Sul lungo Senna, qualcuno si ferma a pregare. "Salvatela", dice Nicole che gestisce un piccolo vivaio a Châtelet. "Devono fare qualcosa, non è possibile". Gli sguardi si sono rivolti al cielo, a quell'immensa nuvola di fumo che esce dal cuore di Notre-Dame. Sembra un quadro del Medioevo, di quelli che si vedono al Louvre ricordano guerre, assalti rivoluzionari. Notre-Dame brucia in un pomeriggio di primavera, brucia come un cerino, senza che nulla e nessuno riesca a fermare il mostro di fuoco. È uno spettacolo di desolazione, con passanti appostati sugli argini, in silenzio. Scattano foto, provano a farsi avanti, bloccati dalla polizia, come volessero anche loro provare a fermare il rogo. (...) Nella notte il Louvre manda squadre di esperti per portare in salvo le opere d'arte che sono nella chiesa, i reperti più preziosi vengono trasportati nel museo dall'altra parte della Senna. Qualcuno pensa alla cattedrale di Reims bombardata durante la guerra e poi ricostruita. "Faremo così anche per Notre-Dame", assicura Michel Pecaud che da anni si occupa di raccogliere fondi per restaurare la cattedrale senza aver avuto finora molto successo in patria. Dalle immagini dal cielo s'intravedono i gargoyle. Anche le creature mostruose che ornano Notre-Dame e secondo la leggenda proteggono la cattedrale dal maleficio sono avvolte in un fumo che non sembra avere fine.
Anais Ginori, Repubblica (16/4/2019)
Anais Ginori, Repubblica (16/4/2019)
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