È la sera del 15 settembre 1993,
giorno del suo compleanno (56 anni), quando don Pino Puglisi, parroco di San
Gaetano a Brancaccio, viene ucciso da Salvatore Grigoli (che gli spara un colpo
di pistola alla nuca, da pochi centimetri), per ordine dei fratelli Graviano,
boss del quartiere. Ucciso per il suo impegno antimafia poco appariscente ma
concreto. Non era un “professionista dell’antimafia”, ma tutti i giorni
lavorava per rendere vivibile un rione ostaggio della mafia, per educare le
persone a non sottomettersi e a rivendicare i propri diritti. «Cercava di
levare i ragazzini dalle mani dei criminali per non farli diventare mafiosi,
faceva manifestazioni, tutto questo dentro quel quartiere che era un regno dei
Graviano», dirà al processo il pentito Antonio Calvaruso. Era diverso
padre Puglisi dagli altri “parrini”, espressione paradigmatica che fonde in
un’unica parola prete e padrino, perché «un prete che si fa i fatti suoi campa
cent’anni – aggiungerà un altro pentito, Salvatore Cancemi – Questo qua invece
disturbava Cosa Nostra». Anomalo, quindi, rappresentante di una chiesa altra,
non sottomessa né collusa, che andava ricondotto all’ordine, oppure tolto di
mezzo. (…) Nasce il Centro “Padre Nostro”: spazio socio-culturale, centro di
assistenza per i più poveri, luogo dove si impara a conoscere e a rivendicare i
propri diritti («non chiedete come favore ciò che è vostro diritto ottenere»,
ripete), spezzando i meccanismi di sottomissione e di clientelismo che da
sempre regolano la vita a Brancaccio. Pappalardo manda tre suore e un
viceparroco per aiutarlo, ma di fatto lo isola. «Se il cardinale avesse preso
una chiara posizione per far comprendere che Puglisi non era solo ma anzi
godeva del sostegno della Chiesa palermitana probabilmente sarebbe ancora con
noi», ricorda Giuseppe Martinez, uno degli animatori del Comitato
intercondominiale. Il parroco dà troppo fastidio ai Graviano, iniziano intimidazioni
e minacce, anche nei confronti di chi collabora con lui: vengono incendiate le
porte delle abitazioni dei tre leader dell’Intercondominale, un giovane della
parrocchia viene aggredito. Puglisi va avanti. Fino al 15 settembre 1993.
Luca Kocci, Il Manifesto (16/9/2018)
Canzone del giorno: E se ognuno fa qualcosa (2014) - Pippo Pollina
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