La Stampa, con un intervento di Giuseppe Bottero, riassume i dati statistici sui consumi delle famiglie italiane in questi ultimi anni, secondo quanto rinvenuto da uno studio condotto dalla Confesercenti.
La crisi ha cambiato i bilanci delle famiglie e, quindi, i consumi risultano stravolti: "dal 2007 a oggi sono state costrette a tagliare la spesa annuale, passata da 23.737 euro a 22.882. La grande sforbiciata - in media vale 855 euro - è iniziata a tavola, spiega una fotografia scattata da Confesercenti: la stretta sulla carne «pesa» 100 euro l’anno, quella sul pesce 74. Gli italiani hanno risparmiato pure in panetteria: quasi settanta euro. In compenso, hanno riempito i carrelli del supermarket di frutta e ortaggi (+16,4%). Un piccolo boom che non basta a compensare lo scontrino, più leggero di 91 euro. Il budget per alberghi e ristoranti è crollato di 304 euro, quello per trasporti e carburanti - qui, però, ci sono anche effetti legati al prezzo delle materie prime- di 1290 euro. Qualche settore è cresciuto: le spese per la cura della persona, e soprattutto quelle per servizi di assistenza sociale (+945 euro)".
La spesa non riparte e, sempre secondo gli ultimi dati, tra i prodotti no food spicca il calo di abbigliamento e calzature (-512 euro rispetto al 2007), ma anche della spesa per mobili, articoli e servizi per la casa (-475 euro) e il crollo del budget allocato per alberghi e ristoranti (-304 euro). Un calo del 43% si registra, inoltre, nel budget riservato alle spese per l'istruzione.
I bilanci e le spese degli italiani continuano ad essere molto distanti dai livelli pre-crisi.