Dodicesimo album per
i Collective Soul. Poco conosciuti in Italia ma attivi sin dal 1992, la band
dei fratelli Roland è molto apprezzata oltre oceano perché, nel corso degli
anni, è riuscita a mantenere una costante popolarità con brani indirizzati su
più stili ma che funzionano al primo ascolto. Con il caldo estivo è del tutto
rilassante lasciarsi andare a un sound melodico accattivante attraverso i suoni
di un gruppo che miscela nelle sue canzoni pianoforti, archi ma anche sostenuti
riff di chitarra. E allora ben venga l’ascolto di Blood e il ritmo gradevole di
brani che, sin dall’inizio con Now’s The Time (Ora è il momento di spingere,
ora è il momento di cambiare, ora è il momento dell’amore), scuotono con sferzate
di energia pop-rock miscelate a sonorità più leggere ma eleganti.
Nati come alternativa
rock melodica al fenomeno “grunge” degli anni novanta, i Collective Soul continuano
a proporre delle gradevoli tracce che ben s’intonano alla voce roca di Ed
Roland. Con Blood firmano un lavoro che rappresenta il culmine di un quarto di
secolo d’incessante operatività. Un album ideale da ascoltare nei momenti di relax
con un finale in crescendo attraverso la dichiarazione ottimistica di Changed
(Mentre questa notte respira lentamente / E la Terra non emette alcun suono /
Sono soddisfatto in questo momento / Dell’uomo che sono adesso), il palpito invitante
di Big Sky (Grande cielo, un giorno
vedremo e sapremo che non siamo soli) e il ritmo melodico-riflessivo di Porch Swing (Tutti giurano, si preoccupano,
condividono / Opinioni che non voglio sentire / Tutti mentono quindi cercano di
nascondersi / Sotto le loro paure sociali).
Musica leggera di
qualità. Calda e aggraziata.
Canzone del giorno: Changed (2019) - Collective Soul
Clicca e ascolta: Changed....