“Ritornare a Dio diventa realtà concreta nella nostra vita solo quando la
grazia del Signore penetra nell’intimo e lo scuote donandoci la forza di
«lacerare il cuore». È ancora il profeta a far risuonare da parte di Dio queste
parole: «Laceratevi il cuore e non le vesti». In effetti, anche ai nostri
giorni, molti sono pronti a “stracciarsi le vesti” di fronte a scandali e
ingiustizie – naturalmente commessi da altri –, ma pochi sembrano disponibili
ad agire sul proprio “cuore”, sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni,
lasciando che il Signore trasformi, rinnovi e converta”.
Benedetto XVI, 13/2/2013
(Messa delle Ceneri – Omelia)
“Non sappiamo se
Ratzinger abbia agito secondo l'etica della convinzione o secondo quella della
responsabilità, ritenendosi inadeguato - cosa più che comprensibile per un uomo
della sua età cui il vicariato di Cristo non risparmia alcun decadimento comune
a tutti gli uomini - a guidare la Chiesa. Se è così, ha fatto il suo dovere,
cosa che era difficile fare. (…) Forse
l'altissimo ufficio non si confà alla sua natura. Se è così, il suo gesto di
rinuncia è anche un riappropriarsi della propria persona, un gesto di libertà
che come pochi altri fa di un Papa un uomo, secondo il detto di Shakespeare,
che esorta, qualsiasi cosa si faccia, a farla secondo la propria natura”.
Claudio Magris (Corriere della Sera, 13/2/2013)
Canzone del giorno: La profondità del buio (1996) - Ludovico Einaudi
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