Tutta colpa di Freud
REGIA: Paolo Genovese
INTERPRETI: Marco Giallini, Claudia Gerini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Laura Adriani, Vinicio Marchioni
SCENEGGIATURA: Paolo Genovese
DURATA: 120'
USCITA:
Una commedia fresca e, a tratti, sofisticata.
Tutta colpa di Freud rileva, per l'ennesima volta, il tocco peculiare di Paolo Genovese. Rispetto alle opere dei giovani registi del nuovo filone della commedia all'italiana, i suoi film hanno quel qualcosa in più che convince, seppure la sceneggiatura preferisca navigare nelle acque semplici del disagio familiare/amoroso, tralasciando del tutto ogni altra forma di malessere (sociale, politico o economico che sia) che caratterizza i nostri giorni.
Una Roma seducente accoglie le scene del film (a parte una capatina iniziale fra le strade di New York) che vedono tre sorelle e una loro vicina di casa, una sensuale Claudia Gerini, vivere le loro intricate storie d'amore.
Il protagonista maschile, uno psicanalista ben interpretato da Marco Giallini, cerca di mettere ordine nella vita sentimentale delle tre figlie e, nello stesso tempo, cerca di conquistare l'attraente vicina.
Un barbuto Giallini che, con la sua voce fuori campo, all'inizio del film pone allo spettatore una domanda esplicita: "Lo sapevate che la malattia più diffusa al mondo è l’amore?".
E di amore si parla durante le due ore: a volte in maniera un po' ripetitiva, altre con azzeccate scene e dialoghi.
Vittoria Puccini s'invaghisce di un giovane sordomuto, Anna Foglietta decide di innamorarsi degli uomini, nonostante sia stata sempre una lesbica e la terza sorella diciottenne (Laura Adriani) sconvolge il padre a causa della sua relazione con il cinquantenne Alessandro Gassman, a sua volta marito della Gerini.
Equivoci, interpreti briosi e poca banalità rendono il film gradevole.
REGIA: Paolo Genovese
INTERPRETI: Marco Giallini, Claudia Gerini, Vittoria Puccini, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Laura Adriani, Vinicio Marchioni
SCENEGGIATURA: Paolo Genovese
DURATA: 120'
USCITA:
Una commedia fresca e, a tratti, sofisticata.
Tutta colpa di Freud rileva, per l'ennesima volta, il tocco peculiare di Paolo Genovese. Rispetto alle opere dei giovani registi del nuovo filone della commedia all'italiana, i suoi film hanno quel qualcosa in più che convince, seppure la sceneggiatura preferisca navigare nelle acque semplici del disagio familiare/amoroso, tralasciando del tutto ogni altra forma di malessere (sociale, politico o economico che sia) che caratterizza i nostri giorni.
Una Roma seducente accoglie le scene del film (a parte una capatina iniziale fra le strade di New York) che vedono tre sorelle e una loro vicina di casa, una sensuale Claudia Gerini, vivere le loro intricate storie d'amore.
Il protagonista maschile, uno psicanalista ben interpretato da Marco Giallini, cerca di mettere ordine nella vita sentimentale delle tre figlie e, nello stesso tempo, cerca di conquistare l'attraente vicina.
Un barbuto Giallini che, con la sua voce fuori campo, all'inizio del film pone allo spettatore una domanda esplicita: "Lo sapevate che la malattia più diffusa al mondo è l’amore?".
E di amore si parla durante le due ore: a volte in maniera un po' ripetitiva, altre con azzeccate scene e dialoghi.
Vittoria Puccini s'invaghisce di un giovane sordomuto, Anna Foglietta decide di innamorarsi degli uomini, nonostante sia stata sempre una lesbica e la terza sorella diciottenne (Laura Adriani) sconvolge il padre a causa della sua relazione con il cinquantenne Alessandro Gassman, a sua volta marito della Gerini.
Equivoci, interpreti briosi e poca banalità rendono il film gradevole.
Canzone del giorno: Tutta colpa di Freud - Il Giardino di Psiche (2014) - Daniele Silvestri
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