Benvenuto Presidente
REGIA: Riccardo Milani
Interpreti: Claudio Bisio, Kasia Smutniak,
Giuseppe Fiorello, Omero Antonutti, Remo Girone
SCENEGGIATURA: Fabio Bonifacci
Durata: 100'
USCITA CINEMA:
Situazione politica in piena ebollizione.
È veramente difficile fare previsioni sulla strada (o vicolo cieco) che si potrebbe imboccare per la formazione di un governo.
Figuriamoci se, in tale contesto, si può provare ad azzardare cosa potrebbe accadere al momento dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Come scrivono da più giorni molti commentatori, il Quirinale è in bilico fra un presidente di "garanzia" e un presidente "per caso".
Allora proviamo a riderci un po' su attraverso la visione di Benvenuto Presidente, il film di Riccardo Milani che, in chiave umoristica, racconta la strana elezione di un presidente "per caso", impersonato dal simpatico Claudio Bisio. Il malcapitato, semplice (e onesto) impiegato che vive fra le montagne innevate e con l'hobby della pesca, si ritrova, a sua insaputa, a essere nominato capo dello Stato, nonostante non sia un uomo politico.
Il canovaccio della storia (alla pari di molte gag del film) non è del tutto originale, anche se è curioso sapere che la sceneggiatura è stata scritta da Fabio Bonifacci più di tre anni fa (la fantasia che supera la realtà!).
Il film ben si sposa con la situazione attuale, comprese le parti di denuncia sociale e schizofrenia politica.
Bisio, insieme ai tanti altri attori che arricchiscono la cornice del film, riesce con freschezza a intercettare sentimenti, aspettative e mal di pancia diffusi.
Il racconto narrativo non sempre riesce a trovare soluzioni satiriche all'altezza (Bisio che pattina nei corridoi del Quirinale non è certo il massimo della fantasia), ma l'attuale malessere sociale viene fuori in molte parti del film e con la giusta dose di umorismo viene messa alla berlina la classe politica e l'atteggiamento egoista degli italiani più propensi a occuparsi del proprio "orticello" che del bene comune.
Una commedia ironica che non fa male a ricordare allo spettatore che del dissesto del nostro paese siamo responsabili un po' tutti.
Canzone del giorno: Please Mr. President (2010) - Guitar Shorty
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