Sui meriti e (soprattutto) sui demeriti della politica il dibattito è
aperto da tempo immemorabile e continuerà ad esserlo negli anni a
venire.
Sul significato della professione di politico (lo si può considerare veramente un mestiere?) le sfaccettature e gli impulsi demagogici sono così tanti che è sempre difficile parlarne a mente serena.
Nella sua rubrica quotidiana su La Repubblica, Michele Serra offre uno spunto di riflessione che cerca di andare al di là delle idee "molto di moda".
Scrive Serra: "Dicendo di Renzi che “non si è mai sudato un euro in vita sua”, il grillino Di Maio avvalora l’idea che la politica non sia un lavoro, ma un passatempo ingiustamente remunerato. È un’idea molto di moda, che però confligge con una formula anch’essa molto di moda, quella che attribuisce ogni colpa e ogni degenerazione della politica al suo essere diventata “una professione”. Mettetevi d’accordo, benedetti ragazzi: se la colpa suprema della politica è essere un mestiere, retribuito come tutti i mestieri, davvero non ha senso accusare chi lo pratica (Renzi dalla più tenera età) di “non essersi sudato un euro”. Comunque la si metta, che fare politica possa essere una faticaccia lo sa chiunque abbia cercato, a qualunque livello, di farla per davvero. Non c’è orario che tenga, non c’è requie alla trafila di riunioni spesso inutili, e il rendiconto tra le energie spese e i risultati ottenuti è quasi sempre frustrante. Chiedete a un sindaco di paese. Chiedete a un deputato che non diserti e non si imboschi. Se lo chieda lo stesso Di Maio, se basta definirsi “cittadino” piuttosto che “deputato” per non considerare “lavoro” un impegno così duro e coinvolgente; e se non sia sudato, da parte di chi fa politica sul serio, ogni singolo centesimo che ti arriva in tasca. Meritatamente".
Sul significato della professione di politico (lo si può considerare veramente un mestiere?) le sfaccettature e gli impulsi demagogici sono così tanti che è sempre difficile parlarne a mente serena.
Nella sua rubrica quotidiana su La Repubblica, Michele Serra offre uno spunto di riflessione che cerca di andare al di là delle idee "molto di moda".
Scrive Serra: "Dicendo di Renzi che “non si è mai sudato un euro in vita sua”, il grillino Di Maio avvalora l’idea che la politica non sia un lavoro, ma un passatempo ingiustamente remunerato. È un’idea molto di moda, che però confligge con una formula anch’essa molto di moda, quella che attribuisce ogni colpa e ogni degenerazione della politica al suo essere diventata “una professione”. Mettetevi d’accordo, benedetti ragazzi: se la colpa suprema della politica è essere un mestiere, retribuito come tutti i mestieri, davvero non ha senso accusare chi lo pratica (Renzi dalla più tenera età) di “non essersi sudato un euro”. Comunque la si metta, che fare politica possa essere una faticaccia lo sa chiunque abbia cercato, a qualunque livello, di farla per davvero. Non c’è orario che tenga, non c’è requie alla trafila di riunioni spesso inutili, e il rendiconto tra le energie spese e i risultati ottenuti è quasi sempre frustrante. Chiedete a un sindaco di paese. Chiedete a un deputato che non diserti e non si imboschi. Se lo chieda lo stesso Di Maio, se basta definirsi “cittadino” piuttosto che “deputato” per non considerare “lavoro” un impegno così duro e coinvolgente; e se non sia sudato, da parte di chi fa politica sul serio, ogni singolo centesimo che ti arriva in tasca. Meritatamente".
Canzone del giorno: More Than You Deserve (2004) - Anouk
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