Come accade in ogni campagna elettorale il
politico x fa di tutto per rubare la scena al politico y. Le parti in campo cercano
in mille modi di accaparrarsi lo spazio sui giornali e in televisione. Tutti
attaccano tutti e ci sarà, siamo pronti a scommetterlo, chi tenterà fino
all’ultimo l’effetto sorpresa.
Le promesse elettorali, però, in questi ultimi giorni
hanno avuto uno stallo, prima a causa della (sofferta) scelta di Benedetto XVI
di lasciare il pontificato e adesso dinanzi al boom di reati che, su fronti
diversi, ha portato in galera, nel nostro paese, un bel po’ di nomi “eccellenti”.
Come dicono in tanti, il vero protagonista di
ieri non è stato San Valentino bensì San Vittore (o Regina Coeli, se da Milano
ci si sposta a Roma)!
Per alcuni si tratta del ritorno di Tangentopoli,
per altri di un uso spregiudicato della giustizia da parte dei magistrati.
Inchieste e luoghi diversi, per un’ondata di
arresti legati al malaffare e alle tangenti.
Lunedì scorso è stato arrestato l’amministratore
di Finmeccanica con l’accusa di corruzione internazionale. Poi a seguire
finiscono dietro le sbarre: il presidente del Cagliari calcio insieme al
sindaco di Quart Sant’Elena, Gianluca Baldassari (ex-capo dell’area finanza di
Monte dei Paschi), l’immobiliarista Alessandro Proto (per truffa e manipolazioni
varie) e, per finire, il produttore Angelo Rizzoli per un crac finanziario da
30 milioni di euro.
Si fa di tutto per "rubare" la scena!