"Il poeta odierno è scettico e
diffidente anche – e forse soprattutto – nei confronti di se stesso. Malvolentieri
dichiara in pubblico di essere poeta – quasi se ne vergognasse un po’. […] Fino
a non molto tempo fa, nei primi decenni del nostro secolo, ai poeti piaceva
stupire con un abbigliamento bizzarro e un comportamento eccentrico. Si
trattava però sempre di uno spettacolo destinato al pubblico. Arrivava il
momento in cui il poeta si chiudeva la porta alle spalle, si liberava di tutti
quei mantelli, orpelli e altri accessori poetici, e rimaneva in silenzio, in
attesa di se stesso, davanti a un foglio di carta ancora non scritto.
Perché, a dire il vero, solo questo conta. […]
Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d’una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografi a e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi – ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro".
Wislawa Szymborska (1923-2012) - discorso tenuto il 7 dicembre 1996, in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura.
Perché, a dire il vero, solo questo conta. […]
Non ci sono professori di poesia. Se così fosse, vorrebbe dire che si tratta d’una occupazione che richiede studi specialistici, esami sostenuti con regolarità, elaborati teorici arricchiti di bibliografi a e rimandi, e infine diplomi ricevuti con solennità. E questo a sua volta significherebbe che per diventare poeta non bastano fogli di carta, sia pure riempiti di versi più eccelsi – ma che è necessario, e in primo luogo, un qualche certificato con un timbro".
Wislawa Szymborska (1923-2012) - discorso tenuto il 7 dicembre 1996, in occasione del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura.