Buon
compleanno mitico Linus.
Sono trascorsi cinquanta anni dalla nascita della famosa rivista che, sin dal suo esordio, rappresentò una creatura editoriale capace di unire fumetti e cultura.
L'orizzonte che il giornale apriva era vasto, spaziava dalle strisce di autori internazionali (primo fra tutti Charles Schulz e i suoi Peanuts) fino ad arrivare ai disegnatori nostrani.
Sin dal primo numero era facile intuire che si trattava molto più di una rivista di fumetti e non soltanto perché tenuta a battesimo da personalità come Elio Vittorini, Vittorio Spinazzola, Oreste del Buono (mitico OdB) e Umberto Eco.
Una storia lunga cinquanta anni che attraversa inesorabilmente e con irriverenza le vie tortuose di questi nostri decenni parlando di cronaca, costume, politica, libri, musica, ma, soprattutto, conquistando più generazioni con tanti personaggi generati dalla creatività e della passione di tanti artisti.
Le pagine di Linus hanno sempre dato spazio ai fumetti statunitensi ed europei più importanti.
Charlie Brown e Snoopy (e naturalmente Linus con la sua coperta) c'erano nell'aprile del 1965 e ci sono ancora oggi, incantevoli e impertinenti più che mai.
Quella prima copertina precisa che si ha a che fare con una "rivista dei fumetti e dell'illustrazione" e Li'l Abner, Braccio di ferro e, naturalmente, Linus sono i primi personaggi dell’esordio.
Per dieci lustri, mese dopo mese, Linus ha arricchito gli occhi e la mente di tanti appassionati.
La magia del fumetto affiancata da approfondimenti di vario genere (satira politica compresa) e curati da giornalisti, critici, letterati e umoristi.
Strisce di fumetti divenute storiche, alcune delle quali proposte ancora oggi: Al Capp, B.C., Pogo, Wizard of Id, Paulette, Valentina, Doonesbury, Corto Maltese, Cipputi, Eritreo Cazzulati, Calvino e Hobbes….
Sono trascorsi cinquanta anni dalla nascita della famosa rivista che, sin dal suo esordio, rappresentò una creatura editoriale capace di unire fumetti e cultura.
L'orizzonte che il giornale apriva era vasto, spaziava dalle strisce di autori internazionali (primo fra tutti Charles Schulz e i suoi Peanuts) fino ad arrivare ai disegnatori nostrani.
Sin dal primo numero era facile intuire che si trattava molto più di una rivista di fumetti e non soltanto perché tenuta a battesimo da personalità come Elio Vittorini, Vittorio Spinazzola, Oreste del Buono (mitico OdB) e Umberto Eco.
Una storia lunga cinquanta anni che attraversa inesorabilmente e con irriverenza le vie tortuose di questi nostri decenni parlando di cronaca, costume, politica, libri, musica, ma, soprattutto, conquistando più generazioni con tanti personaggi generati dalla creatività e della passione di tanti artisti.
Le pagine di Linus hanno sempre dato spazio ai fumetti statunitensi ed europei più importanti.
Charlie Brown e Snoopy (e naturalmente Linus con la sua coperta) c'erano nell'aprile del 1965 e ci sono ancora oggi, incantevoli e impertinenti più che mai.
Quella prima copertina precisa che si ha a che fare con una "rivista dei fumetti e dell'illustrazione" e Li'l Abner, Braccio di ferro e, naturalmente, Linus sono i primi personaggi dell’esordio.
Per dieci lustri, mese dopo mese, Linus ha arricchito gli occhi e la mente di tanti appassionati.
La magia del fumetto affiancata da approfondimenti di vario genere (satira politica compresa) e curati da giornalisti, critici, letterati e umoristi.
Strisce di fumetti divenute storiche, alcune delle quali proposte ancora oggi: Al Capp, B.C., Pogo, Wizard of Id, Paulette, Valentina, Doonesbury, Corto Maltese, Cipputi, Eritreo Cazzulati, Calvino e Hobbes….
Sfogli oggi
la rivista e ti ritrovi a gustare la genialità fumettistica di Stefan Pastis
(Perle ai porci), di Mark Pett (Lucky Cow) o di Wulff & Morgenthaler con le loro tavole demenziali.
Il mondo di
Linus continua ancora ad interessare e ad emozionare con le sue strisce
irrispettose, caparbie e amorevoli.
Leggendario.
Canzone del giorno: I Remember You (1995) - Brian McKnight
Clicca e ascolta: I Remember...