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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 12 dicembre 2011

Il Paracqua


La rubrica non poteva che chiamarsi “Posacenere”.
Il supplemento domenicale del Sole24Ore ospita una breve (e saggia) riflessione di Andrea Camilleri e il titolo della rubrica fa riferimento al suo rapporto con le sigarette (parodia portata al successo da Fiorello).
Il famoso scrittore siciliano dall’inizio di novembre ha iniziato questa sua collaborazione con il giornale, distribuendo settimanalmente delle piccole pillole di buonsenso e avvedutezza.
Un tratto di scrittura peculiare e umoristico che accompagna la lettura del quotidiano da alcune settimane.
La riflessione sul “paracqua”, pubblicata il 4 dicembre scorso, ci è sembrata quella più simpatica e profonda.

 “Ai tempi che la nostra tv consisteva in un solo canale, tutta l’Italia seguiva le previsioni del tempo del colonnello Bernacca e di esse ciecamente si fidava. Un mio amico invece, se il colonnello prediceva per l’indomani gran sole per tutta la giornata, mormorava: «io, però, mi porto il paracqua». Ecco, ho sempre trovato ammirevole il suo atteggiamento, in aperto contrasto con la stragrande maggioranza per la quale ogni cosa detta dalla tv diventava ipso facto verità assoluta. 
Bisogna guardare la tv portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate”.