La riesplosione della questione razziale negli Stati Uniti ha generato un clima veramente preoccupante.
Il cecchino nero che uccide 5 poliziotti bianchi è la tragica e assurda risposta alle uccisioni di due neri, nei giorni scorsi, da parte delle forze dell'ordine.
La violenza contagia i vari Stati americani.
Nel corso del 2016 sono più di 500 le persone uccise dagli agenti di polizia. Molte delle vittime sono afro-americane e la loro morte ha innescato le forti tensioni razziali in corso.
Tutto il paese è attraversato da decine di manifestazioni. I dati diffusi confermano che la polizia usa la mano dura quando ha a che fare con i neri.
Dalla Carolina del Sud il reverendo Jesse Jackson, leader storico dei diritti civili degli afroamericani, sostiene che la riconciliazione e non gli attacchi violenti possono rappresentare una soluzione al problema: «Quello che è successo a Dallas è un attacco terroristico compiuto da un soldato addestrato che lo ha pianificato usando la piattaforma del movimento dei diritti civili per portare a termine i propri obiettivi personali. È un attacco terroristico ed è stato condannato da più parti. D’altra parte, il nostro Paese ha vissuto troppa violenza. In Texas puoi portare apertamente armi di tipo militare e non c’è difesa contro una cosa del genere. Io spero che da quello che è successo impareremo che bisogna cercare la riconciliazione anziché la vendetta».