali".
Canzone del giorno: In The Gray (2001) - Hot Water Music
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