Editoriale
domenicale di Eugenio Scalfari su Repubblica che a chiare lettere sostiene come
l’unico soggetto in grado di evitare la catastrofe europea sia la Banca
Centrale Europea.
Le banche inglesi ed americane sono
convinte che a breve l’euro sia destinato a scomparire dal sistema monetario
internazionale.
Alla Bce e, quindi, a Mario Draghi, “spetta
salvare l’Europa”, a prescindere da come la pensi la Germania.
Secondo Scalfari: “nessuno può
impedirglielo perché la Bce è indipendente dai governi purché resti nei limiti
previsti dal suo statuto il quale gli pone il divieto di finanziare i governi
ma non di finanziare il sistema bancario europeo a rischio di insolvibilità. Draghi
conosce perfettamente questo suo diritto-dovere d'intervenire per evitare il
cosiddetto "credit-crunch", cioè il passaggio dall'illiquidità
all'insolvibilità”.
Salvataggio dell’euro (e dell’Europa)
attraverso creazione immediata di liquidità: “la Bce dovrà stampare moneta e
iniettarla nel sistema bancario perché è questa la preziosa acqua necessaria
per estinguere l'incendio. Non la darà ai governi ma alle banche e non già per
una settimana ma per due o tre anni, con un duplice obiettivo: assicurarne la
solvibilità e rendere possibile il finanziamento delle imprese affinché
contrastino la recessione incombente. E qui entrano in scena i pompieri
nazionali, cioè i governi, ciascuno responsabile del proprio debito sovrano e
della crescita del proprio prodotto interno”.