Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo ha pubblicato alcuni giorni fa il bando di concorso per la
selezione di 500 giovani laureati da formare nelle attività di catalogazione e
digitalizzazione del patrimonio culturale italiano.
La disposizione era stata prevista dal decreto “Valore
cultura”, varato pochi mesi fa da governo.
Il presidente del Consiglio Enrico Letta aveva, al
riguardo, effettuato la seguente dichiarazione: «Diamo lavoro a 500 giovani per
la cultura. E’ un’opportunità di lavoro offerta a 500 giovani per un periodo
determinato di tempo».
L’art.6 del bando di concorso, dal titolo “Indennità
di partecipazione al programma formativo”, così recita: “Ai candidati
selezionati che partecipano al programma formativo è corrisposta un’indennità
di partecipazione, al lordo, di euro 5.000 annui, comprensivi della quota
relativa alla copertura assicurativa”.
Repetita iuvant: “5000 euro annui, naturalmente
lordi”!
Non sappiamo se il nostro bistrattato patrimonio
culturale beneficerà dell’ausilio prestato dai 500 laureati (votazione minima
110/110) che supereranno la selezione, di sicuro formarsi e lavorare più di 30
ore a settimana per poco più di 416 euro (lordi) mensili, non rappresenta certo
né una valorizzazione per i nostri giovani “eccellenti” né una grande possibilità
di sopravvivere per chi, durante l’anno di partecipazione al programma
formativo, non potrà attingere a risorse familiari per sostenere i costi.
Chissà cosa avrà da dire il ministro Bray dinanzi a
un intervento che rischia di svilire il “Valore” di tanti giovani.
Canzone del giorno: Last Change To Breathe (2005) - Spoken
Clicca e ascolta: Last....