La musica dal vivo le manca?
Molto, è un anno che non canto in giro e ho paura a ricominciare: ho sempre avuto paura di andare sul palco, non mi sono mai veramente abituato. Al festival di Sanremo del ‘64 ero con Modugno, bevevamo alcolici. Io lo guardo e gli dico: “Ma tu ti caghi ancora addosso? Sono anni che canti“. E lui: “Guarda, o ti caghi addosso tutta la vita oppure non ti caghi addosso mai“. In quel momento passava la Cinquetti, tutta carina, tranquilla. “Vedi lei? Non ha paura“. E infatti quando siamo usciti sul palco abbiamo fatto un casino. Prima è toccato a lui, e mi fa: “Hai della segatura? Perché mi sono cagato addosso“. Si era dimenticato le parole della canzone, aveva inventato lì per lì le prime due strofe. Quando ho cominciato a cantare io la gente pensava che il microfono non funzionasse, invece non mi usciva la voce. Figura di merda niente male, tutti e due.
Gino Paoli, da un’intervista di Gianni Santoro (il Venerdì di Repubblica - 18/2/2022)
Averti addosso
come un giorno di sole
a meta’ di maggio
che scalda la tua pelle
e scioglie il cuore
e che ti da’ la forza
di ricominciare.
Gino Paoli, Averti addosso (1984)