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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 14 marzo 2015

Progetti


Sul Sole 24 Ore editoriale di Armando Torno su due delicate riforme nelle quali il Governo tenta di addentrarsi: "La scuola e la Rai arrivano in coppia, a poca distanza, sul tavolo delle riforme del governo. Due tasselli fondamentali della società italiana, sui quali si giocano ancora formazione e informazione. Gli errori, dati i ritardi, questa volta non sono ammessi. Costerebbero troppo. La scuola ha necessità di cambiamenti basati sulla meritocrazia, puntando sui migliori insegnanti (o che tali desiderino diventare); la Rai ha l'obbligo di modernizzarsi, al di là dei futuri assetti che avranno i canali, o rischia l'estinzione. Internet non dorme. Purtroppo, ancora una volta, non mancano buone intenzioni, ma al di là dei proclami di cambiamento, si procede ancora seguendo vecchie logiche e indulgendo a compromessi al ribasso".
Da un lato le "buone" intenzioni per una "Buona" (?) Scuola e per una buona televisione, dall'altro i compromessi, i corporativismi e quell'odore di demagogia che rischia di accompagnare la progettualità renziana.
Scrive Torno: "La Rai e la scuola hanno avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo industriale del dopoguerra. La pubblicità, sovente vituperata, a volte invadente, ha comunque fatto conoscere la produzione; l'insegnamento ha saputo creare gli operatori per il miracolo economico. E adesso? Occorre modernizzare anche i dettagli. È giunto il tempo di dimenticare le posizioni di rendita sia nella macchina televisiva sia a scuola. (...) È il caso di aggiungere che la scuola non può scegliere la vita di rendita, perché i bambini di oggi hanno davanti a sé sfide globali da affrontare. Quando si formarono le prime classi dopo l'unità d'Italia occorreva spiegare ai ragazzi - simili a quelli di “Cuore” di De Amicis - che era nata una nuova nazione; oggi ci si deve rivolgere anche ai giovani immigrati che in talune classi costituiscono la maggioranza degli alunni. Allora bisognava imparare a tenere tra le dita la penna, oggi è urgente sapersi muovere sulla tastiera del computer.
Entrambe le realtà, comunque, devono fare i conti con un futuro meritocratico e dimenticare il buon tempo antico. I problemi si sono fatti complessi: la concorrenza globale non è nemmeno una lontana parente della rivalità nazionale".

Canzone del giorno:  Project (2013) - Canopy Climbers
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