nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 27 novembre 2011

Salvataggio

         Editoriale domenicale di Eugenio Scalfari su Repubblica che a chiare lettere sostiene come l’unico soggetto in grado di evitare la catastrofe europea sia la Banca Centrale Europea.
         Le banche inglesi ed americane sono convinte che a breve l’euro sia destinato a scomparire dal sistema monetario internazionale.
         Alla Bce e, quindi, a Mario Draghi, “spetta salvare l’Europa”, a prescindere da come la pensi la Germania.
         Secondo Scalfari: “nessuno può impedirglielo perché la Bce è indipendente dai governi purché resti nei limiti previsti dal suo statuto il quale gli pone il divieto di finanziare i governi ma non di finanziare il sistema bancario europeo a rischio di insolvibilità. Draghi conosce perfettamente questo suo diritto-dovere d'intervenire per evitare il cosiddetto "credit-crunch", cioè il passaggio dall'illiquidità all'insolvibilità”.
         Salvataggio dell’euro (e dell’Europa) attraverso creazione immediata di liquidità: “la Bce dovrà stampare moneta e iniettarla nel sistema bancario perché è questa la preziosa acqua necessaria per estinguere l'incendio. Non la darà ai governi ma alle banche e non già per una settimana ma per due o tre anni, con un duplice obiettivo: assicurarne la solvibilità e rendere possibile il finanziamento delle imprese affinché contrastino la recessione incombente. E qui entrano in scena i pompieri nazionali, cioè i governi, ciascuno responsabile del proprio debito sovrano e della crescita del proprio prodotto interno”.