Il governo, cioè i due vice premier, gli unici con facoltà
di esternare quanto e quando vogliono – prima Di Maio poi Salvini o viceversa
forse dipende dalla luna – sembra sempre più nervosetto e non i capisce se è
una messinscena. Di giorno in giorno la comunicazione è così paradossale, zero
istituzionale e sempre più stressata da alimentare il sospetto che l’obiettivo
sia studiato a tavolino. Per capire fino a che punto ci si può spingere. E per
vedere l’effetto che fa. (...) Salita al potere, la creatura tre quarti grillina un quarto leghista (ora stando ai sondaggi le proporzioni sembrano diverse) ha attaccato subito istituzione su istituzione minacciandole, mettendole in cattiva luce, senza rispetto e limite, nessuno escluso tranne la sacralità dei totem Grillo e Casaleggio. una sorta di lenta assuefazione dell'opinione pubblica alla denigrazione delle istituzioni al massimo criticate prima, mai insultate, per alimentare soprattutto la pancia del proprio elettorato spingendosi sempre più in là in una marcia chiodata di presa del potere.
Denise Pardo, L'Espresso (7/10/2018)
Canzone del giorno: L'aridità dell'aria (1997) - Cristina Donà
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